I Barresi
La casa editrice Agorà ha recentemente pubblicato una seconda edizione de “I Barresi”, curato da Salvatore La Monica. Si tratta di un’opera di grande interesse storico che ripercorre le vicende di una delle più influenti famiglie nobiliari siciliane, la cui presenza nell’isola risale all’epoca normanna. La casa editrice rivendica per questa sua ultima proposta una particolare accuratezza della ricerca che ne è alla base, e la capacità dell’autore di restituire un quadro dettagliato del ruolo politico e sociale della casata nel corso dei secoli.
L’opera dunque si inserisce nel novero dei lavori che approfondiscono storia e vicende di un casato specifico, e risulta di interesse in quanto il casato scelto in questo caso, pur avendo giocato un ruolo rilevante nelle vicende locali, non è moto noto al di fuori del contesto territoriale dove raggiunse il suo splendore.
Nella presentazione del volume si legge che “i Barresi arrivarono in Sicilia con il Gran Conte Ruggero e si stabilirono in Sicilia in modo permanente intorno al 1091, ottenendo la concessione di alcuni feudi, tra cui Pietraperzia. Nel XIV secolo la famiglia si dirama in due rami principali titolati: di Pietraperzia e di Militello Val di Catania. Un terzo ramo della famiglia nasce nel XVI secolo con Carlo Barresi che, insediatosi nel feudo di Pietra D’Amico appartenuto in precedenta agli Abbatelli, fonda il paese di Alessandria della Pietra, successivamente Della Rocca. La famiglia Barresi, con i vari rami, si estingue con la morte nel 1679 di Elisabetta Barresi, ultima feudataria titolata di Alessandria della Rocca. Per cinque secoli il casato fu tra i protagonisti del potere feudale nell’isola esercitato sotto i sovrani normanno-svevi, angioini, catalano-aragonesi e castigliani. Alcuni esponenti della famiglia raggiunsero le più alte sfere dell’aristocrazia siciliana e spagnola, e fra tutti ricordiamo Dorotea Barresi, principessa di Pietraperzia e Butera che, trasferitasi in Spagna, da Filippo II viene nominata governatrice della casa dell’Infante Filippo III e sua educatrice“.
“I Barresi. Storia di una famiglia della feudalità siciliana tra XI e XVII secolo. Nuova ediz.“, di Salvatore La Monica, Editoriale Agorà, ottobre 2024, pagine 384, formato 17 x 2.4 x 24 cm, costo euro 25,00, EAN 9788889930625
Scheda biografica Salvatore La Monica ![]() Salvatore La Monica è nato a Pietraperzia (Enna) nel 1943, ed è residente a Palermo. Laureato in Giurisprudenza con lode, ha ricoperto l’incarico di dirigente amministrativo presso le strutture sanitarie di Torino e di Palermo fino al termine della carriera. Sincero e appassionato cultore di Storia, ha rivolto da tempo l’attenzione verso la storia delle nobili famiglie siciliane, sviluppandone le relative vicende economiche, politiche e sociali attraversate nel corso dei secoli XI-XVII. Collabora con la Rivista Trimestrale “Agorà” di Catania, con La Rivista semestrale “Archivio Nisseno” della Società di Storia Patria di Caltanissetta, dove ha pubblicato “Viaggio nella memoria storica e racconti di Gioachino Lanza Tomasi” con il quale, peraltro ha scritto articoli a quattro mani. È anche membro della Rivista Semestrale “Galleria” di Caltanissetta. Dopo aver pubblicato nel 2010 “I Barresi, storia di una famiglia della feudalità siciliana tra XI e XVII secolo”, ha dato alle stampe vari articoli di riviste e libri concernenti, oltre al casato Barresi, anche altre famiglie della nobiltà più antica come i Branciforti e i Lanza. Ha, inoltre, pubblicato “I Barresi di Sicilia tra Spagna e Francia” negli Atti del convegno “Famiglie nobili di spada tra Europa e Sicilia”, tenutosi a Nicosia nel 2017. Nel 2018 la 2a edizione di “Grandi di Spagna alla corte di Filippo II d’AsburgoJuan de Zuñiga y Requesensela Consorte Dorotea Barresi e Santapan” edita da Società Nissessa di Storia Patria di Caltanissetta. Fin dal 2010, con altri, è stato organizzatore di convegni studi sulla feudalità in Sicilia e ha partecipato come relatore a diverse conferenze in Sicilia, in Italia e in Spagna. Nel mese di maggio 2018, in occasione dell’evento «palermo Capitale della Cultura», figura tra gli organizzatori e, altresì, come relatore di un convegno internazionale di studi sul ruolo dell’aristocrazia siciliana nel governo e nello sviluppo dell’isola. Nel maggio 2019 figura tra gli organizzatori del Convegno di Studi storici: “Regno d’Aragona, Pisa e Sicilia nel Mediterraneo”. Per la casa editoriale “Agorà” ha pubblicato: “Un oscuro parricidio nella Sicilia del Cinquecento” (2014), “La Sicilia dei Lanza” (2019), “Il Testamento di Giuseppe Tomasi di Lampedusa” (2021). . |
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