Coppa Davis, Campionati europei e OMRI
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato nel pomeriggio di oggi, giovedì 01 febbraio 2023, al Quirinale la Nazionale italiana maschile di Tennis vincitrice della Coppa Davis 2023.
Sono intervenuti il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, Jannik Sinner e gli altri componenti della squadra italiana: Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli guidati dal capitano Filippo Volandri. Era presente il Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi.
Al termine dell’incontro il Capo dello Stato ha rivolto un saluto ai presenti. Diversi osservatori si aspettavano che nell’occasione ai componenti della formazione azzurra potesse essere conferito l’Ordine Al Merito della Repubblica, la massima onorificenza nazionale, che per recente consuetudine viene conferita agli atleti italiani che conseguono importanti successi internazionali nelle competizioni più prestigiose, come i medagliati alle olimpiadi, o ai mondiali di calcio, ma che l’attuale Presidente della Repubblica ha voluto assegnare anche ai vincitori dell’europeo del medesimo sport nel 2021. Tali aspettative però sono andate deluse, poichè nessuna benemerenza è stata conferita dal presidente Mattarella alla delegazione azzurra, facendo emergere qualche mugugno tra chi considera la vittoria in Coppa Davis della nazionale di pallavolo, più rilevante della vittoria all’europeo di quella di calcio.
Forse queste divergenze nelle valutazioni hanno fatto sì che la scelta del Quirinale fosse allora associata allo sgarbo istituzionale di cui la rappresentanza azzurra del tennis si è resa protagonista proprio all’indomani della vittoria nell’importante manifestazione internazionale, allorquando l’invito ad un incontro con il presidente fu cortesemente declinato.
Si tratta comunque solo di speculazioni, anche perchè effettivamente al di fuori delle olimpiadi e delle manifestazioni calcistiche, l’onorificenza non è stata abitualmente assegnata ad altri atleti in occasione dei loro successi internazionali; d’altro canto un’eventuale conferimento molto probabilmente sarebbe stato ritenuto inopportuno da molti osservatori, proprio a causa del mancato incontro di fine 2023.
Scheda di approfondimento Ordine al Merito della Repubblica Italiana Istituito con la Legge 3 marzo 1951, n. 178 (G.U. n. 73 del 30 marzo 1951), è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari“. A Capo dell’Ordine vi è il Presidente della Repubblica, mentre l’Ordine stesso è retto da un Consiglio composto da un Cancelliere, che lo presiede, e da dieci membri. Come nella maggioranza degli Ordini onorifici moderni, anche l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è articolato in 5 gradi, e precisamente nei gradi di: Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grande Ufficiale, Cavaliere di Gran Croce; quest’ultimo può essere insignito della decorazione di Gran Cordone. Fra le specifiche di maggior rilievo dell’Ordine, si evidenziano le seguenti : – a nessuno può essere conferita, per la prima volta, un’onorificenza di grado superiore a quella di Cavaliere. Fanno eccezione alcune situazioni particolari, espressamente stabilite dalla legge; – per benemerenze di segnalato rilievo e per ragioni di cortesia internazionale, il Presidente della Repubblica può conferire onorificenze fuori della proposta e del parere richiesti dalla legge; – le concessioni delle onorificenze hanno luogo il 2 giugno, ricorrenza della fondazione della Repubblica, e il 27 dicembre, ricorrenza della promulgazione della Costituzione. Soltanto le concessioni motu proprio, quelle legate alla cessazione dal servizio dei pubblici dipendenti e quelle accordate a stranieri possono avvenire in qualunque data; – salve le disposizioni della legge penale, incorre nella perdita dell’onorificenza l’insignito che se ne renda indegno. La revoca è pronunciata con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta motivata del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio dell’Ordine. – è vietato il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni e privati; – non sono conferite onorificenze nei riguardi di persone che non abbiano compiuto il 35° anno di età ad eccezione delle concessioni motu proprio ai sensi dell’art. 2 dello Statuto. Per il conferimento di un’ onorificenza di grado superiore è prevista la permanenza di tre anni nel grado inferiore; – le onorificenze non possono essere conferite ai Deputati e ai Senatori, durante il mandato parlamentare; – i colori dell’Ordine sono il verde e il rosso. La Cancelleria dell’Ordine ha sede in Roma, Via del Quirinale n.30 (tel. 06/46994175 – fax 06/46994182 – email onorificenze.omri@quirinale.it). . |
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