Stemma e gonfalone per il Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest
Un consorzio di bonifica è un ente di diritto pubblico previsto dalla legge italiana che cura l’esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche di bonifica e controlla l’attività dei privati, sul territorio di competenza, detto “comprensorio di bonifica”.
In quanto enti di diritto pubblico sono anche potenziali aventi diritto alla concessione di uno stemma da parte del Presidente della Repubblica, e questo è ciò che è avvenuto per il Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest, che lo scorso 23 maggio, in occasione di una manifestazione più ampia, ha presentato ufficialmente lo stemma ed il gonfalone avuti in concessione da Mattarella.
A relazionare sulle scelte fatte Antonio Rossi, ideatore e promotore dello stemma, studioso di araldica civica, che ha gestito e curato tutto il percorso formativo dall’idea all’iter burocratico. Giornalista e cultore della storia del territorio pontino, nella vita professionale si occupa di cybersecurity ma le ricerche per il proprio saggio “Agraldica”, l’araldica civica nelle città di fondazione dell’Agro Pontino, lo hanno portato a consultare l’archivio storico del Consorzio. Da qui l’idea di proporre la realizzazione dello stemma e degli emblemi araldici: bandiera e gonfalone, quale formale coronamento del percorso istituzionale del nuovo ente, istituito dalla fusione dei preesistenti Consorzi di Bonifica Agro Pontino e Sud Pontino.
“Lo stemma – spiega il Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest – è diviso in tre partizioni funzionali a scandire le fasi della bonifica idraulica integrale:
1. le tre spighe di grano intrecciate che rappresentano lo stato attuale del territorio;
2. la partizione centrale (banda) rappresenta la c.d. vite di Archimede, o còclea, in quanto archetipo della macchina idraulica sul cui principio ancora oggi funzionano le idrovore. Il campo azzurro rappresenta l’acqua.
Il bordo rosso della partizione esprime il sacrificio dei pionieri della bonifica;
3. l’origine paludosa del territorio è sugellata dalla figura araldica della canna di palude, tipica essenza di quell’eco-sistema ed il campo argenteo simboleggia i riflessi dell’acqua stagnante.
All’evento LazioTV ha dedicato un servizio, in cui interviene lo stesso Rossi ad illustrare i nuovi emblemi, servizio che di seguito riproponiamo:
Scheda biografica Antonio Rossi Giornalista e cultore della storia del territorio pontino, è tra gli animatori più attivi della movida culturale di Pontinia, territorio per il quale ha promosso diverse innovative iniziative di marketing territoriale, come il progetto “PontiniaLEGO” per promuovere il valore dell’architettura razionalista del Novecento con le costruzioni Lego, progetto premiato dalla Regione Lazio. Nella vita professionale si occupa di cybersecurity ed è uno specialista in più campi dell’informatica, con un trascorso nei Reparti Speciali del Corpo della Guardia di Finanza. L’araldica è passione giovanile che lo ha condotto a pubblicare saggi sull’araldica civica e l’iconografia delle “città di fondazione” nell’Agro Pontino, sua terra d’origine, ed in particolare a curare il volume Agraldica nel 2015. . |
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