Templari in viaggio da Parigi a Kilwinning
Nel tempo in cui i Templari vennero fatti arrestare dal Re di Francia, il loro tesoro sparì. Che fine fece?
Pochi furono i Templari che vennero arrestati. Dove finirono gli altri?
Alcuni si rifugiarono certamente in Scozia.
Quello era il tempo in cui Re Roberto de Bruce conduceva le sue battaglie per affrancare il regno di Scozia dal regno di Inghilterra. Si svolsero epiche battaglie e pare che alla più importante abbia partecipato un contingente templare.
Dopo la battaglia Re Robert potrebbe averli ringraziati donando loro una nuova casa, un nuovo Ordine attraverso il quale tramandare la loro tradizione.
Quello era il tempo in cui nasceva l’Ordine di Heredom e della Rosy Cros di Kilwinning.
Queste le suggestioni attraverso cui Giovanni Caminiti introduce la sua ultima fatica letteraria: “Templari in viaggio da Parigi a Kilwinning“, un romanzo storico dedicato all’Ordine dei Templari e all’alone di misero che negli ultimi decenni si è costruito attorno alla loro tragica vicenda storica.
E siccome l’appetito vien mangiando, ecco che Caminiti fornisce anche l’incipit del suo romanzo:
“Il buio era calato da qualche ora. La luna quasi piena si nascondeva tra le nuvole illuminando fiocamente la notte. Il carro era tirato da due Percheron, cavalli da tiro agili, ma potenti e resistenti, che avrebbero consentito di viaggiare velocemente. Il carro era stato caricato in prossimità della torre ottagona e si era avviato verso le mura che circondavano l’intero corpo di costruzioni dell’Ordine. Un telo copriva appena le sponde e non un cigolio veniva dalle ruote: il carro non sembrava particolarmente carico. Le ruote però affondavano profondamente nel fango: il piccolo carico doveva essere molto pesante. Tre cavalieri precedevano il carro e tre lo seguivano. Da sotto i mantelli bianchi apparivano le impugnature di pesanti spadoni da battaglia. Sul capo tenevano il cappuccio del mantello, sotto era evidente il camaglio, cappuccio di maglia di ferro, elemento essenziale dell’armatura, utilizzato per proteggere la testa e il collo. I Cavalieri lo indossavano sopra il coiffe, cappuccio imbottito di tessuto che aiutava a distribuire il peso e prevenire le abrasioni. Una poderosa mazza da guerra era appesa alla sella. A tracolla, portavano un pesante arco da battaglia e, appesa alla sella, la faretra era piena di frecce, più di quanto fosse abituale per un arciere. Era strano vedere un Cavaliere armato di arco, non faceva parte della sua dotazione abituale“.
“Templari in viaggio da Parigi a Kilwinning“, di Giovanni Caminiti, Centro Studi La Fenice, 2025, 15,00€
Scheda biografica Giovanni Caminiti ![]() Giovanni Caminiti, nato a Messina nel 1955, è un apprezzato medico di base, attivo anche come tutor e docente in ambito medico. Accanto alla propria attività professionale, Caminiti ha anche sviluppato il suo impegno in campo culturale, fondando e presiedendo il Centro Culturale la Fenice, impegnata nel favorire lo sviluppo di attività socio-culturali collegate al territorio, e la sua rivista periodica “La Fenice”. Nel 2025 ha pubblicato privatamente il suo primo romanzo: “Templari in viaggio da Parigi a Kilwinning“. . |
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