Uno stemma per la Parrocchia S. Maria del Rosario di Furci Siculo

La Parrocchia S. Maria del Rosario, è l’istituzione religiosa di riferimento per un piccolo borgo (poco più di 3000 abitanti) del messinese, ovvero Furci Siculo; ebbene proprio queste ente ecclesiastico lo scorso mese di novembre ha presentato al pubblico il proprio emblema araldico, per la cui realizzazione si è affidato al noto artista ed araldista Giuseppe Quattrociocchi.

Come spesso accade per le insegne araldiche di ambito religioso, lo stemma ideato cerca di travalicare la funzione che gli è propria di “segno” identificativa di una persona, di una comunità, di un ente, per divenire un vero e proprio manifesto della storia, e della missione di chi lo utilizza, tant’è che non di rado gli stemmi di questo ambito araldico tendono ad essere sovraccarichi di figure e pezze che arrivano ad inficiare l’efficacia dello scopo primario, ma fortunatamente non è questo il caso della parrocchia S. Maria del Rosario, che pur presentando diverse figure, conserva un equilibrio ed una sobrietà più che accettabile.

Lo stemma dunque si presenta come un “interzato in pergola rovesciata: nel primo d’azzurro, alla stella di otto (8) punte d’argento; nel secondo di rosso, alla veronica al naturale caricata di un volto umano stilizzato di carnagione; nel terzo d’argento, all’imbarcazione della vela bianca, caricata del monogramma bernardiniano (IHS) di rosso, fluttuante con il vento in poppa sopra un mare agitato: il tutto al naturale, come gli otto (8) pesci guizzanti nella rete gettata dal fianco sinistro” (blasonatura Giuseppe Quattrociocchi), che è stato accompagnato dalla seguente spiegazione:

La Stella d’argento su fondo azzurro simboleggia Maria, la Madre di Dio, verso la quale i Furcesi nutrono una spiccata devozione. Il dono speciale di custodire nella nostra parrocchia la copia certificata della Sindone di Torino si rende visibile nel riquadro a destra, con il volto sindonico su fondo rosso. Colore del sangue, e quindi della Passione del Signore. In basso la Barca che fluttua tra le onde, come la Scrittura e i Padri suggeriscono è la Chiesa, la “Navicula Petri”. È anche un richiamo alla storia del nostro piccolo paese abitato da sempre dai pescatori. Il monogramma cristologico IHS sulla vela rimanda anche all’Eucaristia. Il vento che la sospinge è lo Spirito Santo. La rete piena di pesci è la predicazione con la quale i pesci, ovvero gli uomini, vengono tolti dagli abissi del mondo e tratti in salvo nella Chiesa con i Sacramenti . La corona del Rosario ci ricorda che la nostra parrocchia è intitolata a S. Maria del Rosario; anche il motto “Fate quello che vi dirà” è tratto dal racconto delle nozze di Cana, Giov. 2,5, quando Maria si rivolge ai servi poco prima che Gesù cambiasse l’acqua in vino“.

Sotto il profilo più strettamente araldico è da segnalare l’originale idea di Quattrociocchi, che per supplire all’assenza in araldica di contrassegni esterni allo scudo propri di una parrocchia, ha proposto di accollare proprio allo scudo, una corona del rosario d’oro.


Scheda di approfondimento
L’araldica ecclesiastica

L’araldica ecclesiastica è una specifica branca dell’araldica che si occupa degli stemmi appartenenti a persone o istituzioni del mondo ecclesiale, stemmi caratterizzati da ornamentazioni esterne sostanzialmente costanti e che esprimono un preciso codice giuridico, in grado di rendere immediatamente identificabile grado e funzione del titolare.

Limitatamente all’araldica della Chiesa Cattolica, gli elementi essenziali di tale codice sono:

La tiara o triregno è l’ornamento araldico ad uso esclusivo del Papa, che sormonta il relativo stemma, ed è costituita da un copricapo a forma di cupola che sorregge tre corone sovrapposte. Benedetto XVI e Francesco hanno sostituito la tiara con una mitra caricata di tre fasce d’oro che richiamano le originarie tre corone.

Il galero, ovvero il cappello ecclesiastico è un cappello da pellegrino con la tesa molto lunga e due cordoni laterali che terminano con una serie di fiocchi o più propriamente nappe. Posto sulla sommità ornamento dello scudo il galero consente l’immediato riconoscimento del grado del titolare dello stemma grazie al colore e al numero delle nappe o fiocchi.

Il colore del galero (di norma il medesimo delle nappe) indica:
> rosso per i cardinali;
> verde per gli arcivescovi, i vescovi e i patriarchi;
> paonazzo per i monsignori;
> nero per i presbiteri.

Il numero di nappe per lato indica:
> 15 nappe rosse per i cardinali;
> 15 nappe verdi per patriarchi e primati;
> 10 nappe verdi arcivescovi;
> 6 nappe verdi vescovi e abati mitrati;
> 6 nappe paonazze cappellano di Sua Santità;
> 6 nappe nere vicario generale, vicario episcopale, abate;
> 3 nappe parroco;
> 1 nappa presbitero.

Le Chiavi sono raffigurate incrociate, una d’oro a destra e un’altra d’argento a sinistra, con le impugnature rivolte verso il basso. Si pongono dietro o sopra lo scudo papale.

La croce posta in palo dietro lo scudo, può essere:
> semplice cioè ad una traversa per i vescovi
> doppia cioè a due traverse per i cardinali, i patriarchi e gli arcivescovi.

Stemma papale base
Impostazione classica di un stemma papale
Stemma cardinalizio base
Impostazione classica di uno stemma cardinalizio di un arcivescovo
Stemma arcivescovile base
Impostazione classica di uno stemma arcivescovile

Stemma vescovile base
Impostazione classica di uno stemma vescovile

Stemma di vicario base
Impostazione classica di uno stemma di un vicario episcopale

Stemma di parroco base
Impostazione classica di uno stemma di un parroco

Stemma di sacerdote base
Impostazione classica di uno stemma di un sacerdote


Accanto a questi elementi principali ve ne sono altri di uso più limitato, come pure vi sono ulteriori configurazioni specificatamente riservate a cariche meno note, e non mancano un certo numero di eccezioni e deroghe concesse a titolari di cariche legate ad istituzioni specifiche.

I disegni di questa scheda sono stati realizzati da Teresa Morettoni e Davide Bolis (per il solo stemma vescovile).
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stemma
Disegno Giuseppe Quattrociocchi: Lo stemma della Parrocchia di S. Maria del Rosario a Furci Siculo, in provincia di Messina: “Interzato in pergola rovesciata: nel primo d’azzurro, alla stella di otto (8) punte d’argento; nel secondo di rosso, alla veronica al naturale caricata di un volto umano stilizzato di carnagione; nel terzo d’argento, all’imbarcazione della vela bianca, caricata del monogramma bernardiniano (IHS) di rosso, fluttuante con il vento in poppa sopra un mare agitato: il tutto al naturale, come gli otto (8) pesci guizzanti nella rete gettata dal fianco sinistro” (blasonatura Giuseppe Quattrociocchi)

20 Dicembre 2024
Raffaele Coppola

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