Il Convegno Nazionale dei Cavalieri del Lavoro 2023
“L’acqua è la risorsa più importante del nostro Pianeta. Origine della vita, condizione necessaria di esistenza per le persone e le comunità, bene quanto mai prezioso per il benessere di oggi e lo sviluppo di domani. Merita, per questo, apprezzamento l’iniziativa della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro per il Convegno indetto su questi temi”.
Lo ha scritto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato ai Cavalieri del Lavoro che hanno tenuto sabato 8 luglio 2023 nell’ auditorium dell’Acquario di Genova il loro Convegno annuale dal titolo “L’acqua, l’oro di sempre”. Una ventina relatori suddivisi in tre tavole rotonde hanno consentito di affrontare tutti gli aspetti del tema con interventi e video emozionanti con quelli del primatista di apnea profonda Umberto Pellizzari, del velista Giovanni Soldini in collegamento dalle Hawaii, dell’ecologa marina Arianna Liconti, di Carlo Croce, Ceo della Fondazione Tender to Nave Italia, che porta in crociera con esiti assai positivi bambini e giovani malati o problematici, e del critico Jacopo Veneziani, che ha illustrato il tema dell’acqua nella storia dell’arte. Gli obiettivi Onu di tutela dell’acqua e dei mari sono stati ricordati da Cleopatra Doumbia Henry, presidente della World Maritime University, da Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, che ha ricordato come la Costituzione, agli articoli 9 e 41, sottopone la libertà d’iniziativa economica al vincolo della tutela ambientale e delle future generazioni.
Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, ha ricordato che l’acqua, anche se sembra dividere, è in realtà un fattore di unità tra popoli e terre, perché l’85% delle merci viaggiano via mare, mentre il sindaco Marco Bucci ha annunciato che Genova sta varando un piano di completo riciclo e recupero dell’acqua potabile e di desalinizzazione dell’acqua del mare, da inviare anche verso la Pianura padana afflitta dalla siccità.
Il vescovo di Genova, il francescano Marco Tasca ha ricordato l’enciclica “ecologica” Laudato Sì di Papa Francesco che cita l’acqua quaranta volte e il Cantico delle Creature di San Francesco, che definisce l’acqua “umile et utile et preziosa et casta”. Sergio Liardo, della Guardia Costiera, ha illustrato le nuove tecnologie, compresi droni di ultima generazione, per controllare il mare e Antonio Di Natale, segretario generale della Fondazione Acquario di Genova, ha ricordato il Genova Process che il prossimo 18 settembre lancerà da Genova, sotto egida Onu, un insieme di principi per tutelare gli oceani, dalla raccolta dati all’esplorazione e protezione dei fondali fino al divieto di immettere in mare sostanze inquinanti.
Alessandro Leto, direttore della Fondazione Water Academy, ha ricordato il ruolo dell’Italia nell’affermazione della cultura ecologica, a cominciare dalla ricerca sui limiti dello sviluppo del Club di Roma di Aurelio Peccei deln1972.
I Cavalieri del Lavoro e gli imprenditori hanno indicato come l’industria sta operando per la difesa e valorizzazione dell’acqua. Il Cavaliere del Lavoro Massimo Perotti, presidente del gruppo Sanlorenzo, ha annunciato la costruzione di imbarcazioni da diporto con motori molto meno inquinanti; il Cavaliere del Lavoro Luigi Vincenzo Riolo, presidente Filtrex, ha illustrato i sistemi di filtraggio dell’acqua immagazzinata dalle grandi navi e i nuovi sistemi di desalinizzazione dell’acqua salata e di coltivazione idroponica; il Cavaliere del Lavoro Carlo Pontecorvo, Ceo di Ferrarelle, ha illustrato il sistema di controllo che consente di non sprecare acqua e di mantenere in equilibrio l’acqua utilizzata e le riserve dei pozzi.
Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha ricordato l’impegno delle aziende agricole per ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche; Giorgia Pontetti, Ceo di Ferrari Farm, ha illustrato le grandi prospettive dell’agricoltura idroponica mentre Regina De Albertis, presidente Assimpredil, ha detto che anche i cantieri edili sono impegnati nell’ottimizzazione dell’utilizzo dell’acqua e nella definizione di una “impronta idrica” da affiancare all’impronta carbonica.
Il Cavaliere Ugo Salerno, presidente del Gruppo ligure, ha sostenuto che il ruolo del Convegno è stato quello di scambiare idee e informazioni applicando il motto “dare senza perdere, prendere senza togliere”. Il presidente della Federazione dei Cavalieri del Lavoro, Maurizio Sella, che non ha potuto essere presente al Convegno per un’indisposizione ha scritto nel suo messaggio che il Convegno di oggi è’ un’ulteriore tappa del percorso dedicato alla sostenibilità. “La competenza, la dedizione e la propensione all’innovazione che contraddistinguono i migliori imprenditori italiani, possono e debbono essere messi a fattor comune per ridurre l’impatto ambientale delle attività umane sull’acqua e per favorirne la conservazione in una logica di equità intergenerazionali”.
Scheda di approfondimento Ordine al Merito del Lavoro L’Ordine al Merito del Lavoro trae la sua origine da una “Decorazione del merito agrario ed industriale” destinata ad imprenditori agricoli e industriali e da una “Medaglia d’onore” per i loro dipendenti, istituite con Regio Decreto di re Umberto I datato 1º maggio 1898, n. 195. Successivamente, re Vittorio Emanuele III, con regio decreto 9 maggio 1901, n. 168, sostituì tali riconoscimenti con l’ “Ordine cavalleresco al merito agrario, industriale e commerciale“, che come già le precedenti benemerenze poteva essere conferito sia agli imprenditori che ai loro dipendenti. Una prima revisione dell’Ordine si ebbe nel 1911, senza che però vi si apportassero modifiche sostanziali, mentre è del 1921 la nuova denominazione di “Ordine al Merito del Lavoro“, introdotta con il Regio Decreto 20 marzo 1921, n. 350. Poco dopo, nel 1923, i Regi Decreti del 30 dicembre nn 3031 e 3167, da una parte restrinsero l’accesso all’ordine ai soli imprenditori, dall’altra istituirono la “Stella al merito del lavoro” riservata ai soli lavoratori dipendenti. Lo stato repubblicano fece suo l’ “Ordine al Merito del Lavoro” con la legge 15 novembre 1952, n. 1793, per poi riordinarlo con la legge 15 maggio 1986, n. 194, che ne accentuò i criteri restrittivi. Attualmente dunque Capo dell’Ordine è il Presidente della Repubblica Italiana. L’Ordine oggi è destinato a imprenditori o manager, anche stranieri, che abbiano contribuito per almeno vent’anni in modo significativo, alla promozione dell’economia nazionale con la loro attività nei settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, turismo e servizi, dell’artigianato, del credito e delle assicurazioni. Ogni anno il Ministro dello Sviluppo economico, eventualmente di concerto con il Ministro delle Risorse Agricole, sceglie, 40 candidati da proporre al Presidente della Repubblica. Fra questi vengono selezionati venticinque imprenditori, ai quali è conferito, il 1° giugno, il titolo di “Cavaliere del Lavoro“. Fonte normativa: legge 15 maggio 1986, n. 194 . |
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