“Brevi” dall’Ordine costantiniano “spagnolo”/3

Terzo aggiornamento con le attività degli ultimi mesi, relativa al ramo “spagnolo” dell’Ordine Costantiniano:

Oratores, bellatores e laboratores: tre ordini inseparabili

Nel libro “Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Note storico-antropologiche e di spiritualità” presentato lo scorso mese di aprile e curato da Enzo Cantarano, Luisa Carini e Michele Cantarano, gli autori affrontano una domanda complessa: ha ancora senso parlare oggi di cavalleria? Sebbene radicati nel Cristianesimo delle origini e apparentemente lontani dalla quotidianità moderna, gli ideali cavallereschi come onore, lealtà e coraggio offrono una guida etica per chi aspira a un’elevazione spirituale. In un mondo frammentato, questi valori possono ancora ispirare azioni nobili e giuste, dimostrando che la cavalleria rimane un ideale senza tempo, capace di illuminare il nostro percorso verso una vita più integra e morale.

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La Delegazione di Roma e Città del Vaticano presta servizio alla Mensa dei poveri di Accademia Mariana

La missione principale dei Cavalieri del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è di fornire assistenza e supporto a persone in situazioni di vulnerabilità. Proprio con questo spirito di servizio verso gli ultimi e i bisognosi, gruppi di Cavalieri e Dame della Delegazione di Roma e Città del Vaticano prestano regolarmente servizio alla Mensa dei poveri dell’Accademia Mariana di Roma, come accaduto ancora una volta lo scorso 14 aprile.

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I tre giorni di S.A.R. il Gran Maestro a Napoli in occasione del Pontificale 2024. L’intervista pubblicata dal quotidiano Roma

Il Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie, e S.Em.R. il Signor Cardinale Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Balì Gran Croce di Giustizia, Membro del Consiglio Ecclesiastico della Real Commissione per l’Italia, venerdì 19 aprile, il giorno precedente al solenne Pontificale in onore di San Giorgio Martire, sono stati accolti presso l’Abbazia di Sant’Antonio Abate in Napoli e nel pomeriggio S.A.R. il Gran Maestro ha visitato l’Ospedale Santobono-Pausilipon. Il giorno successivo al Pontificale, domenica 21 aprile, S.A.R. il Gran Maestro ha partecipato alla celebrazione della Santa Messa presso il Real Monte ed Arciconfraternita di San Giuseppe di Vestire i Nudi. Inoltre il 18 aprile il quotidiano napoletano Roma ha pubblicato un’intervista con S.A.R. il Gran Maestro.

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Podcast di formazione della Delegazione di Roma e Città del Vaticano: Discernere la cultura attuale

La Delegazione di Roma e Città del Vaticano pubblica podcast bisettimanali su YouTube dal 29 settembre 2023, per fornire formazione continua ai propri Cavalieri, Dame e Postulanti. I podcast, curati dal Prof. Enzo Cantarano, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, trattano vari temi. Domenica 21 aprile 2024, è stato pubblicato il Podcast Discernere la cultura attuale che discute la rilevanza della fede cristiana in un mondo postmoderno e secolarizzato. La marginalizzazione di Dio nella società è vista come un’opportunità per rinnovare l’annuncio del Vangelo, focalizzandosi su un incontro personale con Dio. La Chiesa deve reinventarsi come comunità compassionevole, critica verso le ingiustizie e impegnata nella promozione della dignità umana, diventando un “ospedale da campo” che si preoccupa della sofferenza e della felicità delle persone.

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Conferenza della Delegazione Lombardia a Milano su “La cosiddetta svolta Costantiniano secondo Sant’Ambrogio”

Giovedì 9 maggio 2024 alle ore 18.45 nella chiesa di San Sepolcro in Milano, è stata celebrata celebrata la Santa Messa mensile della Delegazione della Lombardia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, presieduta da Mons. Marco Maria Navoni, Prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Cappellano de Jure Sanguinis, che a seguire ha tenuto una conferenza sul tema La cosiddetta svolta Costantiniano secondo Sant’Ambrogio.

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Podcast di formazione della Delegazione di Roma e Città del Vaticano: Sì se è sì. No se è no! Il resto… (Cfr. Mt 5,37)

La Delegazione di Roma e Città del Vaticano pubblica podcast bisettimanali su YouTube dal 29 settembre 2023, per fornire formazione continua ai propri Cavalieri, Dame e Postulanti. I podcast, curati dal Prof. Enzo Cantarano, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, trattano vari temi. Domenica 28 aprile 2024, è stato pubblicato il Podcast Sì se è sì. No se è no! Il resto… (Cfr. Mt 5,37) nel quale si affronta il problema del relativismo morale, che confonde i confini tra bene e male, paralizzando l’azione umana e portando a un vuoto di significato. Giovanni Paolo II ha sempre difeso la verità come essenza della vita umana, opponendosi alla politicizzazione e all’economicizzazione dell’essere umano. La sua testimonianza esorta a un ritorno alla verità e all’amore, fondamentali per la dignità e la libertà dell’uomo, e sottolinea l’importanza delle relazioni personali come base della giustizia sociale.

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Il convegno “Siti e parchi borbonici” della Delegazione Sicilia Occidentale a Palermo

Lo scorso 10 maggio, per iniziativa della Delegazione della Sicilia Occidentale del Sacro Militare Ordine Costantiniano, si è svolto a Palermo, presso la chiesa di San Giorgio dei Genovesi, il convegno dal tema “Siti e parchi borbonici” a Palermo, a cura del Prof. Giovanni Fatta del Bosco.

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Podcast di formazione della Delegazione di Roma e Città del Vaticano: Eroi o Antieroi?

Domenica 12 maggio 2024, è stato pubblicato il nuovo podcast di formazione della Delegazione di Roma e Città del Vaticano Eroi o Antieroi? dove si riflette sull’eroismo contemporaneo, confrontandolo con le concezioni antiche greche e giudaico-cristiane. Mentre l’eroe greco combatte contro un Fato inconoscibile, nell’ebraismo e nel cristianesimo l’eroe è Dio stesso, con cui l’uomo può stabilire un rapporto personale. L’eroismo oggi può essere visto nella routine quotidiana, come quello di un buon padre o madre di famiglia, che lottano per il benessere dei loro cari, incarnando virtù eroiche e amore altruistico.

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“Il Gran Maestro” di Don Maurizio Modugno. La recensione anche su “Il Sussidiario”

Mercoledì 22 maggio 2024 la Delegazione di Roma e Città del Vaticano ha presentato, presso la Basilica Magistrale di Santa Croce al Flaminio in Roma, il libro di Don Maurizio Modugno, Cappellano di Merito “Il Gran Maestro. Il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e Ferdinando IV di Borbone tra rivoluzione e restaurazione”. Una recensione a firma di Max Ferrario, è stata pubblicata anche da Il Sussidiario.

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Un nuovo libro sulla Cavalleria Cristiana. E una riflessione sull’importanza della formazione

Il libro La Cavalleria Cristiana tra potere e misericordia, il nuovo lavoro del Prof. Enzo Cantarano, Referente per la Formazione della Delegazione di Roma e Città del Vaticano del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, vuole essere un piccolo contributo volto a chiarire come la “Cavalleria”, declinata in senso Cristiano, abbia, ancora oggi, un significato ed un valore che coincidono con quanto l’attuale Pontefice, Francesco, chiede a gran voce per una “evangelizzazione per l’approfondimento del Kerygma”.

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Santa Messa a Sant’Alessandro in Zebedia a Milano e presentazione di un’opera in ricordo del Duca Don Diego de Vargas Machuca

Giovedì 13 giugno 2024, presso la basilica di Sant’Alessandro in Zebedia in provincia di Milano, è stata presentata un’opera di particolare rilevanza in memoria del Duca Don Diego de Vargas Machuca, a cui lo scultore sta lavorando minuziosamente da molto tempo. Si è trattato di un incontro particolarmente solenne, al quale sono intervenute anche delle rappresentanze di altre Delegazioni.

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Dal “Libro dell’Ordine della Cavalleria” di Raimondo Lullo

Lo scorso 9 giugno è stato pubblicato il podcast con la sintesi di Libro dell’Ordine della Cavalleria di Raimondo Lullo, a cura del Referente per la Formazione della Delegazione di Roma e Città del Vaticano del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, il Prof. Enzo Cantarano, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento. Questo breve trattato sui valori morali e religiosi vincolati all’esercizio delle armi, destinato alla formazione del cavaliere Cristiano, fu scritto tra il 1274 e il 1276 dal filosofo, teologo, mistico, scienziato, alchimista, poeta scrittore e missionario catalano, detto Doctor Illuminatus, per fortificare gli ideali Cristiani del ceto militare del XIII secolo, e ha avuto una considerevole fortuna letteraria.


Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (SMOC)

Croce costantiniana

Il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è un ordine equestre dinastico.

Secondo una tradizione leggendaria l’ordine fu fondato dall’imperatore Costantino il Grande nel 312 d.C., dopo la vittoriosa battaglia di ponte Milvio, che gli sarebbe stata propiziata dall’utilizzo come insegna e vessillo, del simbolo cristiano della X e della P sovrapposte (le iniziali di Cristo in greco) come da indicazione ricevuta in visione alla vigilia dello scontro armato. In conseguenza di ciò l’imperatore avrebbe affidato ai primi cavalieri il compito di ricordare l’evento e difendere il cristianesimo.

Le prime tracce documentali certe risalgono però alla fine del 1500, quando con una “breve” papa Giulio III ha riconosciuto la dignità di Gran Maestro dell’ordine ad Andrea Angelo Flavio Comneno. Il gran magistero dell’ordine passò poi ai Farnese con Francesco Farnese nel 1697. Passaggio importante fu poi quello del 1718, quando papa Clemente XI con una “bolla” ne riconobbe la natura dinastica in capo ai Farnese indicando due condizioni essenziali all’assunzione del Gran Magistero e cioè, essere discendenti dei Farnese ed essere duchi di Parma e Piacenza.

Nel 1731 morì senza eredi Antonio Farnese, ultimo duca di Parma, creando le premesse che hanno portato oggi l’ordine ad essere diviso in tre diversi rami.
Alla morte di Antonio Farnese dunque, il Gran Magistero, insieme al ducato, passò al cugino Carlo di Borbone, che sarebbe poi divenuto re di Napoli, ed infine re di Spagna con il nome di Carlo III, il quale assumendo il trono di Spagna lasciò la titolarità del ducato di Parma, ma non il gran magistero dell’ordine.
Carlo di Borbone asceso al trono di Spagna nel 1759 trasmise dunque corona di Napoli e gran magistero costantiniano al suo terzogenito Ferdinando Borbone Due Sicilie.
Il passaggio fu confermato nel 1763 da un “monitorio” di papa Clemente XIII.

Il Sacro Angelico Imperiale Ordine costantiniano di San Giorgio
Successivamente l’autonomia politica del Ducato di Parma fu ripristinata con l’assegnazione – da parte del Congresso di Vienna – del trono ducale a Maria Luisa d’Asburgo-Lorena (o Maria Luigia di Parma), che pur non essendo una discendente farnesiana, in quanto duchessa di Parma, ritenne di ripristinare l’Ordine Costantiniano “parmense” nel 1816.
Si crearono così due ordini omonimi.
A Maria Luisa d’Asburgo-Lorena succedettero i Borbone-Parma, che conservano il gran magistero di questo ordine costantiniano tutt’oggi, con la denominazione di “Sacro Angelico Imperiale Ordine costantiniano di San Giorgio”.
Lo SMOC “parmense” attualmente riconosce come Gran Maestro Sua Altezza Reale Carlo Saverio di Borbone Parma, principe di Borbone di Parma, in carica dal 2010.

Nel frattempo il gran magistero costantiniano dell’ordine trapiantato a Napoli ha continuato a godere del riconoscimento papale e ad essere tramandato all’interno della dinastia Borbone Due Sicilie sino ai nostri giorni.
Nel 1960 però si è aperta una disputa dinastico-successoria tra Alfonso Maria Borbone Due Sicilie (per il ramo cosiddetto spagnolo) e Ranieri Borbone Due Sicilie (per il ramo cosiddetto francese) che interessa sia il ruolo di Capo della Capo della Real Casa delle Due Sicilie (e dunque di Pretendente al Trono delle Due Sicilie) sia il gran magistero degli ordini dinastici del casato, fra cui l’ordine costantiniano.
Tale contenzioso ha portato ad avere due rami separati e distinti del medesimo ordine, uno genericamente indicato come “spagnolo” ed uno come “francese”.

Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Spagna
Lo SMOC “spagnolo” riconosce oggi come Gran Maestro Don Pedro de Borbon y Orlean duca di Calabria, conte di Caserta, in carica dal 2015.

Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Francia
Lo SMOC “francese” riconosce oggi come Gran Maestro Carlo di Borbone Due Sicilie, duca di Castro, in carica dal 2008.
Quest’ultimo ramo gode dello status consultivo del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite a New York, Ginevra e Vienna.

In tutte e tre le sue declinazioni l’Ordine Costantiniano, è riconosciuto dallo Stato Italiano come “ordine dinastico non nazionale” legittimamente conferibile, ed il suo uso sul territorio italiano è autorizzabile a domanda dal Ministero degli affari esteri.
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Scheda di approfondimento
Gli ordini cavallereschi in Italia

Ordini Cavallereschi

Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni:

1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto)
2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro
3) del Sovrano Militare Ordine di Malta

Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”.
Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici.
Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno.

Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero.

Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro.
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Disambigua
PREDICATI TITOLI NOBILIARI, CAVALLERESCHI ED ACCADEMICI

Per precisa scelta editoriale il Notiziario Araldico cerca di dare conto di tutti gli eventi e le iniziative di rilevanza araldica, nobiliare, cavalleresca, genealogica, vessillologia, faleristica, o comunque attinenti le discipline documentarie della storia, cercando di evitare atteggiamenti censori.

Tale scelta, unita alle tempistiche proprie di un quotidiano quale è il Notiziario Araldico, ed all’impossibilità di una verifica puntuale di tutti i trattamenti e le titolature accademiche, nobiliari e cavalleresche, contenute nei comunicati, nelle note informative, nei programmi degli eventi, nei documenti diffusi e/o comunque ripresi, può purtroppo implicare la pubblicazione di titoli contesi, contestati, non universalmente accettati, inesatti, o peggio ancora frutto di falsificazioni antiche o recenti.

Si evidenzia dunque che i trattamenti, i predicati, i titoli cavallereschi, i titoli accademici, i titoli nobiliari, pubblicati, lo sono senza attribuire loro alcun valore, e senza poter entrare nel merito.

Giova infine ricordare in questa sede che per disposizione costituzionale, in Italia i titoli nobiliari, sono privi di qualunque valore giuridico.
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