Il Festival dell’araldica si svela

Feltre scende in Laguna per il battesimo ufficiale del primo Festival dell’Araldica, che dal 4 al 15 ottobre debutterà nella città alle porte delle Dolomiti Bellunesi. L’appuntamento feltrino non è un divertissement per soli bambini, ma un appuntamento di rilievo storico e culturale, un’occasione offerta a tutti di capire e decrittare il linguaggio, il significato storico degli stemmi che possiamo scorgere su tanti beni culturali: dalle facciate delle case alle navate delle chiese, dai picchi delle cancellate ad antichi sigilli. Segni, messaggi che per secoli sono stati perfettamente interpretati da chi li vedeva e che oggi ci paiono solo oggetti ornamentali perché abbiamo perduto la capacità di trasformare immagini grafiche, spesso complesse, in precisi ricordi storici e richiami al presente.

Il Festival dell’Araldica, promosso dalla Città di Feltre con la collaborazione e il patrocinio del Ministero della Cultura, di Regione del Veneto, Città di Venezia, Associazione Nobiliare Regionale Veneta, Ordine di Malta. Gran Priorato di Lombardia e Venezia, Società Italiana di Studi Araldici, Associazione Editori Veneti, ci accompagna a riconquistare gli strumenti di lettura e comprensione che abbiamo perso. Basti pensare solo ai tanti leoni di San Marco, emblema della Serenissima, che ancora ritroviamo sul territorio un tempo collegato a Venezia; per non parlare dei numerosissimi stemmi di famiglie patrizie anche oggi visibili dalla Lombardia al Friuli e così numerosi proprio a Feltre: saperli leggere e riconoscere nel loro valore significa comprendere meglio la vastità e ricchezza del legame che unì la laguna al resto del suo antico Stato. Una vera e propria Venezia fuori Venezia, la cui conoscenza è preziosa per comprendere la grandezza e importanza della storia della Repubblica marciana.

Il programma del Festival feltrino illustrato a Venezia è decisamente denso, pieno di spunti di interesse, oltre che di stimoli originali. Tutti gli eventi sono a partecipazione gratuita e libera fino a esaurimento dei posti disponibili. In continuo aggiornamento è consultabile su www.visitfeltre.info.

Ogni giorno, uno o più appuntamenti pubblici consentiranno di mettere a fuoco, guidati da esperti tra i più riconosciuti del settore in Italia, segni, evoluzioni, significati pubblici e altri più reconditi degli stemmi.

Accanto agli incontri con studiosi ed esperti, per l’intero mese di ottobre si potranno ammirare mostre tematiche museali.

È già aperta e continua sino al 29 ottobre “Le prigioni della mente. Draghi, basilischi, rettili fantastici”, mostra immersiva a cura di U.O. Cultura, Politiche Giovanili, Istruzione, Servizi all’Infanzia del Comune di Feltre; ricerca storica e testi: Laura Pontin; voci: Barbara Gallon, Silvana Vignaga; grafica e video: I Buoni Motivi. Trova sede nelle Antiche prigioni veneziane di Feltre.

L’esposizione ha per protagonisti draghi, basilischi, rettili fantastici: figure che nei secoli passati hanno animato la quotidianità dei nostri antenati come parte viva e reale dell’esistenza. Non erano solo figure dell’immaginario ma costituivano presenze concrete capaci di interagire con l’uomo influenzandone la vita. Esse esprimevano, nel loro stesso esistere, paure, sogni, credenze: le prigioni della mente, ovvero il patrimonio di convinzioni attraverso cui uomini e donne di tutte le età oggi come un tempo filtrano l’intera esperienza del reale. Cariche di valori emotivi e simbolici, diventavano parte di storie, di creazioni artistiche, di decorazioni, di stemmi. La mostra, che propone video e immagini realizzati con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, prova a dar loro voce.

Una seconda mostra, “Draghi in miniatura. Tesori dagli archivi feltrini” si potrà godere al Polo Bibliotecario Feltrino, fino al 31 dicembre, a cura di Francesca Colò.

A Feltre, a partire dalla prima metà del secolo XV, operava un centro di elaborazione artistica attivo nel campo della miniatura su carta e su pergamena: un esempio su tutti è il celebre Herbe picte, l’erbario eseguito da Antonio Guarnerio a Feltre nel 1441 e oggi conservato a Bergamo, Biblioteca civica “Angelo Maj”. La tradizione miniaturistica feltrina proseguì nel secolo XVI, come attesta il Registro dei testamenti della Confraternita feltrina di S. Maria del Prato, corposo codice membranaceo impreziosito da due miniature attribuite nientemeno che a Lorenzo Luzzo, forse il Morto da Feltre di cui parla Vasari.

La mostra vuole essere un omaggio a questa tradizione artistica attraverso l’esposizione di quattro manoscritti miniati normalmente accessibili ai soli studiosi e realizzati tra il 1432 e il XIX secolo.

Una terza rassegna aprirà i battenti venerdì 6 ottobre e resterà visibile sino al 31 marzo 2024. Si intitola “Di lame e di spade. Maestri spadai a Feltre tra il XV ed il XVII secolo”, è a cura di Michele Vello e Fabrizio Tonin e sarà al Museo Civico Archeologico sino al 31 marzo 2024.

La mostra per la prima volta offre uno spaccato sul mondo degli spadai feltrini e sull’eccellenza di produzioni che li resero celebri in tutta Europa. L’esposizione rende visibili al pubblico una quindicina di pezzi di assoluto interesse – da una trecentesca basilarda a lame, spade, stiletti ed armi in asta – il cui valore e la cui importanza sono stati riportati alla luce proprio grazie agli studi condotti in occasione della mostra.

Araldica, storia, letteratura, genealogia, numismatica, temi portanti del Festival feltrino, non sono solo temi per grandi. Anzi! Il programma è studiato anche per affascinare e coinvolgere i più piccoli, dai 4 ai 12 anni.

Per loro sono stati infatti ideati laboratori in cui divertirsi, sperimentare e imparare tante nuove storie. Per far diventare i piccoli partecipanti protagonisti di storie di cappa e spada, di draghi e basilischi, per aiutarli a fantasticare sui curiosi animali che campeggiano su molti stessi della città.


Disambigua
SCIENZE DOCUMENTARIE DELLA STORIA

Araldica
Scienza che studia gli stemmi e la loro evoluzione, sia sotto il profilo storico che tecnico, analizzandone la composizione.

Diritto nobiliare
L’insieme delle norme giuridiche che regolano il riconoscimento o l’attribuzione dello stato nobiliare e dei suoi attributi – in particolare i titoli nobiliari – da parte dell’Autorità Pubblica, i rapporti dei titolari di tale stato giuridico con l’Autorità Pubblica, tra i soggetti titolare di tale stato e con la società civile, e per estensione anche la scienza che studia questa specifica branca del diritto.

Faleristica
Disciplina dedicata alla collezione e allo studio delle onorificenze, delle medaglie e di ogni altro segno di distinzione civile o militare.

Genealogia
Scienza che si occupa di accertare e ricostruire documentalmente i legami di parentela che intercorrono tra individui di una o più famiglie.

Ordini cavallereschi
Di due tipologie: ordini religiosi caratterizzati dall’avere anche una funzione militare, oppure istituzioni di merito e distinzione creati da sovrani e entità statuali. Per estensione studio delle loro vicende storiche, dei loro ordinamenti e della loro attualità.

Vessillologia
Disciplina che si occupa della ricerca, dello studio e della catalogazione dei vessilli e delle bandiere, analizzandone la storia, le consuetudini d’uso e le loro caratteristiche compositive. Per estensione collezionismo di vessilli e bandiere.
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Redazione

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