Rivista del Collegio Araldico: primo semestre 2023
E’ da poco uscito il nuovo numero della “Rivista del Collegio Araldico“, il periodico scientifico dedicato all’araldica, al diritto nobiliare ed alle scienze documentarie della storia, edito dal Collegio Araldico (da non confondersi con il quasi omonimo Collegio Araldico Romano).
La pubblicazione, che si propone come prosecuzione della storica Rivista Araldica, curata dal Collegio Araldico dal 1910 al 2010, quest’anno dunque taglia il traguardo dei 120 anni di vita, e per celebrare il significativo anniversario, introduce alcune significative novità, sia di carattere estetico che di carattere editoriale.
Sotto il profilo editoriale è stata rinnovata la Direzione Scientifica della rivista che consta ora di 24 membri, a disposizione anche per la revisione tra pari a doppio cieco, ovvero una procedura scientifica attraverso cui ogni contributo viene inviato in forma anonima a due esperti cui è affidato il compito di esprimere una valutazione scientifica, fornendo anche indicazioni per migliorare il lavoro. Queste valutazioni, in forma anonima, vengono poi inviate all’autore perché ne raccolga le indicazioni.
I 24 membri della Direzione Scientifica della Rivista del Collegio Araldico, quasi tutti professori universitari, contempla anche cinque stranieri, un inglese, due spagnoli, uno sudafricano ed una maltese, e nel dettaglio sono:
Antonella Ambrosio (Università di Napoli Federico II – Paleografia e diplomatica), Salvatore Bordonali (Università di Palermo – Diritto ecclesiastico), Edoardo Bressan (Università di Macerata – Storia contemporanea), Paola Casana (Università di Torino – Storia del diritto), Tommaso Di Carpegna Gabrielli Falconieri (Università di Urbino – Storia), Manuel Fuertes De Gilbert Y Rojo, Barón De Gavín (già presidente del Real Cuerpo de la Nobleza di Madrid), Charles Gauci (“chief herald” Repubblica di Malta), Edoardo Greppi (Università di Torino – Diritto internazionale), Melchior Gromis Di Trana (Università di Torino – Diritto commerciale), Attilio Offman (Magistrato), Bertrand Maus De Eolley (Président de l’Etat Présent de la Noblesse belge), Giacomo Pace Gravina (Università di Messina – Storia del diritto), Pierluigi Panza (Critico d’arte), Pietro Passerin D’entréves (Université de la Vallée d’Aoste – già Preside), Amadeo Martin Tey Y Cabiesas (incarichi per la Casa Reale di Spagna), Ciro Romano (Università di Napoli – Storia moderna), Marina Rosa (Direttore della Soprint. per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano – Presidente Centro documentazione Residenze Reali Lombarde), Michele Rosboch (Università di Torino – Storia del diritto), Francesca Roversi Monaco (Università di Bologna – Storia medievale), Michael Sayer (England – Responsabile scientifico della CILANE – Commission d’Information et de Liaison des Associations Nobles d’Europe), Chiara Tenella Sillani (Università Statale di Milano – Diritto privato), Enrico Genta Ternavasio (Università di Torino – Storia del diritto), Anna Laura Trombetti (Università di Bologna – Storia), Marcel Van Rossum (Direttore ufficio araldico e Vice Direttore degli archivi nazionali del Sud Africa).
Per quanto riguarda le innovazioni “estetiche” invece si segnala il cambio di formato dei volumi (più piccoli di un centimetro) e la “rivoluzione” grafica che ha interessato la copertina, che abbandonato il caratteristico colore azzurrino sul cui frontespizio trovava spazio di volta in volta un’immagine di dimensioni contenute, adotta una copertina con immagine a tutta pagina, che oltre a caratterizzare la copertina frontale, prosegue anche sul dorso.
Ovviamente però l’aspetto più importante resta quello dei contenuti, la cui qualità da sempre caratterizza la rivista, e che in questo ultimo numero vedono i seguenti contributi:
- Ilaria Buonafalce e Roberto Vittorio Favero – Ricordo di Luigi Borgia
- Fabrizio Antonielli d’Oulx – Editoriale
- Giorgio Mirti della Valle – Nobili Dame Religiose Ospedaliere di San Giovanni in Penne
- Paolo Bosotti – Del cavallo nelle armi di Piemonte Reale e Savoia Cavalleria
- Angelo Scordo – “Della Chevalière”o dell’anello Sigillare Araldico. Divagazioni attorno alla metamorfosi di uno strumento
- Maurizio Bettoja – Sulle prerogative Onorifiche ed Araldiche dei Capi di Case Reali non Regnanti
- Davide Shamà – Provvedimenti Nobiliari di Francesco II Re delle due Sicilie (1859-1866)
- Recensioni
- Biografie degli Autori
- Collegio Araldico
Disambigua SCIENZE DOCUMENTARIE DELLA STORIA Araldica Scienza che studia gli stemmi e la loro evoluzione, sia sotto il profilo storico che tecnico, analizzandone la composizione. Diritto nobiliare L’insieme delle norme giuridiche che regolano il riconoscimento o l’attribuzione dello stato nobiliare e dei suoi attributi – in particolare i titoli nobiliari – da parte dell’Autorità Pubblica, i rapporti dei titolari di tale stato giuridico con l’Autorità Pubblica, tra i soggetti titolare di tale stato e con la società civile, e per estensione anche la scienza che studia questa specifica branca del diritto. Faleristica Disciplina dedicata alla collezione e allo studio delle onorificenze, delle medaglie e di ogni altro segno di distinzione civile o militare. Genealogia Scienza che si occupa di accertare e ricostruire documentalmente i legami di parentela che intercorrono tra individui di una o più famiglie. Ordini cavallereschi Di due tipologie: ordini religiosi caratterizzati dall’avere anche una funzione militare, oppure istituzioni di merito e distinzione creati da sovrani e entità statuali. Per estensione studio delle loro vicende storiche, dei loro ordinamenti e della loro attualità. Vessillologia Disciplina che si occupa della ricerca, dello studio e della catalogazione dei vessilli e delle bandiere, analizzandone la storia, le consuetudini d’uso e le loro caratteristiche compositive. Per estensione collezionismo di vessilli e bandiere. . |
Dati i frequenti equivoci, si precisa che l’ente oggetto dell’articolo è estraneo al Centro Studi Araldici, ente editore di questo giornale. |
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