Malta 1798
“Il 12 giugno 1798 il generale Bonaparte entrò nel Porto Grande della Valletta quasi senza colpo ferire. L’isola baluardo della cristianità gli era stata consegnata la notte precedente, segnando la fine della sovranità sull’arcipelago maltese dei cavalieri dell’Ordine di San Giovanni“.
Inizia così la presentazione di “Malta 1798 – Il crepuscolo dei cavalieri e la geopolitica mediterranea“, curato da Alessandra Mita Ferraro per un editore del calibro di Franco Angeli, ed uscito nella seconda metà del 2024.
Non un libro divulgativo, neppure uno dei tanti saggi che volendo ricordare la millenaria storia dell’Ordine di Malta, offre un contributo generico e necessariamente più o meno superficiale, ma uno studio specifico, dedicato ad un momento storico ben definito, per approfondirlo seriamente.
“La storia dell’Ordine di Malta della seconda età moderna è stata studiata solo in contributi in lingue diverse dall’italiano – ci ha raccontato al telefono l’autrice, professoressa universitaria di storia moderna -. Il mio si pone dunque come un lavoro di sintesi storiografica di fonti spesso mai utilizzate con bibliografia in inglese, francese, tedesco e russo – per quest’ultima lingua mi sono avvalso dell’aiuto di una storica russa con competenze specifiche -“.
Un lavoro per accademici e specialisti dell’argomento ? “Direi non solo per loro – la pronta risposta -; ho cercato di elaborare un testo serio ma leggibile, che possa essere accessibile anche a lettori certo competenti, senza che però debbano essere necessariamente degli specialisti“.
A Malta i giovanniti “vi regnavano dal 1530 – riprendiamo la presentazione del volume – grazie alla donazione di Carlo V e nel corso dell’età moderna lo avevano modellato a immagine delle più raffinate avanguardie artistiche dell’epoca. Su poco più di 300 chilometri quadrati per quasi tre secoli era transitata, e in parte aveva trovato dimora, la migliore nobiltà europea, dando vita a una vera e propria “civiltà giovannita” che interpretava la missione religiosa del fondatore, tuitio fidei et obsequium pauperum. Ma quel distillato di antico regime, insieme all’idea di crociata contro l’infedele, non sopravvisse alla nuova situazione geopolitica e alla modernità”.
“Attraverso il vaglio della più recente storiografia italiana e internazionale – conferma sempre la presentazione – e lo studio di una documentazione in parte inedita, il volume analizza le molteplici cause che hanno portato alla consegna di Malta alla Repubblica francese e rivolge anche a un pubblico di non specialisti una ricognizione sintetica, ma criticamente orientata, della storia giovannita al suo crepuscolo“.
Va bene le “parole di circostanza”, ma ne vogliamo sapere di più, è da secoli che se ne parla … : “Professoressa, ma allora ci dica, come mai l’Ordine si arrese a Napoleone senza opporre resistenza ?”
“In merito – la risposta abbottonatissima dell’autrice – bisogna indagare – come ho fatto nel libro – i rapporti tra Santa Sede e Ordine, nell’ultima età moderna; allo scopo ho consultato e fatto interessanti ritrovamenti, anche presso l’Archivio di Venezia“.
“Intrigante, ma vorremmo saperne di più …”
“Ovviamente leggendo il libro ne potrete sapere di più, ma posso anticipare che risulta essere di estremo interesse il rapporto tra il nunzio inquisitore apostolico e l’ambasciatore dell’Ordine dell’epoca“. Ci arrendiamo …
Anzi no … : “Professoressa, e della vexata quaestio relativa alla continuità storica dell’Ordine dopo l’abbandono di Malta ?”
“In realtà la questione è successiva all’epoca storica in esame nel libro … ma il volume contiene una “postilla”, ne consiglio la lettura ….“.
Non c’è niente da fare … il volume cartaceo costa 23,00€, quello in pdf 20,00€, e noi siamo curiosi ….
“Malta 1798 – Il crepuscolo dei cavalieri e la geopolitica mediterranea“, a cura di Alessandra Mita Ferraro, Franco Angeli, 2024, pp 176, 15.5 x 0.8 x 23 cm, ISBN 9788835162940
L’INDICE DEL VOLUME Fonti e abbreviazioni Introduzione Malta e la geopolitica mediterranea (La posizione internazionale dell’isola; I rapporti con le Potenze europee: una neutralità impossibile; Le relazioni con l’Impero russo) Gli echi della rivoluzione a Malta (1789-1798) (Malta e l’incendio rivoluzionario; La massoneria e le divisioni interne; L’operato degli inquisitori e Giulio Carpegna) Il crepuscolo dell’Ordine di San Giovanni (L’isola contesa nel Mediterraneo e le scelte di Hompesch (1797-1798); Napoleone a Malta: la Convenzione e la diaspora dei cavalieri; La luce da est: Paolo I gran maestro dell’Ordine di Malta) Postilla Indice dei nomi. . |
Scheda biografica Alessandra Mita Ferraro ![]() Alessandra Mita Ferraro è professore associato di Storia moderna all’Università Telematica eCampus. È studiosa in particolare del dibattito culturale, politico e religioso della seconda età moderna. Tra i suoi ultimi lavori Il diritto e il rovescio. Giambattista Giovio (1748-1814). Un europeo di provincia nel secolo dei Lumi, Bologna 2018; I “tweet” del generale napoleonico Pietro Teulié: le iscrizioni militari dell’ospedale di San Luca a Milano, in “Ricerche Storiche”, 3 (2023), pp. 47-61 e Guardando a Malta. La corrispondenza tra il Gran Maestro Tommasi e il Gran Priorato di Venezia (1803-1805), in “Rivista di Studi Storici del Mediterraneo”, I (2024), pp. 271-278. . |
Scheda di approfondimento L’Ordine di Malta ![]() Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, comunemente abbreviato in Sovrano Militare Ordine di Malta o anche semplicemente in Ordine di Malta, in sigla SMOM, ma noto pure come Ordine Gerosolimitano, è un ordine religioso dipendente dalla Santa Sede, riconosciuto da una parte della dottrina, seguita dalla giurisprudenza italiana e da gran parte della comunità internazionale, come soggetto di diritto internazionale, pur essendo ormai privo del requisito della territorialità. Dal 1834 l’Ordine ha sede a Roma in via Condotti, presso piazza di Spagna; è presente in oltre 120 paesi con iniziative a carattere benefico ed assistenziale. Qualificandosi come ente sovrano la sua sede, il Palazzo Magistrale e la Villa di Santa Maria del Priorato sull’Aventino, godono dello status di extraterritorialità. Sempre in virtù di tale condizione ampiamente riconosciuta dalla comunità internazionale, lo SMOM detiene un seggio come Osservatore presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) dal 1994. Il suo motto è Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (traduzione dal latino: Difesa della fede e aiuto ai poveri). L’Ordine batte una sua moneta numismatica, lo scudo maltese, emette propri francobolli, immatricola veicoli con targa SMOM, e celebra la sua festività nazionale il 24 giugno. Dallo SMOM dipendono 6 Gran Priorati e 48 Associazioni nazionali che riuniscono i cavalieri e le dame a seconda del loro paese di residenza. In Italia sono tre i Gran Priorati: Lombardia e Venezia, Roma, Napoli e Sicilia. L’Ordine di Malta è il principale successore dell’antico ordine dei Cavalieri Ospitalieri, fondato nel 1050 e reso sovrano il 15 febbraio 1113, l’unico di fede cattolica e riconosciuto dalla Santa Sede. Sono numerose le iniziative imitatrici dell’Ordine di Malta nel mondo, anche per questo, insieme al Venerabile Ordine di San Giovanni nel Regno Britannico (il nome completo dell’Ordine è Gran Priorato nel Regno Britannico del Venerabile Ordine di San Giovanni di Gerusalemme), all’Ordine Evangelico di San Giovanni (o Johanniterorden) derivante dall’antico Baliaggio di Brandeburgo, e ai due Ordini Giovanniti (distaccatisi dall’Ordine tedesco) di Svezia e dei Paesi Bassi hanno formato l’Alleanza dei Cavalieri ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Il sito Internet istituzionale dell’Ordine di Malta . |
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