L’Enciclopedia Nobiliare Italiana si svela

Dopo il sintetico annuncio dato dalle colonne del quotidiano digitale Primo Numero (di cui abbiamo scritto settimana scorsa), con un’ampia intervista pubblicata da Il Corriere Aristocratico, è ora Enzo Modulo Morosini, presidente (e socio fondatore) dell’associazione che curerà la pubblicazione, che ha iniziato a sollevare il velo su quella che viene annunciata – in ambito araldico-aristocratico-cavalleresco – come un’iniziativa editoriale senza precedenti, ovvero “L’Enciclopedia Nobiliare Italiana”.

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Enzo Modulo Morosini nel 2021

Stando dunque a quanto dichiarato da Morosini nell’intervista, l’ambizioso progetto che si pone quale diretta prosecuzione ed evoluzione della celeberrima “Enciclopedia Storico Nobiliare Italiana” del marchese Vittorio Spreti (pubblicata tra il 1928 ed il 1935), prevede la realizzazione iniziale di 10 volumi, per complessive 12.000 pagine, cui dovrebbe seguire un nuovo volume di aggiornamento ogni due anni.

Ben più articolata dell’opera dello Spreti appare però la struttura di questo nuovo progetto che organizza il proprio contenuto in 12 parti:

  • – Parte I; sono presenti la Real Casa d’Italia, i Savoia, seguiti dalle dinastie che a vario titolo hanno esercitato la loro sovranità sugli stati pre-unitari. Comprensive di genealogie, trattati di diritto dinastico, notizie e documenti introvabili e spesso, in precedenza, inediti.
  • – Parte II sono inserite le famiglie la cui nobiltà fu formalmente riconosciuta dal Regno d’Italia.
  • – Parte III  famiglie nobili suddivise nelle seguenti sottocategorie:
    • a) titolati pontifici dopo il 1870; 
    • b) famiglie nobilitate dal Gran Maestro del Sovrano militare ordine di Malta o accolte nel medesimo Ordine cavalleresco; 
    • c) famiglie nobilitate dal Re d’Italia Umberto II dopo il 1947; 
    • d) famiglie nobilitate da legittimi pretendenti al trono jus sanguinis;
    • e) famiglie accolte in Ordini cavallereschi con prove di nobiltà per la ricezione dopo la caduta del Regno d’Italia, oppure nobilitanti;
  • – Parte IV, compaiono le famiglie fregiate di nobiltà generosa, derivante da Stati preunitari ma non riconosciuta dal Regno d’Italia;
  •  – Parte V, sono elencate le famiglie notabili che, pur non avendo avuto titoli nobiliari, hanno vissuto lungo i secoli come i nobili, ossia usando stemmi, vivendo in palazzi, etc., talvolta ottenendo provvedimenti che ne legittimassero la natura e gli stemmi;
  • – Parte VI, Famiglie Greco – Albanesi;
  • – Parte VII, Famiglie di origine bizantine;
  • – Parte VIII, famiglie che hanno ricevuto provvedimento di riconoscimento da un Tribunale Ordinario;
  • – Parte IX, famiglie che hanno ricevuto provvedimenti da un Lodo Arbitrale che ha rispettato tutte le normative vigenti;
  •  Parte X, Ordini Cavallereschi Nobilitanti e Confraternite Nobili “Autorizzati e Non Autorizzati”;
  • – Parte XI, gli Ordini Pontifici – Statuti;
  • – Parte XII l’Araldica.

In questa fase non si conoscono ancora i criteri editoriali adottati (ad esempio sarà interessante scoprire come ci si comporterà nei confronti di tutte quelle nuove situazioni generate dal diritto di famiglia vigente, e che non erano contemplate dal diritto nobiliare del Regno d’Italia; oppure quale posizione verrà presa sulle diverse dispute dinastiche delle ex case regnanti italiane, da cui discendono anche riconoscimenti nobiliari e nuove concessioni, oppure il gran magistero di più o meno importanti ordini cavallereschi; quali ordini cavallereschi saranno considerati legittimi e quali no, ma anche su quale criterio; e ancora chi sarà considerato un “legittimo pretendente al trono jus sanguinis” e chi – fra coloro che tali si considerano – no), eppure alcune interessanti considerazioni possono essere già formulate dalla semplice lettura dello schema editoriale adottato, che lascia trapelare l’intenzione di non volersi limitare a realizzare un mero registro delle situazioni in essere, quanto quello di svolgere un ruolo da attore protagonista “nel” e “per” il mondo aristocratico italiano, influenzandolo, indirizzandolo e forse anche di più. Ecco allora che l’ambito di ricerca viene esteso a contesti che nessun altro repertorio genealogico-araldico sino ad oggi realizzato aveva ancora incluso, come le famiglie greco-albanesi e quelle di origine bizantina, “le famiglie nobilitate da legittimi pretendenti al trono jus sanguinis” e le “famiglie che hanno ricevuto provvedimenti da un Lodo Arbitrale che ha rispettato tutte le normative vigenti“. In questa direzione potrebbero essere da inquadrare anche i “trattati di diritto dinastico, notizie e documenti introvabili e spesso, in precedenza, inediti” previsti nella parte I dell’opera (riprendendo quanto già accade per il “Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili“ curato ed edito da Morosini, e ancor di più ed ancor prima per la nuova serie dell’ “Annuario della Nobiltà Italiana” curato ed edito da Andrea Borella), tanto che lo stesso Morosini dichiara nell’intervista che in particolare “lo studio – pubblicato nell’enciclopedia ndr – sugli Asburgo Lorena e sui de’ Medici” … “ha letteralmente stravolto ciò che si credeva circa il diritto dinastico e successorio di queste due case Sovrane“.

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Copertina di un volume dell’Enciclopedia Nobiliare Italiana

Un quadro d’insieme che delinea comunque un lavoro immane, come indicato dallo stesso Morosini: “Parliamo, in sostanza, di migliaia di schede enciclopediche, genealogiche con milioni di nomi, dati, notizie ed informazioni“, che per di più è stato realizzato con grande riserbo, in tempi brevissimi (dall’incipit all’intervista pare infatti di capire che il lavoro sia stato iniziato nei primi mesi del 2023: “Durante gli inizi del 2023 viene divulgata già nei corridoi dei veri – sic – ambienti aristocratici“), che sarà presentato al pubblico sabato 12 ottobre, a Giugliano in Campania, durante il VII Evento dell’Aristocrazia Adriatica dell’Europa Orientale, e che conta di poter essere consegnato al lettore per metà 2025 (anche se pare di capire dall’intervista che – comprensibilmente – solo i primi volumi dell’opera saranno ultimati per tale data).

A rendere possibile questo progetto l’imprenditore Christian Agricola di San Nicandro, tra le altre cose rettore dell’Accademia Dinastica Universitaria Nobile Famiglia Agricola (A.D.U.O.M.S.S.A.N.), che oltre a Morosini ha chiamato a curare questo enorme cantiere il professore Giuseppe Laganella dei Lagonessa direttore responsabile dell’Enciclopedia, il professor Tommaso Romano a capo del comitato scientifico, l’architetto Franco Valente, Presidente dell’Istituto Castelli Sezione Molise, uno dei fondatori e presidente del Collegio dei Collaboratori. Ma non solo, visto che l’opera prevede un’importante presenza anche on line e sui social, mezzi visti quale strumento di promozione, ma soprattutto quali canali di divulgazione e di comunicazione con il pubblico interessato, a tali mezzi è dunque stata dedicata “una giovane squadra all’avanguardia” – svela Morosini – , ed in particolare per Facebook “una pattuglia di moderatori che vegli costantemente“.


Scheda biografica
Enzo Modulo Morosini

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Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant’Anna Morosina, è nato a Padova il 25 marzo 1946.

Diploma di maturità scientifica, laurea in Filosofia presso l’Ateneo di Padova, ha un dottorato di ricerca in Psicologia Medica presso la Kensington University, un diploma magistrale in Scienze Documentarie presso l’Ateneo di Bologna ed un master in Paleografia presso il dipartimento di Lettere Antiche della Università di Padova.

Ufficiale di Artiglieria è amministratore dei beni di famiglia e curatore dell ‘Archivio Storico Nobiliare Cavalleresco “Corder Modulo Morosini” fondato in Venezia nel 1878 per volere dell’ avo, il N.H. Conte Carlo. Ideatore e redattore del ” Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili”, Socio fondatore dello I.A.G.I (Istituto Araldico Genealogico Italiano), membro della S.I.S.A (Società Italiana Studi Araldici) di Torino, dell’Archivio Araldico Svizzero, del Centro Studi Piemontesi, della Società Studi Storici di Cuneo, Accademico Onorario in Scienze Araldiche e Genealogiche della Accademia Internazionale di Svevia e di quella Dannunziana . Cavaliere di numerosi Ordini Cavallereschi compreso quello delle Repubblica Italiana, è uno studioso di araldica e storico di Venezia, oltre che Araldo di numerose associazioni.

Ha pubblicato oltre 30 “Quaderni” di carattere storico – araldico-cavalleresco tra cui un “Manuale di Araldica” ed “Essere Cavalieri Oggi” (esauriti) arrivati entrambi alla ottava edizione.
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Scheda biografica
Christian Agricola

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Christian Agricola di San Nicandro (San Severo 11/02/1987) coniugato con Emiliana Rainelli, dopo gli studi svolti presso il Seminario Minore della Diocesi di San Severo, frequenta l’Istituto Tecnico nel settore tecnologico, specializzandosi in Edilizia, Ambiente e Territorio; consegue poi una laurea in Scienze Politiche Diplomatiche Internazionali presso UNIMOSCOW.

Imprenditore in ambito immobiliare, nel 2014 fonda il “Museo di arte contadina del Molise”.

Rivendica ed utilizza pubblicamente i titoli di Principe del Sacro Romano Impero, Principe di Occitana, duca di Capua e della Terra di Lavoro, nobile dei conti d’ Austria, nobile dell’Impero d’Austria, nobile di Sannicandro, Cav. (Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme – O.E.S.S.G.), etc…, ed è il rettore dell’Accademia Dinastica Universitaria Nobile Famiglia Agricola (A.D.U.O.M.S.S.A.N.), da lui fondata nel 2022, e attiva nel campo degli studi sociali, scientifici ed umanistici, attualmente Reggente di Aristocrazia Adriatica dell’Europa Orientale. Nel 2024 ha annunciato la pubblicazione dell’Enciclopedia Nobiliare Italiana.
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Il logo dell’Enciclopedia Nobiliare Italiana
20 Settembre 2024
Raffaele Coppola

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