Lo stemma di monsignor Michele Di Tolve

Lo scorso 26 maggio papa Francesco ha nominato vescovo ausiliare di Roma il Rev.do Michele Di Tolve, del clero dell’Arcidiocesi di Milano, finora parroco di San Giovanni Battista e di Sant’Ambrogio ad Nemus in Rho, assegnandogli la sede titolare di Orrea.

S.E. Mons. Michele Di Tolve è nato il 19 maggio 1963 a Milano, nell’omonima provincia ed Arcidiocesi ed è stato ordinato presbitero il 10 giugno 1989. Ha ricoperto i seguenti incarichi: vicario parrocchiale dei Santi Martiri Gervaso e Protaso in Novate Milanese (1989-1996); vicario parrocchiale di Santa Maria Ausiliatrice in Cassina de’ Pecchi e responsabile di pastorale giovanile di Sant’Agata V.M. in Sant’Agata Martesana di Cassina de’ Pecchi (1996-2007); responsabile del Servizio per l’Insegnamento della Religione Cattolica e del Servizio per la Pastorale Scolastica (2007-2014); delegato del Supremo Moderatore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano (2008-2014); il 1° settembre 2014 è stato nominato rettore del Seminario Arcivescovile di Milano e rettore del Quadriennio teologico. Dal 3 settembre 2015 è canonico maggiore onorario della Basilica Metropolitana. Dal settembre 2020 è parroco di San Giovanni Battista in Rho e di Sant’Ambrogio ad Nemus in Passirana di Rho.

Per l’ideazione del proprio stemma episcopale, monsignor Di Tolve si è avvalso della competenza in materia di Marco Foppoli, che nei giorni scorsi ha anticipato l’aspetto dell’insegna scelta.


Scheda di approfondimento
L’araldica ecclesiastica

L’araldica ecclesiastica è una specifica branca dell’araldica che si occupa degli stemmi appartenenti a persone o istituzioni del mondo ecclesiale, stemmi caratterizzati da ornamentazioni esterne sostanzialmente costanti e che esprimono un preciso codice giuridico, in grado di rendere immediatamente identificabile grado e funzione del titolare.

Limitatamente all’araldica della Chiesa Cattolica, gli elementi essenziali di tale codice sono:

La tiara o triregno è l’ornamento araldico ad uso esclusivo del Papa, che sormonta il relativo stemma, ed è costituita da un copricapo a forma di cupola che sorregge tre corone sovrapposte. Benedetto XVI e Francesco hanno sostituito la tiara con una mitra caricata di tre fasce d’oro che richiamano le originarie tre corone.

Il galero, ovvero il cappello ecclesiastico è un cappello da pellegrino con la tesa molto lunga e due cordoni laterali che terminano con una serie di fiocchi o più propriamente nappe. Posto sulla sommità ornamento dello scudo il galero consente l’immediato riconoscimento del grado del titolare dello stemma grazie al colore e al numero delle nappe o fiocchi.

Il colore del galero (di norma il medesimo delle nappe) indica:
> rosso per i cardinali;
> verde per gli arcivescovi, i vescovi e i patriarchi;
> paonazzo per i monsignori;
> nero per i presbiteri.

Il numero di nappe per lato indica:
> 15 nappe rosse per i cardinali;
> 15 nappe verdi per patriarchi e primati;
> 10 nappe verdi arcivescovi;
> 6 nappe verdi vescovi e abati mitrati;
> 6 nappe paonazze cappellano di Sua Santità;
> 6 nappe nere vicario generale, vicario episcopale, abate;
> 3 nappe parroco;
> 1 nappa presbitero.

Le Chiavi sono raffigurate incrociate, una d’oro a destra e un’altra d’argento a sinistra, con le impugnature rivolte verso il basso. Si pongono dietro o sopra lo scudo papale.

La croce posta in palo dietro lo scudo, può essere:
> semplice cioè ad una traversa per i vescovi
> doppia cioè a due traverse per i cardinali, i patriarchi e gli arcivescovi.

Stemma papale base
Impostazione classica di un stemma papale
Stemma cardinalizio base
Impostazione classica di uno stemma cardinalizio di un arcivescovo
Stemma arcivescovile base
Impostazione classica di uno stemma arcivescovile

Stemma vescovile base
Impostazione classica di uno stemma vescovile

Stemma di vicario base
Impostazione classica di uno stemma di un vicario episcopale

Stemma di parroco base
Impostazione classica di uno stemma di un parroco

Stemma di sacerdote base
Impostazione classica di uno stemma di un sacerdote


Accanto a questi elementi principali ve ne sono altri di uso più limitato, come pure vi sono ulteriori configurazioni specificatamente riservate a cariche meno note, e non mancano un certo numero di eccezioni e deroghe concesse a titolari di cariche legate ad istituzioni specifiche.

I disegni di questa scheda sono stati realizzati da Teresa Morettoni e Davide Bolis (per il solo stemma vescovile).
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di tolve
“D’azzurro, cappato ritondato, d’oro: nel 1° a una croce patente, scorciata, accantonata da un rametto d’olivo, una spiga di grano e due grappoli d’uva, nascenti dal cuore della stessa, il tutto abbassato sotto tre api (poste 1 e 2), del secondo; nel 2° alla croce a tau (di Gerusalemme), al naturale; nel 3° al cuore fiammato, di rosso” (Blasonatura del Centro Studi Araldici)
12 Luglio 2023
Raffaele Coppola

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