Gli aiuti dell’Ordine del Santo Sepolcro

Come noto fra gli scopi istituzionali dell’Ordine del Santo Sepolcro, vi è l’aiuto alla Chiesa, ai fedeli ed alle popolazioni della Terra Santa. Ogni anno i Membri dell’Ordine del Santo Sepolcro di tutto il mondo contribuiscono a tale impegno, e lo fanno attraverso il Gran Magistero, che ogni mese destina un sostanzioso contributo finanziario al Patriarcato Latino di Gerusalemme per le spese istituzionali, il sostegno alle scuole, il Seminario di Beit Jala, le attività pastorali e gli aiuti umanitari. Inoltre, le Luogotenenze e le Delegazioni Magistrali possono scegliere di finanziare progetti che migliorano in modo significativo la vita delle popolazioni locali, sempre attraverso il Gran Magistero.

Il Gran Magistero dell’Ordine il mese scorso ha diffuso una lunga e dettagliata relazione di come questo impegno si è concretizzato nel 2024, relazione che di seguito riportiamo integralmente:

L’istruzione e l’impiego in Palestina

Dal 7 ottobre 2023, le famiglie palestinesi si sono confrontate con la dura realtà del conflitto israelo-palestinese. Stanno affrontando pesanti riduzioni in termini di reddito a causa dei licenziamenti di massa e delle misure di restrizione degli spostamenti. La revoca dei permessi di lavoro ha aggravato la situazione economica, portando alla risoluzione di molti contratti di lavoro. Centinaia di famiglie cristiane, private di questi permessi, si sono ritrovate in una condizione precaria, con l’impossibilità di pagare le tasse scolastiche. Inoltre, la cessazione dell’attività turistica ha avuto un forte effetto a catena, in particolare su coloro che in precedenza lavoravano nel settore. In questo contesto cupo, l’obiettivo è stato quello di fornire un sostegno alle famiglie, nel settore dell’istruzione e dell’occupazione.

Istruzione: il sostegno agli alunni più svantaggiati nelle scuole del Patriarcato Latino

Grazie ai contributi supplementari di molti Cavalieri e Dame, 75 alunni palestinesi della Cisgiordania iscritti alle scuole di Beit Jala, Beit Sahour, Birzeit e Zababdeh hanno ricevuto una borsa di studio a settembre 2023 e febbraio 2024, che ha consentito loro di proseguire gli studi senza interruzioni e di completare l’anno scolastico.
Passando invece alla formazione universitaria, gli studi di medicina rappresentano un percorso lungo. Su richiesta del Patriarcato Latino di Gerusalemme, l’Ordine del Santo Sepolcro ha quindi sostenuto due borse di studio per sostenere gli studenti che ne hanno bisogno, a completare la loro preparazione:
Il Dr. George Gahn Medical School Fund ha assegnato una borsa di studio a Marianne Saleem Shehadeh, una brillante studentessa cristiana della facoltà di Medicina dell’Università Al-Najah di Nablus.
La famiglia di Marianne, composta da sette persone, ha dovuto affrontare considerevoli difficoltà finanziarie dall’inizio della pandemia del Covid-19. Suo padre lavorava in Israele nell’ambito della ristorazione. Molti ristoranti avevano chiuso a causa del lockdown ma anche dopo che la situazione era tornata alla normalità, i suoi datori di lavoro non lo hanno riassunto. «Ricevere la vostra borsa di studio mi ha tolto un peso considerevole dalle spalle e mi ha permesso di concentrarmi più intensamente sugli studi e sulle attività extracurriculari. Il fatto che voi crediate nel mio potenziale mi motiva a puntare all’eccellenza in tutti gli aspetti della mia vita, accademica e personale», ha scritto Marianne nella sua lettera di ringraziamento a coloro che le hanno permesso di completare i suoi studi e hanno reso possibile il suo sogno di diventare medico per aiutare la sua comunità.
La borsa di studio Dr. Schill Grant invece, ha fornito un sostegno finanziario a tre famiglie, coprendo le tasse scolastiche dei loro figli per il trimestre primaverile e autunnale dell’anno 2023-2024.
Rami è uno studente di 20 anni che vive a Betlemme con i genitori, la sorella e il fratello. Sua madre è casalinga e suo padre è l’unico a provvedere al sostentamento della famiglia. Tuttavia, a causa di problemi di salute e della difficile situazione del Paese, lavora poco. Rami è uno dei beneficiari della borsa di studio Dr. Schill dell’Università Al-Quds: «Studiare medicina è una sfida, ma è un percorso appagante, soprattutto grazie al sostegno dei miei genitori. Sono felice di aver terminato il secondo anno di studi e resto determinato a raggiungere il mio obiettivo di diventare medico. Vi ringrazio per il vostro continuo sostegno. Prometto di impegnarmi ogni anno a perseguire l’eccellenza».
Damiana è una studentessa di medicina al secondo anno dell’Università Al-Quds. Suo padre gestisce un piccolo negozio di alimentari e lei ha un fratello e una sorella: suo fratello studia all’Università di Betlemme e sua sorella quest’anno finirà le scuole superiori e inizierà l’università il prossimo autunno. Tutto questo comporta un pesante onere finanziario per la famiglia di Damiana. «Vi sono immensamente grata per l’aiuto a realizzare il mio sogno di diventare medico. Ho lavorato sodo per arrivare a questo punto, classificandomi tra i primi dieci di Betlemme. Ancora oggi, mantengo il mio status di studente d’onore all’università».
Adam, 19 anni, è uno studente di medicina all’Università Al-Quds e vive a Betlemme. Anche sua sorella gemella, Maya, lo accompagna in questa avventura, poiché è iscritta alla facoltà di Odontoiatria nella stessa università. Avere un partner in questo percorso rende tutto più facile da gestire. Il padre di Adam, Ihab, possiede un piccolo laboratorio che produce oggetti in legno d’ulivo; sua madre, Nancy, lavora per il Ministero del Turismo e le sue due sorelle minori, Sama (16 anni) e Lourdes (13 anni), frequentano ancora la scuola. Le sue tasse universitarie e quelle della sorella sono piuttosto alte e, data l’attuale situazione in Palestina, la condizione finanziaria della famiglia si è aggravata, rendendo ancora più difficile per i suoi genitori sostenere gli studi dei figli. Ma diventare medico è da sempre il sogno di Adam, fin da quando era bambino: «Vorrei manifestare la mia gratitudine per questa opportunità e per l’aiuto che avete dato a me e alla mia famiglia. Il vostro sostegno è più forte di quanto le parole possano esprimere».

Impiego: l’ Empowerment program per dei giovani e delle donne

I giovani rappresentano circa un terzo della popolazione palestinese e devono confrontarsi con sfide e ostacoli complessi. Lo Youth Empowerment program e il Women’s Economic Empowerment, hanno permesso a molti giovani e donne di essere sostenuti. Gli obiettivi principali di entrambi i progetti erano di migliorare le prospettive economiche dei giovani e delle donne cristiane a basso reddito attraverso lo sviluppo di competenze professionali, di creare ambienti favorevoli alla partecipazione economica delle donne e di fornire sovvenzioni mirate per iniziative che generino reddito.
Questi due progetti di assistenza professionale si sono rivolti a giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni e a donne di età superiore ai 20 anni di Gerusalemme Est e della Cisgiordania, colpiti dalla recente crisi economica. Grazie ai contributi dei Cavalieri e delle Dame dell’Ordine del Santo Sepolcro, nel 2024 l’iniziativa ha dato a 144 persone l’opportunità di beneficiare di una formazione, facilitando loro le opportunità di occupazione e imprenditoriali e favorendo la resilienza psicologica e la speranza.
Riportiamo di seguito alcune testimonianze vissute da Awad, Hanna, Joyce e Samar:
Awad, 28 anni, lavorava nel settore del turismo dal 2013, guidando un furgone a 7 posti. Il suo lavoro era la principale fonte di reddito per la sua famiglia, composta dalla moglie e dalle due figlie gemelle di 8 anni. Quando è scoppiata la guerra, tutto è cambiato: il conflitto e l’aggravarsi della crisi economica hanno portato all’arresto del turismo in Israele e nelle regioni circostanti, lasciando Awad e innumerevoli altri giovani in una situazione finanziaria precaria. Nonostante le difficili circostanze, Awad, con il sostegno del Patriarcato Latino di Gerusalemme, ha ottenuto la licenza per guidare un autobus più grande. Sebbene questa licenza non abbia portato immediatamente alcun reddito a causa della chiusura dell’attività turistica, rappresenta un vero e proprio investimento per il suo futuro. Awad si è reso conto che questa patente potrà aprirgli nuove opportunità, soprattutto perché la domanda di trasporto turistico aumenterà una volta che tornerà la stabilità nella regione. Questa qualifica gli ha dato speranza, diventando uno dei giovani pronti a contribuire attivamente al rilancio del turismo e dell’economia locale.
Affetto da una patologia cardiaca che le comporta l’uso di un pacemaker, la ventiseienne Hanna lottava quotidianamente con le limitazioni fisiche e con la paura che le sue condizioni potessero peggiorare. I suoi sogni e le sue ambizioni sembravano irrealizzabili, perché la malattia gli impediva di vivere una vita appagante. In risposta alle difficoltà di Hanna, il Patriarcato Latino, grazie al supporto dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme, gli ha offerto un’opportunità che gli avrebbe permesso di lavorare in sicurezza; un corso di formazione per diventare barbiere della durata di tre mesi e completamente finanziato, ha offerto ad Hanna un mestiere che richiedeva uno sforzo fisico minimo, ma poteva comunque garantirgli un reddito stabile. Grazie a questa formazione, Hanna non solo ha acquisito nuove competenze, ma ha anche iniziato a ritrovare la fiducia in sé stesso, liberandosi gradualmente delle sue paure. Oggi lavora come parrucchiere per amici e parenti nel quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme. Lavorando a livello locale e in un modo che soddisfa le sue esigenze di salute, è ora in grado di guadagnarsi da vivere e ha ritrovato la sensazione di sentirsi utile.
Joyce, una giovane di 24 anni del quartiere cristiano di Gerusalemme, incarna la resilienza e la determinazione. Nata e cresciuta nella Città Santa, ha affrontato sfide fisiche a causa delle sue difficoltà motorie. Tuttavia, la sua passione per l’estetica e il suo desiderio di creare un futuro migliore non hanno mai vacillato. Grazie al programma di Empowerment del Patriarcato Latino, Joyce ha ricevuto un finanziamento per acquistare una macchina professionale per unghie. Trasformando una piccola stanza accanto a casa sua in un confortevole salone di manicure, Joyce ha iniziato a offrire i suoi servizi alla comunità. Nonostante le sue difficoltà fisiche, ha creato un ambiente accogliente e professionale che è diventato rapidamente popolare tra i suoi clienti. La sua dedizione, il suo talento e la sua cordialità l’hanno resa una persona di fiducia nel suo settore.
Nella situazione difficile a Gerusalemme durante la guerra, Samar, una madre di tre figli di 43 anni, si è trovata ad affrontare sfide personali e professionali enormi. Precedentemente impiegata nel settore alberghiero, Samar ha visto il suo orario di lavoro ridursi drasticamente a 10 ore settimanali a causa del conflitto, lasciandola senza la possibilità di mantenere i suoi tre figli in età scolare. Samar avrebbe potuto facilmente cedere alla disperazione, invece ha scelto di vedere la sua passione per la ceramica come un lume di speranza. Riconoscendo il suo innato talento artistico, ha coraggiosamente intrapreso una formazione professionale nell’arte della ceramica, aspirando a crearsi la sua propria attività. Il Patriarcato Latino riconoscendo il suo potenziale, le ha finanziato il corso di formazione.

Interventi nelle strutture della Diocesi del Patriarcato Latino

PALESTINA

Questi progetti sono una parte essenziale della risposta di emergenza del Patriarcato latino, soprattutto in questo momento di grande difficoltà in Cisgiordania. Da un lato, queste azioni forniscono strutture più sicure e accoglienti per coloro che vi abitano e per l’intera comunità che ne beneficia; dall’altro, questi progetti offrono sostegno a molte famiglie cristiane grazie alla possibilità data a lavoratori qualificati – che si trovano ad affrontare la disoccupazione a causa del conflitto in corso – di essere assunti per questi lavori di ristrutturazione. L’obiettivo è quello di ricostruire non solo le infrastrutture fisiche, ma soprattutto le vite e le comunità, per rafforzare la resilienza di fronte a queste immense difficoltà.

Acquisto di nuovi letti da ospedale per la casa di riposo Beit Afram di Taybeh

La casa di riposo di Beit Afram ospita 20 anziani, uomini e donne, che vivevono da soli perché non avevano nessuno che potesse prendersi cura di loro, o che soffrono di malattie croniche che richiedono cure mediche costanti. Per loro sono stati acquistati 10 letti elettrici da degenza, con struttura in acciaio e imbottitura resistente facile da pulire. Grazie al contributo dei Cavalieri e delle Dame dell’Ordine, questo ammodernamento ha migliorato il benessere dei residenti, che ora sentono di essere trattati con dignità e rispetto, contribuendo alla loro qualità di vita complessiva. Anche i 21 membri del personale di Beit Afram stanno beneficiando del progetto: i nuovi letti sono più maneggevoli, il che riduce lo sforzo fisico richiesto agli assistenti e consente loro di svolgere i propri compiti in modo più efficiente.

Lavori di manutenzione nella sala parrocchiale di Ramallah

Ramallah è una delle parrocchie più attive della Palestina e funge da centro per varie attività sociali e religiose. La parrocchia ospita regolarmente celebrazioni, workshop, sessioni di formazione, riunioni scout e incontri giovanili in una sala dedicata che si estende su una superficie di circa 400 m², comprende cinque servizi igienici e può ospitare fino a 400 persone. I servizi igienici esistenti dovevano essere ristrutturati, inoltre, il controsoffitto della sala doveva essere rinnovato e le pareti avevano bisogno di una nuova mano di vernice per migliorare l’aspetto generale dello spazio.
Grazie al contributo dell’Ordine del Santo Sepolcro, questo progetto di ristrutturazione ha avuto un impatto significativo sulla parrocchia, creando un ambiente più accogliente e funzionale per i suoi 2.000 fedeli e per i gruppi giovanili che utilizzano la sala per incontrarsi e organizzare varie attività.

Ristrutturazione delle unità sanitarie del presbiterio di Zababdeh

La parrocchia di Zababdeh conta circa 2.000 cristiani latini. L’edificio del presbiterio presentava gravi problemi di isolamento che avevano seriamente danneggiato interno. Inoltre, i servizi igienici si erano deteriorati a causa della mancanza di manutenzione e dell’uso prolungato. È stato avviato un progetto per apportare miglioramenti e garantire la conformità a lungo termine. Attraverso questo progetto di ristrutturazione, sostenuto dai Cavalieri e dalle Dame dell’Ordine del Santo Sepolcro, mirava non solo a migliorare le strutture sanitarie, ma anche a offrire un po’ di speranza ai lavoratori cristiani qualificati che stavano affrontando la disoccupazione a causa del conflitto.

Diversi interventi a Beit Jala

Il presbiterio di Beit Jala presentava numerosi problemi dovuti allo stato fatiscente della struttura e alla mancanza di una regolare manutenzione. Il contributo dei Cavalieri e delle Dame dell’Ordine ha reso possibile la ristrutturazione delle tre stanze della casa e dei bagni, consentendo al sacerdote di vivere in uno spazio decoroso e in condizioni migliori per i prossimi anni di servizio che presterà nella parrocchia, nonché per i futuri sacerdoti chiamati a servirla. È stato inoltre possibile rinnovare parte delle infrastrutture dell’edificio, concentrandosi sul raffinamento e sulla sostituzione del riscaldamento, dell’aria condizionata, dell’impianto fotovoltaico e dei serbatoi d’acqua, al fine di garantire la sostenibilità dell’ambiente in cui si svolgono la missione e le attività della comunità sacerdotale locale.
Il secondo progetto ha riguardato il convento: per migliorare il benessere dei dieci sacerdoti e delle suore che vi abitano, grazie al sostegno dell’Ordine del Santo Sepolcro, è stato realizzato un piano di sostituzione del sistema di riscaldamento e raffreddamento.

Potenziamento della rete elettrica della scuola e della sala parrocchiale di Aboud

L’obiettivo di questo progetto era quello di contribuire a modernizzare e migliorare l’affidabilità e la stabilità dell’alimentazione elettrica. Tra i lavori, il passaggio a un collegamento trifase era necessario per ottimizzare la capacità elettrica e prolungare la vita delle apparecchiature elettriche e dei macchinari utilizzati nella scuola e nella sala parrocchiale.
Questi lavori di ristrutturazione, finanziati dall’Ordine del Santo Sepolcro, non solo hanno migliorato le capacità funzionali delle strutture, ma hanno anche garantito un ambiente più sicuro e tutelato per tutti gli occupanti e gli utenti, ovvero i 500 parrocchiani di Aboud, i 248 alunni della scuola di Aboud e i 22 membri del personale e degli insegnanti.

ISRAELE

Riparazioni al Santuario di Deir Rafat

Il convento delle suore del Santuario di Deir Rafat è di vecchia data, alcune delle infrastrutture erano antiquate, il che lo rendeva soggetto a frequenti guasti e malfunzionamenti. Il tetto in mattoni era in cattive condizioni, con numerosi buchi e tegole rotte che causavano infestazioni e aggravavano il deterioramento e i problemi igienici. Inoltre, le finestre della chiesa erano rotte o molto rovinate.
Grazie a diverse Luogotenenze sono stati intrapresi profondi lavori di ristrutturazione che hanno fornito una risposta sostenibile e duratura. I beneficiari diretti di questo progetto sono state le 12 suore che vivono a Deir Rafat, nonché i visitatori e i pellegrini che scelgono di soggiornare nella foresteria del convento e di utilizzare il suo centro di ritiro.

Risoluzione dei problemi di umidità nel presbiterio di Shefa Amr

Adiacente alla chiesa, il presbiterio di Shefa Amr è un edificio di circa 25 anni costruito su due piani. L’edificio era soggetto a gravi problemi di umidità, soprattutto nei bagni, dove il rivestimento in ceramica delle pareti delle docce si stava staccando dal muro. L’umidità interessava anche le pareti esterne dell’edificio e il tetto, che si stava sfaldando in diversi punti, creando le condizioni per infiltrazioni e ristagno dell’acqua. Grazie al contributo dei Cavalieri e delle Dame, è stato possibile realizzare i lavori di ristrutturazione che hanno reso l’edificio completamente impermeabile, consentendo al parroco che vive nell’edificio, così come a tutti gli ospiti e ai visitatori che utilizzano i locali, di vivere in un luogo più salubre.

GIORDANIA

Riqualificazione dell’edificio scolastico di Zarqa Sud

La scuola di Zarqa presentava infrastrutture precarie, attrezzature e arredi al di sotto degli standard, mancanza di aule, di campi da gioco, di biblioteche, di aule informatiche e laboratori di scienze, ecc. Il progetto, grazie al sostegno dei Cavalieri e delle Dame dell’Ordine, ha avuto come obiettivo principale quello di ristrutturare l’edificio, migliorandone la stabilità, la sicurezza e la durata nel tempo, garantendo così un ambiente di apprendimento sicuro per gli alunni e per il personale. Di questi lavori hanno beneficiato direttamente i 200 alunni della scuola, nonché i 22 insegnanti e il personale della scuola, che ora dispongono di spazi di apprendimento più sicuri e stabili.

Fornitura di computer e lavagne interattive a cinque scuole

In risposta alla crescente dipendenza dall’apprendimento digitale e al fine di coniugarlo perfettamente con i metodi di insegnamento tradizionali, il Patriarcato Latino ha lanciato un progetto per fornire a cinque scuole in Giordania computer, lavagne interattive e proiettori per migliorare le tecniche di insegnamento, arricchire la formazione e sviluppare le competenze tecnologiche degli alunni. Il progetto ha coinvolto le scuole di: Al Mafraq, Al Salt, Ader, Wahadneh e Naour. Queste cinque scuole sono state scelte perché situate in aree remote della Giordania, dove l’accesso a tali risorse è piuttosto limitato. Le nuove attrezzature consentono agli insegnanti di mostrare più facilmente gli esercizi e incoraggia la partecipazione degli alunni durante le lezioni. Grazie al contributo dei Cavalieri e delle Dame dell’Ordine, circa 1.870 alunni, 151 insegnanti e personale di queste scuole hanno beneficiato dell’introduzione di questi strumenti didattici moderni.

Manutenzione della piscina per l’idroterapia del Centro Nostra Signora della Pace

Il Centro Nostra Signora della Pace in Giordania, inaugurato nel 2004, offre gratuitamente sessioni di riabilitazione e di educazione speciale a persone con disabilità, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa o sociale, dalla situazione finanziaria o dalla nazionalità. Nel corso del tempo, la ristrutturazione della piscina per l’idroterapia era diventata indispensabile per il ruolo essenziale che svolge nella cura dei pazienti: aiuta infatti ad alleviare i sintomi di vari disturbi, in particolare l’artrite e i problemi articolari, muscolari e nervosi. È particolarmente efficace per ridurre il dolore acuto e cronico, soprattutto nei bambini affetti da paralisi cerebrale o autismo.
Questo progetto di miglioramento, reso possibile grazie al sostegno dell’Ordine del Santo Sepolcro, ha compreso una serie di interventi di carattere tecnico, come un impianto di deumidificazione e sterilizzazione dell’acqua, e altri di tipo elettrico, per consentire al centro di continuare a fornire le sue circa 30 sessioni di trattamento gratuite al mese, ad assistere quasi 1.500 bambini e adulti affetti da vari disturbi e avere così un impatto positivo sulla loro vita.

Costruzione di nuovi servizi igienici e di un nuovo ingresso nella chiesa di Naour

Alcune strutture della chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Naour erano inadeguate a soddisfare le attuali esigenze pastorali. Risultava urgente fornire un ingresso separato e più facilmente accessibile per la chiesa e servizi igienici all’esterno per i fedeli che partecipano alle celebrazioni e alle attività organizzate nel cortile.
Il generoso sostegno finanziario dei Cavalieri e delle Dame ha permesso di apportare miglioramenti significativi all’ingresso principale della chiesa e di realizzare gran parte dei lavori per i servizi igienici esterni.

Ristrutturazione della cucina e della sala parrocchiale di Jubeiha

La chiesa di Jubeiha, che ha celebrato la sua prima messa a Natale 2020, può ospitare circa 1.000 fedeli, comprende una grande sala parrocchiale e altre infrastrutture. Dopo l’inaugurazione, il progetto prevedeva di collegare il sistema fognario del complesso parrocchiale alla rete fognaria pubblica locale. Poiché il progetto è stato ritardato per motivi legati al territorio, è stato necessario esplorare altre opzioni per risolvere temporaneamente il problema delle fognature e utilizzare il budget rimanente per affrontare le criticità che richiedono una risposta immediata.

Restauro della chiesa di Irbid, compresa la rete elettrica difettosa

Nel nord della Giordania, a 70 chilometri a nord di Amman e a 25 chilometri dal confine con la Siria, nel governatorato di Irbid, si trova la parrocchia di San Giorgio Martire. La chiesa, un edificio antico, aveva impianti elettrici e idraulici fatiscenti che rischiavano di sovraccaricare la rete e di mettere a repentaglio la sicurezza dell’edificio e delle persone che vi abitano. Grazie al contributo di alcune Luogotenenze dell’Ordine del Santo Sepolcro, nel marzo 2023 è stato possibile avviare i lavori di ristrutturazione e sostituzione dell’impianto elettrico per migliorarne la funzionalità e assicurarne la messa in sicurezza. Il progetto prevedeva anche la rimozione dei vecchi serbatoi dell’acqua seguita dall’installazione di un nuovo impianto di acqua calda e fredda. I lavori, completati nel maggio 2024, hanno restituito ai circa 600 fedeli della parrocchia di Irbid un luogo di ritrovo moderno e sicuro.

Ampliamento di due stanze della casa del parroco a Smakieh

Il villaggio di Smakieh si trova a 120 km a sud di Amman, in una zona semi-desertica. Conta circa 2.000 fedeli, tra cui 230 famiglie latine, e la sola scuola primaria conta 330 alunni. Smakieh è una delle parrocchie più attive della Giordania; vengono organizzati regolarmente incontri giovanili (JEC – Jeunesse Étudiante Chrétienne – tre fasce d’età), laboratori e corsi, un torneo di calcio e serate di formazione teologica dedicate a temi importanti come il matrimonio, l’Eucaristia, ecc. Tutte queste attività sono gestite dal parroco con l’aiuto delle suore e di altri responsabili della comunità. Il presbiterio era relativamente piccolo e non offriva spazi adeguati a ospitare i parrocchiani, né una sistemazione confortevole per il sacerdote stesso.
Al fine di sostenere queste attività e sviluppare la parrocchia latina, è stato proposto di costruire due stanze aggiuntive aggiungendo un piano alla casa esistente. Grazie al contributo dei Cavalieri e delle Dame del Santo Sepolcro, il Gran Magistero ha potuto così sostenere la creazione di uno spazio più ampio e accogliente, trasformando l’attuale casa del sacerdote in una sala riunioni, un ufficio e una sala di attesa a servizio dei parrocchiani. Le due stanze aggiuntive serviranno come residenza del sacerdote con una camera da letto, un bagno e una zona giorno.

Rifacimento del presbiterio di Salt

Il presbiterio di Salt è uno degli edifici più antichi della regione e presentava una serie di problemi strutturali e di sicurezza. Dichiarata inagibile, la casa doveva essere ristrutturata in modo rapido ed efficace per ripristinare condizioni di vita adeguate. Grazie al contributo delle Luogotenenze, il parroco ha ora uno spazio decoroso e migliori condizioni di vita.


Scheda di approfondimento
L’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme



La tradizione vorrebbe che l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (detto anche Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme e abbreviato in OESSG), sia stato fondato da Goffredo di Buglione con lo scopo di difendere, se necessario con le armi, il Santo Sepolcro, e di proteggere e consentirvi l’accesso e le celebrazioni, dopo la riconquista di Gerusalemme da parte delle armate cristiane nel 1099.
I primi documenti che attestano un’investitura di Cavalieri denominati “del Santo Sepolcro” sono però del 1336.
Nel 1868 Pio IX promosse la ricostituzione dell’Ordine che si aprì alle donne con la nomina delle Dame del Santo Sepolcro grazie a Leone XIII, nel 1888.

Si tratta di un Ordine Cavalleresco di Diritto Canonico e Persona Giuridica Vaticana.

Negli ultimi secoli la difesa in armi del sepolcro di Cristo è, ovviamente, venuta meno e sono cambiate le prerogative e gli obblighi dei confratelli e consorelle aderenti.
Nelle sue stesure più recenti, lo statuto dell’Ordine si propone di rafforzare nei suoi membri la pratica della vita cristiana, di sostenere ed aiutare le opere e le istituzioni culturali, caritative e sociali della Chiesa Cattolica in Terra Santa – particolarmente quelle del Patriarcato Latino di Gerusalemme, con il quale l’Ordine mantiene legami tradizionali fin dal 1847, anno del ripristino del Patriarcato da parte di Papa Pio IX – di conservare e propagare la fede in quelle terre, interessando a tale scopo i cattolici sparsi in tutto il mondo, di sostenere i diritti della Chiesa Cattolica in Terra Santa.

Attuale Gran Maestro dell’OESSG è Sua Eminenza Reverendissima, il Signor Cardinale Fernando FILONI.

Sito istituzionale dell’ Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Ordine del Santo Sepolcro

Immagine Mathieu Chaine: l’arma dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
.

Scheda di approfondimento
Gli ordini cavallereschi in Italia

Ordini Cavallereschi

Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni:

1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto)
2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro
3) del Sovrano Militare Ordine di Malta

Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”.
Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici.
Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno.

Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero.

Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro.
.

Articoli correlati: Palestina e SMOM

investitura
Foto OESSG: Un momento delle investiture avvenute a Santo Domingo il 23 maggio 2024
11 Marzo 2025
Giovanni Moneta

Cerca negli articoli

Questo servizio è offerto dal Centro Studi Araldici.
Questo servizio è offerto dal Centro Studi Araldici.
Come funziona la ricerca?

Siti Collegati

  • Banner del sito di Stemmario Italiano.
  • Banner del sito del Centro Studi Araldici.
  • Banner del sito del Araldica On Line.
  • Banner del sito Creare Stemmi
  • Banner del sito Araldica TV