Dagli USA violento attacco allo SMOC francese
Lo scorso 31 ottobre, la giornalista investigativa statunitense Nina Burleigh, ha pubblicato all’interno della rubrica Intelligencer, del New York Magazine, un polemico attacco al giudice della Corte Suprema di Giustizia statunitense, il trumpiano Samuel Alito.
L’articolo va contestualizzato nella campagna politica americana allora in corso, ed aveva chiaramente lo scopo di delegittimare il giudice in questione, e così attaccare il candidato repubblicano.
Per raggiungere lo scopo, la giornalista statunitense ha focalizzato la sua attenzione sull’ingresso del giudice Alito nel ramo francese dell’Ordine Costantiniano, nel 2019, quando divenne Cavaliere di Gran Croce di Merito del cosiddetto “ramo francese” del suddetto Ordine.
L’analisi della Burleigh dunque cerca di dimostrare come tale investitura sia inopportuna e sostanzialmente incompatibile con il ruolo istituzionale ricoperto dal giudice Alito, e per far ciò denigra pesantemente prima l’Ordine Cavalleresco (associato ripetutamente a personalità presentate in chiave negativa, dipinto come estremamente retrogrado e sostanzialmente identificato con il movimento neoborbonico che a sua volta associa agli “schiavisti” confederati statunitensi), poi la famiglia Borbone delle Due Sicilie (“La famiglia è stata anche coinvolta in una serie di scandali che attirano i tabloid che coinvolgono denaro, arte e armi.” – nostra traduzione), quindi le origini italiane del suo obiettivo (“Il padre di Alito era calabrese e i nonni della Basilicata, due regioni con una forte eredità borbonica” – nostra traduzione).
Nella lunga dissertazione della giornalista non v’è traccia di contraddittorio e non vi è spazio per le repliche dei destinatari dei suoi strali, sebbene l’articolo stesso si concluda con la specifica che “Il giudice Alito non ha risposto alle e-mail o alle richieste di commento” (nostra traduzione), mentre non si menzionano richieste in tal senso formulate all’Ordine Costantiniano, o alla famiglia Borbone delle Due Sicilie, semplicemente processati e condannati a mezzo stampa, senza possibilità di difesa alcuna.
Per leggere l’articolo Nina Burleigh (in inglese).
Da segnalare infine la presa di distanza fatta dal “ramo spagnolo” dell’Ordine, che nell’occasione rivendica la sua legittimità nel contenzioso che lo contrappone al “ramo francese”, attraverso un comunicato.
Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (SMOC) Il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è un ordine equestre dinastico. Secondo una tradizione leggendaria l’ordine fu fondato dall’imperatore Costantino il Grande nel 312 d.C., dopo la vittoriosa battaglia di ponte Milvio, che gli sarebbe stata propiziata dall’utilizzo come insegna e vessillo, del simbolo cristiano della X e della P sovrapposte (le iniziali di Cristo in greco) come da indicazione ricevuta in visione alla vigilia dello scontro armato. In conseguenza di ciò l’imperatore avrebbe affidato ai primi cavalieri il compito di ricordare l’evento e difendere il cristianesimo. Le prime tracce documentali certe risalgono però alla fine del 1500, quando con una “breve” papa Giulio III ha riconosciuto la dignità di Gran Maestro dell’ordine ad Andrea Angelo Flavio Comneno. Il gran magistero dell’ordine passò poi ai Farnese con Francesco Farnese nel 1697. Passaggio importante fu poi quello del 1718, quando papa Clemente XI con una “bolla” ne riconobbe la natura dinastica in capo ai Farnese indicando due condizioni essenziali all’assunzione del Gran Magistero e cioè, essere discendenti dei Farnese ed essere duchi di Parma e Piacenza. Nel 1731 morì senza eredi Antonio Farnese, ultimo duca di Parma, creando le premesse che hanno portato oggi l’ordine ad essere diviso in tre diversi rami. Alla morte di Antonio Farnese dunque, il Gran Magistero, insieme al ducato, passò al cugino Carlo di Borbone, che sarebbe poi divenuto re di Napoli, ed infine re di Spagna con il nome di Carlo III, il quale assumendo il trono di Spagna lasciò la titolarità del ducato di Parma, ma non il gran magistero dell’ordine. Carlo di Borbone asceso al trono di Spagna nel 1759 trasmise dunque corona di Napoli e gran magistero costantiniano al suo terzogenito Ferdinando Borbone Due Sicilie. Il passaggio fu confermato nel 1763 da un “monitorio” di papa Clemente XIII. Il Sacro Angelico Imperiale Ordine costantiniano di San Giorgio Successivamente l’autonomia politica del Ducato di Parma fu ripristinata con l’assegnazione – da parte del Congresso di Vienna – del trono ducale a Maria Luisa d’Asburgo-Lorena (o Maria Luigia di Parma), che pur non essendo una discendente farnesiana, in quanto duchessa di Parma, ritenne di ripristinare l’Ordine Costantiniano “parmense” nel 1816. Si crearono così due ordini omonimi. A Maria Luisa d’Asburgo-Lorena succedettero i Borbone-Parma, che conservano il gran magistero di questo ordine costantiniano tutt’oggi, con la denominazione di “Sacro Angelico Imperiale Ordine costantiniano di San Giorgio”. Lo SMOC “parmense” attualmente riconosce come Gran Maestro Sua Altezza Reale Carlo Saverio di Borbone Parma, principe di Borbone di Parma, in carica dal 2010. Nel frattempo il gran magistero costantiniano dell’ordine trapiantato a Napoli ha continuato a godere del riconoscimento papale e ad essere tramandato all’interno della dinastia Borbone Due Sicilie sino ai nostri giorni. Nel 1960 però si è aperta una disputa dinastico-successoria tra Alfonso Maria Borbone Due Sicilie (per il ramo cosiddetto spagnolo) e Ranieri Borbone Due Sicilie (per il ramo cosiddetto francese) che interessa sia il ruolo di Capo della Capo della Real Casa delle Due Sicilie (e dunque di Pretendente al Trono delle Due Sicilie) sia il gran magistero degli ordini dinastici del casato, fra cui l’ordine costantiniano. Tale contenzioso ha portato ad avere due rami separati e distinti del medesimo ordine, uno genericamente indicato come “spagnolo” ed uno come “francese”. Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Spagna Lo SMOC “spagnolo” riconosce oggi come Gran Maestro Don Pedro de Borbon y Orlean duca di Calabria, conte di Caserta, in carica dal 2015. Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Francia Lo SMOC “francese” riconosce oggi come Gran Maestro Carlo di Borbone Due Sicilie, duca di Castro, in carica dal 2008. Quest’ultimo ramo gode dello status consultivo del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite a New York, Ginevra e Vienna. In tutte e tre le sue declinazioni l’Ordine Costantiniano, è riconosciuto dallo Stato Italiano come “ordine dinastico non nazionale” legittimamente conferibile, ed il suo uso sul territorio italiano è autorizzabile a domanda dal Ministero degli affari esteri. . |
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