L’araldica raccontata da Galoppini di Carpenedolo
Nell’ambito della terza edizione del Memorial Europeo di Arti e Cultura Capasso Morand “Un amore così grande”, in corso dal 29 maggio al 6 giugno presso la Sala Espositiva “Caduti di Nassiriya” di Palazzo Nervi della provincia di Savona, si terrà un evento di grande rilievo. Martedì 4 giugno, dalle ore 17 alle 19, Vittorio Galoppini di Carpenedolo, Vicario dell’Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro in Gerusalemme (OSLJ) – Malta, terrà una conferenza sull’araldica.
L’evento, organizzato dall’Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.) – Federazione Provinciale di Savona, in collaborazione con l’Atelier d’Arte Gambaretto di Albisola Superiore e l’Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro in Gerusalemme (OSLJ) – Malta, gode del patrocinio della Regione Liguria, della provincia di Savona e del Comune di Sissa Trecasali (PR), oltre che di numerosi comuni della provincia, tra cui Altare, Albisola Superiore, Celle Ligure e Savona, candidata a Capitale Italiana della Cultura 2027.
La manifestazione vede anche la partecipazione della Artistic Development Association (A.D.A.), del Centro XXV Aprile, dello Studio Byblos (Casa Editrice Publishing House), dell’Azienda Vinicola Torelli (Bubbio AT), del Museo a Cielo Aperto di Celle Ligure, del Corpo Nazionale Volontari del Soccorso (CNVS) – OSLJ/Malta, e della rivista culturale ‘Bacherontius’.
Vittorio Galoppini, nato a Genova nel 1947 e residente a Mondovì, è un uomo di nobili origini, formato in scienze economiche e musicali, che ha ricoperto una carriera professionale di rilievo nel campo tributario. Fondatore e direttore di numerose bande musicali e cori, è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti per il suo contributo alla musica e alle arti. Oltre a essere Vicario dell’Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro in Gerusalemme (OSLJ) – Malta e Presidente nazionale dell’Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.), è attivo in numerose associazioni e ordini cavallereschi a livello internazionale, portando con sé un vasto bagaglio di conoscenze ed esperienze.
“Non perdete l’occasione di partecipare a questo evento straordinario e di immergervi nel mondo dell’araldica, una disciplina che affascina per la sua ricchezza storica e culturale, attraverso la sapiente guida di Vittorio Galoppini di Carpenedolo”, commentano dall’Associazione Italiana Combattenti Interalleati (Comunicato stampa).
Per ulteriori informazioni: Ettore Gambaretto, Direttore Artistico Telefono: 388 6058693 E-mail: ettoregambaretto@gmail.com
Scheda di approfondimento Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme L’Ordine di San Lazzaro è uno dei più antichi ordini cavallereschi della storia, fondato in Terra Santa già all’epoca della prima crociata (1096-1099) e confermato come ordine religioso militare e ospedaliero con la bolla papale dell’11 aprile 1255 di papa Alessandro IV. A differenziare quest’ordine dagli altri contemporanei (fra cui i più famosi templari, ma anche i giovanniti oggi detti Cavalieri di Malta), è stato il suo impegno a favore dei lebbrosi, da essi assistiti nell’apposita struttura fuori dalle mura di Gerusalemme, ed il fatto che – almeno inizialmente – i suoi cavalieri fossero essi stessi affetti dal terribile morbo. Sul piano visivo la differenza con gli altri ordini fu evidenziata dal colore della croce ricamata sui loro mantelli: verde (bianca era quella dei giovanniti, rossa quella dei templari, nera quella dei teutonici). L’Ordine diede un importante contributo alla causa delle crociate e si propagò anche in Europa sino al 1572, quando esaurite le ragioni che ne avevano giustificato la nascita, fu unito all’Ordine di San Maurizio, dando vita all’odierno ordine di Casa Savoia denominato Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro; successivamente le rivendicazioni di chi rifiutava tale unione vennero tacitate da una formale soppressione nel 1608 ad opera di papa Paolo V. Non tutti i cavalieri e non tutte le commende però confluirono nella nuova realtà perpetuando con una continuità storica da molti contestata un’esistenza autonoma dell’Ordine di San Lazzaro (l’Osservatore Romano con nota del 15-16 aprile del 1935 ebbe modo di ribadirne la definitiva soppressione nel 1608) sino ai nostri giorni, quando a seguito da una disputa originatasi nel 1969 si sono formati due distinti rami dell’Ordine, il ramo cosiddetto spagnolo e il ramo cosiddetto francese. . |
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