Cittadinanza onoraria di Gaeta a Carlo di Borbone delle Due Sicilie
Lo scorso 23 ottobre il consiglio comunale della città di Gaeta ha deliberato all’unanimità di riconoscere a Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro, Capo della Real Casa (per il ramo “francese”), la Cittadinanza Onoraria.
L’evento ha una forte valenza simbolica dato che fu proprio a Gaeta che si consumò l’ultima resistenza alle truppe del Regno di Sardegna, di Francesco II di Borbone – a sua volta ultimo sovrano del regno duosiciliano ed antenato diretto di Carlo di Borbone – Il 13 febbraio 1861.
Il sindaco di Gaeta Cristian Leccese ha comunicato le motivazioni di tale delibera, che esprime “l’indissolubile legame che unisce, da sempre, la Real Casa di Borbone delle Due Sicilie con la Città di Gaeta, nonché il profondo sentimento di rispetto ed affetto che S.A.R. il Gran Maestro ha saputo instaurare da decenni con il popolo gaetano”.
Il sindaco della città e l’amministrazione tutta hanno espresso le loro più sincere congratulazioni a S.A.R. il Capo della Real Casa per il prestigioso riconoscimento.
Scheda di approfondimento I Borbone La dinastia dei Borbone (ma anche nella forma plurale Borboni) è una delle più importanti e antiche case regnanti del modo, costituendo un ramo cadetto della dinastia dei Capetingi. Con le sue diverse ramificazioni, ed in alcuni casi con suoi singoli esponenti, hanno portato le corone di Francia, Napoli, Sicilia, Due Sicilie, Navarra, Sardegna, Etruria, Parma e Piacenza, Lucca, e tutt’oggi siedono ancora sui troni di Spagna e Lussemburgo. Borbone delle due Sicilie Il ramo denominato “delle Due Sicilie” si origina da Carlo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna (re di Napoli e di Sicilia tra il 1700 e il 1713, ma anche re di Spagna tra il 1700 e il 1746, a sua volta capostipite della dinastia dei Borbone di Spagna) e della duchessa di Parma Elisabetta Farnese. Carlo nel 1734, mentre era duca di Parma e Piacenza, durante la guerra con l’Austria, al comando delle armate spagnole conquistò il regno di Napoli e l’anno successivo il regno di Sicilia, sottraendoli agli Asburgo d’Austria. Tali dominii (che dal 1816 presero il nome “delle Due Sicilie”) gli furono riconosciuti con i successivi trattati di pace in cambio della rinuncia di ogni pretensione sul ducato di Parma e Piacenza. A Carlo successero nell’ordine Ferdinando I, Francesco I, Ferdinando II e Francesco II, che fu spodestato dai Savoia nel 1861. A Francesco II, nel ruolo di capo del Casato e pretendente al trono del Regno delle Due Sicilie, successero nell’ordine Alfonso, e Ferdinando Pio, che non lasciò discendenti maschi. La disputa tra ramo spagnolo e ramo francese In assenza di discendenti maschi di Ferdinando Pio, il ruolo di capo della Dinastia e pretendente al trono del Regno delle Due Sicilie passava dunque ad un fratello. In base alle leggi successorie del casato, avrebbe dovuto succedergli il fratello Carlo Tancredi, o meglio il di lui figlio Alfonso Maria, essendo Carlo Tancredi premorto a Ferdinando Pio. Nel 1901 però Carlo Tancredi aveva sottoscritto il cosiddetto Atto di Cannes, con cui aveva dichiarato di rinunciare all’eventuale successione alla Corona delle Due Sicilie. Di conseguenza fu un altro Fratello di Ferdinando Pio a rivendicare il ruolo di capo della Dinastia e pretendente al trono del Regno delle Due Sicilie ovvero Ranieri. La validità dell’Atto di Cannes firmato da Carlo Tancredi fu però contestata da Alfonso Maria (figlio dello stesso Carlo Tancredi) che dunque a sua volta rivendicò il ruolo di capo della Dinastia e pretendente al trono del Regno delle Due Sicilie. Da allora si hanno due linee successorie contrapposte: Linea successoria principale: Carlo – Ferdinando I – Francesco I – Ferdinando II – Francesco II – Alfonso – Ferdinando Pio Linea successoria “francese”: Ranieri – Ferdinando – Carlo (padre di Maria Carolina) Linea successoria “spagnola”: Alfonso Maria – Carlo Maria – Pietro (padre di Jaime) Per approfondire: Borbone delle Due Sicilie: è scontro . |
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