Cavalierato, nobiltà, aristocrazia nel XXI secolo
Sul proprio ed omonimo canale YouTube, Vito Armenise, Prefetto della Casa Imperiale Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli, Grand’Ufficiale e Gran Araldo del PTSM – Protettorato del Tempio di San Michele Arcangelo, ha caricato alcuni video realizzati l’11 gennaio a Taranto in occasione delle investiture degli ordini cavallereschi della casa imperiale di cui è prefetto, che ripropongono “i valori, i doveri e il ruolo di questi ideali (cavallereschi ndr) nella società del XXI secolo, illustrando come l’eredità dei grandi ordini cavallereschi e delle famiglie nobili si coniuga con le sfide e le opportunità del nostro tempo, mantenendo viva una tradizione che continua a ispirare“, ma anche il video della allocuzione di Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi tenuta durante il Capitolo di Investitura dell’Ordine.
Per seguire il canale YouTube di Vito Armenise
Video Vito Armenise: Cavalierato, nobiltà, aristocrazia nel XXI secolo (Prima Parte)
Video Vito Armenise: Cavalierato, nobiltà, aristocrazia nel XXI secolo (Seconda Parte)
Video Vito Armenise: “S.A.I. Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi a Taranto – 11/01/205”
Scheda di approfondimento PTSM – Protettorato del Tempio di San Michele Arcangelo Il Protettorato del Tempio di San Michele Arcangelo (PTSM) non è ancora stato oggetto di studi approfonditi dunque qui si delinea solo un profilo di massima ricavato da quanto l’istituzione dice di se stessa attraverso il proprio sito Internet. Dunque il PTSM è “un ordine laicale neotemplare che si richiama, per filiazione spirituale e tradizione diretta, all’antico Ordine del Tempio, esistito fra il XII ed il XIV secolo. Esso è organizzato, ove ciò sia possibile in termini attuali, secondo i principi adottati sua Regola ottenuta nel Concilio di Troyes e dal “De Laude Novae Militiae”. Le finalità dell’ordine sono quelle di difendere i diritti umani contenuti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (ONU) del 10 dicembre 1948“. Il PTSM è riconosciuto dalla Casa Imperiale Giustinianea Heracliana dei Principi Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli, sotto la cui protezione si è posto, entrando nel suo patrimonio dinastico. L’Ordine attualmente non è riconosciuto dalla Santa Sede, e non rientra ancora fra quelli inseriti nell’elenco degli ordini le cui onorificenze siano autorizzabili dal Ministero degli Affari Esteri italiano, o fra quelli già censiti dall’ICOC. Sito istituzionale del Protettorato del Tempio di San Michele Arcangelo . |
Scheda di approfondimento Ordini della Casa Imperiale Giustinianea Heracliana di Costantinopoli Gli ordini cavallereschi che fanno capo alla Casa Imperiale Giustinianea Heracliana di Costantinopoli, o comunque da essa rivendicati, non godono ancora di studi approfonditi realizzati da ricercatori indipendenti, e dunque le informazioni su di essi sono limitate. Di seguito riportiamo le presentazioni che degli stessi sono fornite dalla segreteria della Casa Imperiale Giustinianea Heracliana di Costantinopoli. Si tratta di Ordini Cavallereschi cristiani ecumenici, non nazionali ma di diritto internazionale, sistemi premiali privati, di legittima e storica collazione della famiglia Tomassini Paternò Leopardi, sotto l’alta protezione spirituale della Santa Chiesa Ortodossa, Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Ordine Corporativo dei Mastri della Casa Imperiale Non vi sono al momento informazioni di approfondimento. Ordine Militare della Guardia d’Onore di Santa Sophia Ordine di Merito. Patrimonio familiare ereditario della Casa Leopardi di Costantinopoli-Tomasi-Tomassini-Paternò. Croce di Merito istituita il 29 maggio 1953, nel 500° Anniversario della caduta di Costantinopoli. Ordine Nobiliare della Corona Heracliana di Costantinopoli Ordine Dinastico di Merito. Patrimonio familiare ereditario della Casa Leopardi di Costantinopoli-Tomasi-Tomassini-Paternò. La Croce Eracliana fu istituita nel 1800 da Giovanni-Battista-Tomassini-Paternò-Fracasso-Biancalana (1779-1872), quale Croce di Merito, per rinnovare la Medaglia Eracliana che era stata istituita nel 1763. Ordine Imperiale di San Costantino il Grande Ordine dinastico ereditario, patrimonio familiare della Casa Leopardi di Costantinopoli-Tomasi-Tomassini-Paternò. E’ il più prestigioso ed antico degli Ordni del Casato ed è conferito in numero limitato (max 50 Cavalieri viventi). Come analoghi Ordini si richiama all’antica Milizia Sacra costituita dall’Imperatore Romano Costantino I, ma non ha relazione diretta con rami dell’Ordine Costantiniano ascrivibili ad altre Case dinastiche. Gran Commenda dei Santi Giovanni e Lazzaro di Gerusalemme La Gran Commenda dei Santi Giovanni e Lazzaro di Gerusalemme è una legittima confraternita cavalleresca cristiana ecumenica, internazionale autonoma e capitolare, sotto la simbolica e storica protezione temporale della Casa Imperiale Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli (Dinastia Giustinianea Heracliana riconosciuta ufficialmente della Unione della Nobiltà Bizantina e dal Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli) e quella spirituale della Chiesa Ortodossa Siriaca (Patriarcato di Antiochia). Il sodalizio nasce dalla volontà di un gruppo di vecchi gentiluomini, cavalieri ospitalieri crociati, guidati dal Marchese Don Carlos Berger Edle Helbing di Siebenbrunn e Koenigsfele, e dalla conseguente fusione di diverse commende internazionali, dedicate a San Giovanni e a San Lazzaro di Gerusalemme, che avevano già goduto della simbolica protezione temporale di SAI il Principe Don Hugo Josè, zio materno e predecessore dell’attuale Capo di Nome e d’Armi, il Principe Ezra (nato Conte Foscari Widmann Rezzonico). Nel 2019, il capitolo generale mondiale delle dame e dei cavalieri della costituita Gran Commenda, su proposta del Marchese Berger, con l’approvazione di SAI il Principe Ezra e la benedizione del Patriarca Siriaco di Antiochia e del Vescovo Siriaco di Gerusalemme, ha eletto Gran Priore a vita, il Conte Matteo Priori di Letino. Tutti questi ordini non sono riconosciuti dalla Santa Sede in quanto fanno riferimento alla Chiesa Ortodossa, e non rientrano ancora fra quelli inseriti nell’elenco degli ordini le cui onorificenze siano autorizzabili dal Ministero degli Affari Esteri italiano, nè fra quelli già censiti dall’ICOC. Sito Internet istituzionale Casa Imperiale Giustinianea Heracliana di Costantinopoli . |
Scheda di approfondimento L’Ordine del Tempio e neoteplarismo L’Ordine del Tempio (Pauperes commilitones Christi Templique Salomonis, “Poveri soldati di Cristo e del Tempio di Salomone”), fu un ordine monastico-cavalleresco cattolico fondato attorno al 1119, la cui storia si intreccia con quella delle Crociate. Nel 1307 il re di Francia, Filippo il Bello (1268-1314), avviò un processo contro l’Ordine che portò alla sua soppressione (ma secondo alcuni recenti studi forse solo ad una sospensione) nel 1312 da parte di papa Clemente V (1260-1314). Dopo la soppressione, l’Ordine sopravvisse per qualche decennio fuori della Francia, ma al più tardi agli inizi del secolo XV i templari sono completamente scomparsi. La tesi di una loro prosecuzione segreta è stata denunciata da specialisti di storia medievale quali Régine Pernoud (1909-1998) come “completamente demenziale” e legata a pretese e leggende “uniformemente sciocche” (I Templari, trad. it. Effedieffe, Milano, 1993, p.11) L’idea che i templari, ufficialmente soppressi, avessero continuato clandestinamente la loro attività fino al Settecento, si diffonde anzitutto nella massoneria francese e tedesca. (Fonte CESNUR) Nessun gruppo templare oggi è riconosciuto dalla Chiesa Cattolica (si veda la “Precisazione della Segreteria di Stato Vaticana“), nè le loro eventuali decorazioni sono autorizzabili all’uso dal Ministero della Difesa (Elenco decorazioni ammesse dal Ministero della Difesa), o sono state sino ad ora autorizzate dal Ministero degli Esteri o riconosciute dall’ICOC (Commissione Internazionale e Permanente suglio Ordini Cavallereschi). . |
Scheda di approfondimento Gli ordini cavallereschi in Italia Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni: 1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto) 2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro 3) del Sovrano Militare Ordine di Malta Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”. Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici. Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno. Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero. Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro. . |
Disambigua PREDICATI TITOLI NOBILIARI, CAVALLERESCHI ED ACCADEMICI Per precisa scelta editoriale il Notiziario Araldico cerca di dare conto di tutti gli eventi e le iniziative di rilevanza araldica, nobiliare, cavalleresca, genealogica, vessillologia, faleristica, o comunque attinenti le discipline documentarie della storia, cercando di evitare atteggiamenti censori. Tale scelta, unita alle tempistiche proprie di un quotidiano quale è il Notiziario Araldico, ed all’impossibilità di una verifica puntuale di tutti i trattamenti e le titolature accademiche, nobiliari e cavalleresche, contenute nei comunicati, nelle note informative, nei programmi degli eventi, nei documenti diffusi e/o comunque ripresi, può purtroppo implicare la pubblicazione di titoli contesi, contestati, non universalmente accettati, inesatti, o peggio ancora frutto di falsificazioni antiche o recenti. Si evidenzia dunque che i trattamenti, i predicati, i titoli cavallereschi, i titoli accademici, i titoli nobiliari, pubblicati, lo sono senza attribuire loro alcun valore, e senza poter entrare nel merito. Giova infine ricordare in questa sede che per disposizione costituzionale, in Italia i titoli nobiliari, sono privi di qualunque valore giuridico. . |
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