Le onorificenze della Casa Granducale di Toscana

Trattare della Casa Granducale di Toscana e del suo sistema premiale consente un affascinante viaggio nella storia. Le dinastie che si sono succedute nel governo di quei territori, dai Medici ai Lorena agli Asburgo-Lorena, ciascuna con caratteristiche peculiari, hanno tutte straordinariamente contribuito a fare “grande” la Toscana“; così Alessandro Scandola, autore de “Le onorificenze della Casa Granducale di Toscana“, promettente volume in uscita nelle prossime settimane e attualmente prenotabile in sottoscrizione, quando gli si chiede le ragioni di questa sua nuova fatica editoriale, perchè va ricordato che Scandola non è certamente uno sconosciuto nell’ambito delle pubblicazioni dedicate agli ordini cavallereschi, anzi è ormai un riconosciuto punto di riferimento, come testimonia la sua biografia.

Oltre a immagini d’archivio e fotografie contemporanee, – prosegue Scandola quando gli si chiede lumi sui contenuti di quest’opera – particolare interesse nel libro riveste la vasta sezione, corredata di documentazione inedita, delle Commissioni consultive in tema di Ordini cavallereschi istituite in passato presso il Governo Italiano. Organismi chiamati anche a emettere pareri e valutazioni sull’eventuale autorizzabilità delle onorificenze degli Ordini “non nazionali”, di cui è stato presidente l’on. Alberto Lembo (al quale è dedicato questo libro), e il suo concetto di “sovranità affievolita” “.

Dunque non un lavoro incentrato sulla storia di questo specifico gruppo di ordini cavallereschi, neppure sui loro ordinamenti o sulla loro faleristica, ma – con una scelta del tutto originale e per questo di particolare interesse – sul percorso che ha portato alla loro autorizzabilità da parte delle Repubblica Italiana – una configurazione giuridica senza eguali nelle altre nazioni -.

stemma granducale
Lo stemma della Imperiale e Reale Casa Granducale di Toscana pubblicato in Le onorificenze della Casa Granducale di Toscana nella moderna realtà italiana, di Alessandro Scandola

Questo fondamentale concetto – cioè la “sovranità affievolita” ndr – stabilisce che: “i poteri residui di un sovrano già regnante (e non abdicatario) e, dopo la sua morte, del suo successore come capo della dinastia sono unanimemente riconosciuti dalla dottrina prevalente; essi sono solo quelli relativi alla sua qualità di fons honorum, con un forte affievolimento della sovranità ma non la totale scomparsa e di una residua particolare soggettività ‘extranazionale’”.

I lavori di questi organismi – prosegue Scandola – ebbero il fine ultimo di determinare gli orientamenti e i provvedimenti amministrativi del Ministero degli Affari Esteri, nell’ambito del regime autorizzativo in materia di Ordini cavallereschi “non nazionali”, previsto dalla legge 3 marzo 1951, n. 178“.

Il Ministero degli Affari Esteri – conclude quindi l’autore in merito a questa specifica figura giuridica che è alla base del trattato in pubblicazione -, nel corso degli anni, individuò alcuni Ordini “non nazionali” (un ristretto gruppo di istituzioni cavalleresche, tutte appartenenti al patrimonio storico preunitario italiano) per i quali lo stesso Ministero ritenne concedibile l’autorizzazione delle relative onorificenze“.

Applicando dunque tale concetto agli ordini dinastici della casa granducale di Toscana, Scandola osserva come “rientrano in questa particolare categoria gli Ordini dinastici di pertinenza della Imperiale e Reale Casa Granducale di Toscana, e cioè il Sacro Militare Ordine di Santo Stefano Papa e Martire e l’Ordine del Merito sotto il Titolo di San Giuseppe, che assieme all’Ordine del Merito Civile costituiscono il suo sistema premiale“.

Dopo Ferdinando IV, quinto e ultimo granduca re­gnante di Toscana della dinastia Asburgo-Lorena – conclude lo studioso – , i suoi successori hanno continuato a conferire con parsimonia le onorificenze patrimonio della Dinastia. E tutto ciò continua con S.A.I. e R. l’arciduca Sigismondo d’Asburgo-Lorena, granduca titolare di Toscana e gran maestro degli Ordini dinastici, che degnamente guida ai giorni nostri la storica Casata“.

Per meglio inquadrare questo nuovo lavoro di Scandola, siamo in grado di presentare in anteprima assoluta l’indice del volume:

  • Prefazione
  • Introduzione
  • Dai Medici agli Asburgo-Lorena
    • Casa Asburgo-Lorena, granduchi di Toscana
    • L’Ordine di Santo Stefano
    • L’Ordine di San Giuseppe
    • L’Ordine del Merito Civile
    • La legittimità del Gran Magistero
  • Il percorso autorizzativo delle onorificenze cavalleresche
    • Il periodo regio
    • La legge 3 marzo 1951, n. 178
    • Le Commissioni in materia di Ordini cavallereschi
  • Il Gruppo di studio sugli Ordini cavallereschi “non nazionali” non statali del prof. Leanza
    • Documento – Rapporto conclusivo del 18 aprile 1996
  • La Commissione consultiva in tema di Ordini cavallereschi “non nazionali” del prof. Pezzana
    • Documento – Prime osservazioni del 4 marzo 2002
    • Documento – Sintesi delle conclusioni della prima fase dei lavori della Commissione consultiva sugli Ordini “non nazionali”, pre­sieduta dal prof. Aldo Pezzana, del 28 giugno 2002
  • Ringraziamento finale del capo del Cerimoniale Diplomatico del­la Repubblica, Giuseppe Balboni Acqua, datato 2 dicembre 2003
  • Bibliografia
  • Fonti iconografiche

Come accennato, per gli interessati, è attualmente in corso una prevendita, valida fino al 15 febbraio, durante la quale sarà possibile acquistare il libro al prezzo speciale di € 25,00 (anziché 35,00) + spedizione.

Il volume sarà stampato in un’edizione limitata di soli 300 esemplari, con testo bilingue italiano e inglese (nello stesso volume).

Coloro che desiderano avere più informazioni, acquistare il libro o più libri possono inviare una mail a info@scandola.net

“Le onorificenze della Casa Granducale di Toscana nella moderna realtà italiana – Le basi e le ragioni che hanno portato la Repubblica Italiana ad autorizzare l’uso delle onorificenze granducali”, con prefazione di S.A.I. e R. l’arciduca Sigismondo d’Asburgo-Lorena, granduca titolare di Toscana, capo della Casa Granducale di Toscana, e introduzione di S.E. l’amb. Paolo Borin, di Alessandro Scandola, Verona, 2025, italiano e inglese, cm 17 x 24, carta patinata 150 gr, pp 152, a 4 colori e b/n, copertina rigida cartonata a colori, ISBN 979-12-210-8090-2, 35,00€


Abstract dell’opera

L’Imperiale e Reale Casa Granducale di Toscana, il suo sistema onorifico nel terzo Millennio e le basi e le ragioni che hanno portato la Repubblica Italiana, attraverso il Ministero degli Affari Esteri in applicazione della legge 3 marzo 1951, n. 178, ad autorizzare l’uso nel territorio italiano delle insegne dell’Ordine di Santo Stefano e dell’Ordine di San Giuseppe, ossia Ordini definiti “non nazionali”, riferiti alle dinastie preunitarie d’Italia, fatto che si può dire costituisca un unicum nel mondo.
Fulcro prezioso, attorno al quale ruota la pubblicazione, è la riproduzione dei rapporti conclusivi e di documenti riguardanti gli studi delle Commissioni consultive istituite presso il Governo Italiano, che ancora oggi costituiscono le linee guida per l’attività del Ministero, qui riprodotti integralmente.
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Scheda Biografica
Alessandro Scandola

Scandola

Alessandro Scandola nasce nel 1972 a Verona, dove tuttora risiede.

Pubblica saggi e collabora con alcune riviste specializzate in materia cavalleresca e segni d’onore, con articoli sul tema.
È socio dell’Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche, istituzione a carattere internazionale con l’alto patronato della Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini cavallereschi, e della Società Italiana di Studi Araldici di Torino, organismo con lo scopo di promuovere gli studi storico-araldici e di valorizzare il ruolo dell’araldica nell’ambito delle scienze umane.

Nell’ambito del progetto Archivi politici vicentini della biblioteca Bertoliana di Vicenza, classifica e digitalizza l’intero archivio documentale delle tre Commissioni in materia di onorificenze istituite presso il Governo Italiano, la prima presieduta del prof. Aldo Pezzana, la seconda e la terza dall’on. Alberto Lembo.

Tra le sue pubblicazioni: Il Sovrano Ordine di Malta e l’Italia. Sistema di Governo, organizzazione territoriale e trattati, edito nel 2019 dalla Logart Press, Roma; Dottrina e giurisprudenza in materia di onorificenze cavalleresche. L’Archivio Lembo, edito nel 2018 da Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini cavallereschi, Bologna; Le insegne cavalleresche autorizzate dalla Repubblica, edito nel 2015 da Vertigo Edizioni, Roma; L’Ordine Costantiniano di San Giorgio, edito nel 2021 da Zel Edizioni, Ponzano Veneto.

Sito internet personale di Alessandro Scandola
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Disambigua
PREDICATI TITOLI NOBILIARI, CAVALLERESCHI ED ACCADEMICI

Per precisa scelta editoriale il Notiziario Araldico cerca di dare conto di tutti gli eventi e le iniziative di rilevanza araldica, nobiliare, cavalleresca, genealogica, vessillologia, faleristica, o comunque attinenti le discipline documentarie della storia, cercando di evitare atteggiamenti censori.

Tale scelta, unita alle tempistiche proprie di un quotidiano quale è il Notiziario Araldico, ed all’impossibilità di una verifica puntuale di tutti i trattamenti e le titolature accademiche, nobiliari e cavalleresche, contenute nei comunicati, nelle note informative, nei programmi degli eventi, nei documenti diffusi e/o comunque ripresi, può purtroppo implicare la pubblicazione di titoli contesi, contestati, non universalmente accettati, inesatti, o peggio ancora frutto di falsificazioni antiche o recenti.

Si evidenzia dunque che i trattamenti, i predicati, i titoli cavallereschi, i titoli accademici, i titoli nobiliari, pubblicati, lo sono senza attribuire loro alcun valore, e senza poter entrare nel merito.

Giova infine ricordare in questa sede che per disposizione costituzionale, in Italia i titoli nobiliari, sono privi di qualunque valore giuridico.
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Scheda di approfondimento
Gli ordini cavallereschi in Italia

Ordini Cavallereschi

Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni:

1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto)
2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro
3) del Sovrano Militare Ordine di Malta

Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”.
Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici.
Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno.

Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero.

Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro.
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copertina
La copertina de “Le onorificenze della Casa Granducale di Toscana nella moderna realtà italiana”, di Alessandro Scandola, Verona, 2025
29 Gennaio 2025
Raffaele Coppola

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