Lo stemma di monsignor Biagio Colaianni

Lo scorso 6 dicembre papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Campobasso-Boiano presentata da S.E. Mons. Giancarlo Maria Bregantini, e contestualmente ha nominato nuovo Arcivescovo Metropolita di tale diocesi il Rev.do Mons. Biagio Colaianni, del clero dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina, Vicario Generale e Moderatore della Curia.

S.E. Mons. Biagio Colaianni è nato a Matera, nell’omonima provincia e Arcidiocesi, il 3 giugno 1957. Ha compiuto gli studi presso il Pontificio Seminario dell’Italia Meridionale San Luigi in Napoli. È stato ordinato sacerdote il 9 maggio 1984 ed è stato incardinato nella Diocesi di Matera. Ha conseguito la Licenza in Teologia Spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Ha ricoperto i seguenti incarichi: Mansionario del Capitolo Cattedrale (1979-1988); Vice Rettore del Seminario Minore di Matera (1983-1985); Parroco di S. Giovanni Battista in Ferrandina (1988 -2005); Docente di Religione (1989-1997); Moderatore dell’Unità Pastorale S. Giovanni Battista in Ferrandina, Sacro Cuore al Borgo Macchia e S. Michele Arcangelo in Pomarico (1998-1999); Vice Rettore del Seminario Maggiore Interdiocesano di Basilicata Giovanni Paolo II a Potenza (2005-2006) e poi Rettore (2007-2012); Membro del Consiglio Presbiterale Diocesano (1989-1993; 2001-2004; 2005; 2009-2014); Vicario Foraneo della Zona Collina (2001-2005); Assistente ecclesiastico A.G.E.S.C.I. per i Campi Formazione Associativa (1990-2005); Membro della Commissione Presbiterale Regionale, Membro del Centro Vocazioni Regionale, Delegato della C.E.B. per il Coordinamento della Formazione al Presbiterato attuata nel Seminario Minore, nel Corso Propedeutico e nel Seminario Maggiore (2007-2012); Delegato Regionale dell’Unione Apostolica Clero (2008-2009); Membro della Commissione Presbiterale Nazionale (2008-2012); Direttore del Centro Diocesano Vocazioni (2011-2018); Sindaco del Collegio dei Revisori dell’I.D.S.C. di Matera (2014-2018); Vicario Foraneo della Città di Matera (2016-2019); Assistente spirituale di Zona dell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (2016-2020); Delegato del Percorso sinodale per il X Sinodo Diocesano dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina (2017-2018); Membro del Collegio dei Consultori (2018-2023), parroco di S. Giacomo in Matera; dal 2019, Vicario Generale dell’Arcidiocesi e Moderatore di Curia; dal 2020, Componente del Consiglio Episcopale; dal 2021, Canonico del Capitolo Cattedrale di Matera; dal 2023, Membro del Consiglio Presbiterale.

Con la consacrazione episcopale monsignor Colaianni ha adottato un nuovo emblema araldico, così presentato sul sito della diocesi da lui ora guidata:

Lo stemma araldico (sic), che sintetizza la storia, i valori spirituali ed il programma dell’Arcivescovo, presenta al centro uno scudo di tipo sannitico (sic) diviso in tre porzioni. In quella superiore, di colore azzurro, le tre stelle di argento richiamano la devozione mariana: dalla Madonna della Bruna di Matera, alla Madonna della Libera di Campobasso, alla Madonna di Lourdes cui don Biagio è legato da profonda devozione. Di qui la scelta del giorno della sua consacrazione episcopale, il 10 febbraio, vigilia della festa mariana di Nostra Signora di Lourdes. La seconda porzione, di colore rosso, presenta due simboli (sic): un pettine da cardatore di lana, strumento del martirio di San Biagio, ed una conchiglia d’oro, attributo iconografico per Giovanni Battista ma anche dei pellegrini alla tomba dell’apostolo Giacomo. I riferimenti sono al nome di Mons. Colaianni e a quelli delle parrocchie lucane dove ha svolto il suo ministero sacerdotale. Nella terza porzione, di colore verde, compaiono altri due simboli (sic): – tre spighe d’oro, richiamo alle spighe di grano dello stemma di Matera e al suo Patrono Sant’Eustachio che nella etimologia greca è “colui che produce buone spighe”; – una torre dorata, elemento caratterizzante lo stemma araldico (sic) della città di Campobasso“.


Scheda di approfondimento
L’araldica ecclesiastica

L’araldica ecclesiastica è una specifica branca dell’araldica che si occupa degli stemmi appartenenti a persone o istituzioni del mondo ecclesiale, stemmi caratterizzati da ornamentazioni esterne sostanzialmente costanti e che esprimono un preciso codice giuridico, in grado di rendere immediatamente identificabile grado e funzione del titolare.

Limitatamente all’araldica della Chiesa Cattolica, gli elementi essenziali di tale codice sono:

La tiara o triregno è l’ornamento araldico ad uso esclusivo del Papa, che sormonta il relativo stemma, ed è costituita da un copricapo a forma di cupola che sorregge tre corone sovrapposte. Benedetto XVI e Francesco hanno sostituito la tiara con una mitra caricata di tre fasce d’oro che richiamano le originarie tre corone.

Il galero, ovvero il cappello ecclesiastico è un cappello da pellegrino con la tesa molto lunga e due cordoni laterali che terminano con una serie di fiocchi o più propriamente nappe. Posto sulla sommità ornamento dello scudo il galero consente l’immediato riconoscimento del grado del titolare dello stemma grazie al colore e al numero delle nappe o fiocchi.

Il colore del galero (di norma il medesimo delle nappe) indica:
> rosso per i cardinali;
> verde per gli arcivescovi, i vescovi e i patriarchi;
> paonazzo per i monsignori;
> nero per i presbiteri.

Il numero di nappe per lato indica:
> 15 nappe rosse per i cardinali;
> 15 nappe verdi per patriarchi e primati;
> 10 nappe verdi arcivescovi;
> 6 nappe verdi vescovi e abati mitrati;
> 6 nappe paonazze cappellano di Sua Santità;
> 6 nappe nere vicario generale, vicario episcopale, abate;
> 3 nappe parroco;
> 1 nappa presbitero.

Le Chiavi sono raffigurate incrociate, una d’oro a destra e un’altra d’argento a sinistra, con le impugnature rivolte verso il basso. Si pongono dietro o sopra lo scudo papale.

La croce posta in palo dietro lo scudo, può essere:
> semplice cioè ad una traversa per i vescovi
> doppia cioè a due traverse per i cardinali, i patriarchi e gli arcivescovi.

Stemma papale base
Impostazione classica di un stemma papale
Stemma cardinalizio base
Impostazione classica di uno stemma cardinalizio di un arcivescovo
Stemma arcivescovile base
Impostazione classica di uno stemma arcivescovile

Stemma vescovile base
Impostazione classica di uno stemma vescovile

Stemma di vicario base
Impostazione classica di uno stemma di un vicario episcopale

Stemma di parroco base
Impostazione classica di uno stemma di un parroco

Stemma di sacerdote base
Impostazione classica di uno stemma di un sacerdote


Accanto a questi elementi principali ve ne sono altri di uso più limitato, come pure vi sono ulteriori configurazioni specificatamente riservate a cariche meno note, e non mancano un certo numero di eccezioni e deroghe concesse a titolari di cariche legate ad istituzioni specifiche.

I disegni di questa scheda sono stati realizzati da Teresa Morettoni e Davide Bolis (per il solo stemma vescovile).
.

Articoli correlati: Stemma per monsignor D’Angelo

colaianni
Stemma di monsignor Biagio Colaianni: Interzato in pergola, nel 1º d’azzurro caricato di tre stelle (ndr 8) di argento; nel 2º di rosso caricato di un pettine da cardatore (strumento del martirio di San Biagio) e di una conchiglia (entrambi, ndr) d’oro (attributo iconografico per il Battista e del pellegrino per l’apostolo Giacomo) (il tutto posto in palo, ndr); nel 3º di verde caricato di tre spighe (impugnate e legate, ndr) d’oro e di una torre (aperta del campo, ndr) d’oro (poste in palo, ndr).(blasonatura ufficiale)
26 Luglio 2024
Raffaele Coppola

Cerca negli articoli

Questo servizio è offerto dal Centro Studi Araldici.
Questo servizio è offerto dal Centro Studi Araldici.
Come funziona la ricerca?

Siti Collegati

  • Banner del sito di Stemmario Italiano.
  • Banner del sito del Centro Studi Araldici.
  • Banner del sito del Araldica On Line.
  • Banner del sito Creare Stemmi
  • Banner del sito Araldica TV