42° Convegno di Ricerche Templari

Per iniziativa della L.A.R.T.I. (Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani), e con la collaborazione di Casa Barnekov di Anagni, che ospiterà l’evento, sabato 12 ottobre si terrà il XLII Convegno di Ricerche Templari.

Il convegno, aperto al pubblico e gratuito, offrirà un ricco programma di interventi che spazieranno dalla storia architettonica alla figura dei papi anagnini, passando per l’analisi di documenti e reperti archeologici. Dopo i saluti istituzionali (ore 09:45), si susseguiranno gli interventi di illustri studiosi, tra cui Giancarlo Pavat (Il vero palazzo di Bonifacio VIII ad Anagni), Lorenzo Mercuri (Due nomi, sei possibili committenti: la Grosse Tour e i tesori del Tempio di Parigi), Enzo Valentini (La precettoria templare di Castellaraldo, nella Tuscia Viterbese), Fabio Serafini (Le controversie dei templari durante il papato di Gregorio IX), Sergio Sammarco (I Templari ad Anagni), Vito Ricci (Note su alcune lastre tombali di cavalieri di Barletta), Giampiero Bagni con Fernando Lanzi (L’approccio multidisciplinare allo studio delle magioni templari), Anna Maria Mandelli (Un viaggio virtuale nelle fortificazioni templari nel Lazarc – prioezione fotografica).

Anagni e i Templari: un legame indissolubile

Particolare attenzione sarà dedicata alla figura di Bonifacio VIII e Gregorio IX, entrambi papi originari di Anagni, e al loro rapporto con l’Ordine dei Templari. Interventi come quello di Sergio Sammarco sui Templari di Anagni e di Fabio Serafini sulle controversie dei Templari durante il papato di Gregorio IX permetteranno di approfondire questo affascinante capitolo della storia.

Un viaggio virtuale nel mondo templare

Il convegno offrirà anche l’opportunità di intraprendere un viaggio virtuale nelle fortificazioni templari del Larzac, grazie alla proiezione fotografica di Anna Maria Mandelli. Un’occasione unica per scoprire le vestigia di un ordine cavalleresco che ha lasciato un segno indelebile nel nostro patrimonio culturale.

Come partecipare

Per partecipare al convegno è consigliata la prenotazione del posto tramite messaggio WhatsApp al numero 338 8350889.


Scheda di approfondimento
Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani

LARTI

La Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani (L.A.R.T.I.) è nata nel 1983 con lo scopo dichiarato di approfondire la conoscenza della storia dell’Ordine del Tempio e dei suoi insediamenti in Italia.

Visto l’alone di mistero che lo circonda, le accuse di eresia e di magia che gli sono state mosse e le supposte devianze sessuali, l’Ordine è facile preda di attenzioni morbose da parte di molti.

La L.A.R.T.I. prende le distanze da tutto ciò cercando di operare in modo storicamente documentato.

I Convegni, principale attività della L.A.R.T.I., sono tenuti in città che hanno ospitato i Templari, o in località vicine.

Le relazioni di tali appuntamenti, corredate da ampie bibliografie, vengono riunite nei volumi degli Atti.

Comunicazione istituzionale dell’ente: Associazione Le Arti o Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani
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Scheda di approfondimento
L’Ordine del Tempio e neoteplarismo

L’Ordine del Tempio (Pauperes commilitones Christi Templique Salomonis, “Poveri soldati di Cristo e del Tempio di Salomone”), fu un ordine monastico-cavalleresco cattolico fondato attorno al 1119, la cui storia si intreccia con quella delle Crociate.

Nel 1307 il re di Francia, Filippo il Bello (1268-1314), avviò un processo contro l’Ordine che portò alla sua soppressione (ma secondo alcuni recenti studi forse solo ad una sospensione) nel 1312 da parte di papa Clemente V (1260-1314).

Dopo la soppressione, l’Ordine sopravvisse per qualche decennio fuori della Francia, ma al più tardi agli inizi del secolo XV i templari sono completamente scomparsi. La tesi di una loro prosecuzione segreta è stata denunciata da specialisti di storia medievale quali Régine Pernoud (1909-1998) come “completamente demenziale” e legata a pretese e leggende “uniformemente sciocche” (I Templari, trad. it. Effedieffe, Milano, 1993, p.11)
L’idea che i templari, ufficialmente soppressi, avessero continuato clandestinamente la loro attività fino al Settecento, si diffonde anzitutto nella massoneria francese e tedesca. (Fonte CESNUR)

Nessun gruppo templare oggi è riconosciuto dalla Chiesa Cattolica (si veda la “Precisazione della Segreteria di Stato Vaticana“), nè le loro eventuali decorazioni sono autorizzabili all’uso dal Ministero della Difesa (Elenco decorazioni ammesse dal Ministero della Difesa), o sono state sino ad ora autorizzate dal Ministero degli Esteri o riconosciute dall’ICOC (Commissione Internazionale e Permanente suglio Ordini Cavallereschi).
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Raffaele Coppola

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