In breve 06 luglio 2023

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Storia dell’Arciconfraternita dei Santi Maurizio e Lazzaro

E’ firmato da Alberico Lo Faso di Serradifalco il nuovo studio pubblicato sul sito della Società Italiana di Studi Araldici e dedicato alla “Storia della Regia Arciconfraternita dei Santi Maurizio e Lazzaro e della Basilica Mauriziana“, il cui testo in pdf è scaricabile liberamente e gratuitamente dal link

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AI Regina Elena: iniziative di luglio

L’Associazione Internazionale Regina Elena ha comunicato il programma delle proprie iniziative per il mese di luglio:
– domenica 9 luglio, S. Messa in suffragio dei fondatori della delegazione di Novara, Don Giuseppe Sempio e Angioletta Ceralli, alle ore 10, presso la Chiesa di San Bernardo a Prato Sesia (NO).
– dal 14 luglio al 23 luglio, mostra C’era due volte del Comm. Rocco Guastella durante la manifestazione dell’Alpàa, presso Palazzo d’Adda a Varallo Sesia (VC). L’inaugurazione si terrà venerdì 14 luglio alle ore 18. Orari dei giorni feriali: ore 19-24; sabato 17-24, domenica 10-24.
– dal 30 luglio al 6 agosto, esposizione Elena, Regina di Carità e di Pace, presso Palazzo d’Adda a Varallo Sesia (VC). L’inaugurazione si terrà domenica 30 luglio alle ore 16. Orari dei giorni feriali: ore 15-19; sabato e domenica 10.30-12 e 15-19.
– dal 10 al 20 agosto, esposizione Elena Regina di Carità e di Pace, presso la Chiesa Vecchia di Grignasco (NO). L’inaugurazione si terrà giovedì 10 agosto alle ore 17.30. Orari: dall’11 al 13, 15, dal 17 al 20 agosto, ore 15-18.

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Dama di Malta a 7 anni

Lo scorso 2 luglio, a Roma, presso la Basilica di San Vitale la piccola Virginia V. Vergallo (7 anni)  è stata insignita del titolo di Damigella del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme O.S.J. (da non confondersi con il Sovrano Militare Ordine di Malta che fa riferimento alla Chiesa Cattolica). Il rito è stato presieduto dal Gran Maestro il Principe Don Thorbjorn Paternò Castello, assistito dal Luogotenente dell’Ordine, S.E. Don Thomas Molendini di Sant’Andrea e il Gran Priore d’Italia, S.E. Don Giancarlo Drosi di Gibellina.

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Gran Prefetto SMOC (Francia) in Sicilia

S.A R. la Principessa Beatrice di Borbone delle Due Sicilie, Gran Prefetto dell’Ordine Costantiniano ramo “francese”, lo scorso mese di giugno ha tenuto una lunga visita in Sicilia, dove oltre ad aver visitato molti enti caritatevoli con cui l’Ordine collabora, ha consegnato a S.E. Rev.ma Mons. Salvatore Rumeo, vescovo di Noto, il diploma di Gran Croce di Grazia Ecclesiastico, ed ha presieduto le solenni investiture cavalleresche ad Acireale, sabato 24 giugno, presso la Basilica di S. Sebastiano.

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Stemma provinciale in dono ad Oristano

Lo scultore sedilese Costantino Fancello ha donato all’ente Provincia di Oristano una sua opera in basalto che rappresenta lo stemma della Provincia. Lo scorso 28 giugno, con una cerimonia pubblica, la scultura ha trovato giusta collocazione all’ingresso della sede istituzionale dell’ente.

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Protocollo d’Intesa tra SMOM e l’Unidroit

Il Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta Riccardo Paternò di Montecupo e la professoressa Maria Chiara Malaguti, Presidente dell’Istituto internazionale per l’unificazione del diritto privato (Unidroit), hanno firmato il 28 giugno un Protocollo d’Intesa. Tra gli obiettivi dichiarati quelli della tutela dei diritti umani e della dignità dell’individuo, soprattutto di donne e bambini, la garanzia di standard di vita equi e il rispetto della dimensione umana delle transizioni economiche.

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I Borbone delle Due Sicilie (Francia) in Ungheria

Dal 27 al 29 giugno, S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro, insieme a S.A.R. la Principessa Camilla di Borbone delle Due Sicilie, Duchessa di Castro e le figlie, le LL.AA.RR. la Principessa Maria Carolina, Duchessa di Calabria e la Principessa Maria Chiara, Duchessa di Noto, hanno svolto una visita ufficiale in Ungheria. Prima tappa dell’intensa tre giorni il Palazzo del Parlamento di Budapest, dove hanno incontrato László Kövér, Presidente del Parlamento stesso, che li ha guidati per tutta la visita. La delegazione si è soffermata soprattutto dinanzi la Sacra Corona di Santo Stefano, che risale a circa 1.000 anni fa. L’ultimo giorno invece S.E. Katalin Novák, Presidente della Repubblica di Ungheria, ha ricevuto nella sua residenza la Famiglia Reale. Durante il lungo l’incontro sono stati affrontati vari temi tra le due delegazioni, tra cui quello della famiglia, essendo la Presidente già Ministro di quel dicastero. Successivamente il Gran Maestro le ha consegnato il diploma di Dama di Gran Croce del Reale Ordine di Francesco I.

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Il Presidente del Consiglio della Slovacchia a Palazzo Magistrale

Il Presidente del Consiglio nazionale della Repubblica Slovacca Boris Kollár è stato ricevuto il 26 giugno al Palazzo Magistrale dal Gran Cancelliere del Sovrano Militare Ordine di Malta, Riccardo Paternò di Montecupo. Al centro dei colloqui le eccellenti relazioni diplomatiche, che quest’anno celebrano il trentennale dall’allacciamento. Per sottolineare l’encomiabile lavoro del Maltézska pomoc Slovensko, è stato emesso un francobollo congiunto tra Ordine di Malta e Slovacchia che celebra il trentesimo anniversario delle relazioni diplomatiche. Il francobollo raffigura una scena di accoglienza di una famiglia di rifugiati ucraini al confine da parte di una volontaria slovacca dell’Ordine di Malta. Al termine dell’incontro Boris Kollár ha invitato il Gran Maestro e il Gran Cancelliere a recarsi in visita nella Repubblica Slovacca.

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Accordo tra SMOM e Niger

Il Ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione del Niger, Hassoumi Massoudou, e l’Ambasciatore dell’Ordine di Malta presso la Repubblica del Niger, Olivier de Preville, hanno firmato un accordo di cooperazione che definisce le linee guida della cooperazione tra il Niger e il Sovrano Militare Ordine di Malta. L’accordo, firmato il 26 giugno a Niamey, è volto a promuovere le attività ospedaliere, sanitarie e di assistenza dell’Ordine di Malta nel paese africano e definisce le garanzie e le immunità per i diplomatici e il personale impiegato, in conformità con la Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche.

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Apertura straordinaria riservata agli ordini cavallereschi

Il progetto “Uffizi diffusi a Pescia” ha riportato la grande pala d’altare “Madonna del Baldacchino” realizzata da Raffaello alla fine del suo periodo fiorentino, magnifica ed incompiuta, dalla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, dove è abitualmente esposta, a Pescia nella chiesa in cui è stata oggetto di devozione per oltre 150 anni, tra il Cinquecento e il Seicento. L’opera rimane in mostra fino al 30 luglio 2023 nella cattedrale della città toscana, posta a confronto con la copia commissionata al pittore fiorentino Pier Dandini alla fine del XVII secolo, che sostituì l’originale che, nel 1697, venne portata a Firenze. Il 22 giugno l’esposizione ha riservato un’apertura straordinaria agli ordini cavallereschi, che ha visto la partecipazione delle compagini cavalleresche dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, del Sovrano Militare Ordine di Malta e dei due rami del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

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La sfida educativa

La sfida educativa è stato il tema del Convegno organizzato dalla Delegazione Sicilia Occidentale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ramo “Spagna”, che si è svolto venerdì 16 giugno 2023, presso il Castello Chiaramontano in piazza Cavour a Favara. Il convegno, patrocinato dal Comune di Favara, ha evidenziato l’importanza della responsabilità collettiva nella crescita dei minori e l’importanza delle reti sociali e comunitarie come argine contro la povertà educativa e i rischi ad essa connessi per i giovani.

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Maria Chiara di Borbone delle Due Sicilie, Ambasciatrice del WWF

In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, che come ogni anno si celebra l’8 giugno, S.A.R. la Principessa Maria Chiara di Borbone delle Due Sicilie ha annunciato la sua nomina come Ambasciatrice del WWF Italia-Francia, Paesi a cui è strettamente legata.

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Gerusalemme “ombelico del cosmo” e il modello del Santo Sepolcro

Giovedì 8 giugno è stata celebrata la Santa Messa mensile della Delegazione di Lombardia del Sacro Militare Ordine di San Giorgio nella chiesa di San Sepolcro in Milano, che nell’occasione è stata presieduta da Mons. Marco Maria Navoni, neo Prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Cappellano Jure Sanguinis. Lo stesso Mons. Navoni ha tenuto una conferenza dal titolo Gerusalemme “ombelico del cosmo” e il modello del Santo Sepolcro in Europa e nel mondo. Si tratta di un tema di estremo interesse, che arricchirà anche la conoscenza ed il ruolo della chiesa di San Sepolcro. Inoltre, sarà l’occasione per festeggiare il neo Prefetto della Biblioteca Ambrosiana.

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Assemblea generale annuale della Delegazione per la Savoia degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia

Lo scorso 3 giugno si è tenuta l’assemblea generale annuale della Delegazione per la Savoia degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia che ha visto riuniti circa trenta Dame e Cavalieri. Dopo una celebrazione liturgica nella chiesa del villaggio di Boussy, in Alta Savoia, i partecipanti si sono incontrati al castello di Mieudry, proprietà storica risalente al XIII secolo appartenente al Cav. OSSML Didier Vincent.

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Il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie,in visita al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa

Domenica 28 maggio il Principe Carlo di Borbone è stato ricevuto dal Direttore del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, dottor Oreste Orvitti. Il Principe Carlo, nell’apprezzare questa attenzione, ha ricordato la sua partecipazione all’inaugurazione del Museo, avvenuta il 7 ottobre 1989, alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, nella ricorrenza dei 150 anni dal viaggio del primo convoglio ferroviario in Italia. Nell’occasione della visita, il Duca di Castro ha conferito l’Ordine Costantiniano di San Giorgio ramo “francese” a personalità del mondo della politica e della cultura che, grazie alla loro attività ed al loro impegno, hanno valorizzato il territorio ed i siti borbonici su di essi insistenti. Gli insigniti sono stati il professor Matteo Lorito, Magnifico Rettore dell’Università Federico II, il professor Danilo Ercolini, Capo del dipartimento Scienze Agrarie dell’Università Federico II, il dottor Oreste Orvitti, Direttore del Museo Ferroviario di Pietrarsa, il dottor Vincenzo Cuomo, Sindaco del Comune di Portici, l’avvocato Amilcare Troiano, già Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio e Parco Nazionale del Cilento, il dottor Gennaro Miranda, Presidente dell’Ente Autonomo Ville Vesuviane, il dottor Aristide Valente, Presidente del Consorzio Agro Alimentare ALMA SEGES.

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La preghiera del Rosario negli Ordini Cavallereschi

Sabato 27 maggio Si è tenuto a Roma, presso la Pontificia Accademia Mariana Internazionale (PAMI), un convegno su La preghiera del Rosario negli Ordini Cavallereschi. L’evento – frutto dell’accordo di collaborazione tra PAMI e la Delegazione di Roma e Città del Vaticano del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ramo “Spagna” – è stato ospitato in Aula S. Antonio, da molti indicata come la più bella dell’antico complesso di via Merulana affidato ai frati francescani. Ad aprire i lavori l’intervento intitolato Il Rosario, preghiera semplice e bella, del Cardinal Re. Sono seguiti gli interventi rispettivamente di Fra’ Stefano Maria Cecchin, OFM, Presidente della Pontificia Academia Mariana Internationalis e di Mons. Luigi Michele de Palma, Professore di Storia della Chiesa antica e medievale presso la Pontificia Università Lateranense. Il primo ha ripercorso le storia del Rosario dalle origini fino ai giorni nostri; il secondo ha fatto invece ampi collegamenti alla storia degli ordini cavallereschi, con speciale riferimento all’Ordine dei Cavalieri di Malta.

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Il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie in visita all’Archivio di Stato

Lunedì 22 maggio S. A. R. il Duca di Castro si è recato presso l’Archivio di Stato di Napoli, accolto dalla Direttrice dottoressa Candida Carrino, la quale ha organizzato una visita esclusiva all’interno del complesso monumentale. Al termine, il Principe Carlo ha consegnato alla Direttrice la pergamena di Dama Commendatore dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio ramo “francese”, dando seguito alla lettera di nomina consegnata dal Delegato dell’Ordine per Napoli, Marchesa Federica de Gregorio Cattaneo di Sant’Elia, in occasione della presentazione del libro L’enigma della Corona.

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Il Duca di Castro in visita all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli

Sabato 20 maggio S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie si è recato in visita presso l’Accademia Aereonautica di Pozzuoli, dove è stato accolto dal Comandante, il Generale di Brigata Aerea Luigi Casali.
Il Duca di Castro si è intrattenuto col Comandante e i suoi più stretti collaboratori, evocando anche la ricorrenza dei 100 anni della storia dell’aeronautica. La visita è stata l’occasione per la consegna al Comandante dell’Accademia Aereonautica della pergamena di nomina a Commendatore di merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ramo “francese”.

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I Duchi di Calabria e Noto a Napoli

In occasione del 289° anniversario dell’ingresso di Carlo di Borbone come Re di Napoli nella sua capitale, il 10 maggio 1734, il Gran Maestro dell’Ordine Costantiniano ramo “Spagna”, S.A.R. il Duca di Calabria, accompagnato da SSAARR i Duchi di Noto, ha partecipato ad una serie di eventi culturali e caritatevoli nel capoluogo partenopeo. Fra i numerosi appuntamenti si segnalano quello del 12 maggio che ha visto la visita dei Principi ad un’importante e storica istituzione di Napoli e d’Italia: la Scuola Militare Nunziatella, fondata il 18 novembre 1787 come Reale Accademia Militare dal re Ferdinando IV, figlio di Carlo III. Dopo uno scambio di doni, il Gran Maestro ha nominato Tenente Colonnello Vito Scialla, Vice Comandante dell’Accademia, Cavaliere al merito dell’Ordine Costantiniano. Il pomeriggio dello stesso giorno il corteo reale è arrivato puntuale all’Archivio di Stato di Napoli, dove S.A.R. il Duca di Calabria, Capo della Real Casa è stato ricevuto con tutti gli onori dalla Dott.ssa Candida Carrino, Direttore dell’Archivio, che li ha accompagnati per inaugurare la mostra della magnifica riproduzione della Corona di Re Carlo di Borbone. Una singolare iniziativa del gemmologo e gioielliere Ciro Paolillo, per creare questo gioiello da alcuni disegni molto dettagliati del gioielliere di corte, Claude Imbert, che si trovano nell’Archivio e che realizzò nel 1733, su commissione del Re il gioiello. La replica, realizzata in oro e gemme sintetiche, che riproducono fedelmente gli originali, ha un grande valore simbolico e storico. La corona, dopo la mostra di Napoli, toccherà numerose città e arriverà anche a Madrid, per poi tornare definitivamente a Napoli ed essere esposta. Il Gran Maestro e Capo della Dinastia, in segno di gratitudine per la bella iniziativa, ha nominato la Dott.ssa Candida Carrino, Direttrice dell’Archivio, Dama al Merito del Sacro Ordine Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

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Plcet di Aimone di Savoia per la Consulta dei Senatori del Regno di Mola

Nella disputa dinastica di Casa Savoia un ruolo non trascurabile è rivestito dalla Consulta dei Senatori del Regno, organo privato costituito il 20 gennaio 1955 e riconosciuto quale massima autorità monarchica in Italia dall’ultimo sovrano d’Italia Umberto II. L’avvio della disputa dinastica ha però portato alla formazione di due distinte ma omonime associazioni, una favorevole alle pretese di Vittorio Emanuele, ed una a quelle del ramo Aosta. Quest’ultima ha rinnovato i propri vertici lo scorso 12 febbraio, vertici che hanno ottenuto il necessario placet da Aimone di Savoia, Duca di Savoia e di Aosta, in quanto Capo della Real Casa di Savoia, il 17 aprile. Il nuovo organigramma del sodalizio vede dunque la conferma a presidente il prof. Aldo A. Mola; è stato inoltre confermato l’intero Consiglio di Presidenza: vicepresidente vicario Luciano Garibaldi, storico insigne e  biografo di Eddy Sogno; 2° vicepresidente Giorgio Blais, generale degli Alpini; il prof. Giovanni Rabbia, saggista, e l’ing. Gianni Stefano Cuttica, rappresentanti dell’assemblea.

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Bellengher Commendatore di Merito SMOC Francia

Il Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger ha ricevuto l’onorificenza di “Commendatore di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio” ramo “francese” per motu proprio del Gran Maestro. L’onorificenza è stata conferita venerdì 7 aprile 2023, da parte di S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro, Gran Maestro e Capo della Real Casa di Borbone Due Sicilie, accompagnato da S.A.R. la Principessa Beatrice di Borbone delle Due Sicilie, Gran Prefetto dell’Ordine Costantiniano, e dal Delegato per Napoli e Campania dell’Ordine, la Marchesa Federica de Gregorio Cattaneo di Sant’Elia, che ha aperto le porte della sua storica dimora di Palazzo Ischitella.

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Adamo presidente ANCI

Il 9 dicembre scorso, si sono svolte a Benevento le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana (ANCI), elezioni che hanno visto la conferma a presidente dell’ente per un secondo mandato il colonnello dei carabinieri Cav. Dott. Elio Adamo.


Scheda di approfondimento
Società Italiana di Studi Araldici

SISA

La Società Italiana di Studi Araldici (S.I.S.A) è un ente privato che ha per scopo statutario la promozione degli studi storico-araldici e si propone di valorizzare il ruolo dell’araldica nell’ambito delle scienze umane.

“Società Italiana di Studi Araldici” è la denominazione adottata nel 1986 dal “Centro Studi Araldici e della Tradizione”. Fondata nel 1982 per trasformazione della preesistente “Accademia Araldica” costituita nel 1977.

Oggi la S.I.S.A. rappresenta in Italia una delle realtà più autorevoli in ambito araldico, ad annovera tra i suoi associati molti dei più stimati studiosi della materia.

Alla presidenza della S.I.S.A. si sono alternati Riccardo Riccardi di S. Maria di Mongrando, Carlo Gustavo Figarolo di Gropello, Alberico Lo Faso di Serradifalco, e Ottavio Bevilacqua attualmente in carica.

Fra le attività costanti e caratterizzanti la SISA si segnalano i convegni annuali denominati “convivi”, di cui dal 1986 se ne pubblicano gli Atti, la pubblicazione del trimestrale digitale “Sul Tutto” e la messa on line degli “Studi”.

Sito istituzionale: Società Italiana di Studi Araldici
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Scheda di approfondimento
L’Ordine di Malta

Stemma di Stato SMOM

Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, comunemente abbreviato in Sovrano Militare Ordine di Malta o anche semplicemente in Ordine di Malta, in sigla SMOM, ma noto pure come Ordine Gerosolimitano, è un ordine religioso dipendente dalla Santa Sede, riconosciuto da una parte della dottrina, seguita dalla giurisprudenza italiana e da gran parte della comunità internazionale, come soggetto di diritto internazionale, pur essendo ormai privo del requisito della territorialità.
Dal 1834 l’Ordine ha sede a Roma in via Condotti, presso piazza di Spagna; è presente in oltre 120 paesi con iniziative a carattere benefico ed assistenziale. Qualificandosi come ente sovrano la sua sede, il Palazzo Magistrale e la Villa di Santa Maria del Priorato sull’Aventino, godono dello status di extraterritorialità. Sempre in virtù di tale condizione ampiamente riconosciuta dalla comunità internazionale, lo SMOM detiene un seggio come Osservatore presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) dal 1994.

Il suo motto è Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (traduzione dal latino: Difesa della fede e aiuto ai poveri). L’Ordine batte una sua moneta numismatica, lo scudo maltese, emette propri francobolli, immatricola veicoli con targa SMOM, e celebra la sua festività nazionale il 24 giugno.

Dallo SMOM dipendono 6 Gran Priorati e 48 Associazioni nazionali che riuniscono i cavalieri e le dame a seconda del loro paese di residenza. In Italia sono tre i Gran Priorati: Lombardia e Venezia, Roma, Napoli e Sicilia.

L’Ordine di Malta è il principale successore dell’antico ordine dei Cavalieri Ospitalieri, fondato nel 1050 e reso sovrano il 15 febbraio 1113, l’unico di fede cattolica e riconosciuto dalla Santa Sede. Sono numerose le iniziative imitatrici dell’Ordine di Malta nel mondo, anche per questo, insieme al Venerabile Ordine di San Giovanni nel Regno Britannico (il nome completo dell’Ordine è Gran Priorato nel Regno Britannico del Venerabile Ordine di San Giovanni di Gerusalemme), all’Ordine Evangelico di San Giovanni (o Johanniterorden) derivante dall’antico Baliaggio di Brandeburgo, e ai due Ordini Giovanniti (distaccatisi dall’Ordine tedesco) di Svezia e dei Paesi Bassi hanno formato l’Alleanza dei Cavalieri ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme.

Il sito Internet istituzionale dell’Ordine di Malta

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Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (SMOC)

Croce costantiniana

Il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è un ordine equestre dinastico.

Secondo una tradizione leggendaria l’ordine fu fondato dall’imperatore Costantino il Grande nel 312 d.C., dopo la vittoriosa battaglia di ponte Milvio, che gli sarebbe stata propiziata dall’utilizzo come insegna e vessillo, del simbolo cristiano della X e della P sovrapposte (le iniziali di Cristo in greco) come da indicazione ricevuta in visione alla vigilia dello scontro armato. In conseguenza di ciò l’imperatore avrebbe affidato ai primi cavalieri il compito di ricordare l’evento e difendere il cristianesimo.

Le prime tracce documentali certe risalgono però alla fine del 1500, quando con una “breve” papa Giulio III ha riconosciuto la dignità di Gran Maestro dell’ordine ad Andrea Angelo Flavio Comneno. Il gran magistero dell’ordine passò poi ai Farnese con Francesco Farnese nel 1697. Passaggio importante fu poi quello del 1718, quando papa Clemente XI con una “bolla” ne riconobbe la natura dinastica in capo ai Farnese indicando due condizioni essenziali all’assunzione del Gran Magistero e cioè, essere discendenti dei Farnese ed essere duchi di Parma e Piacenza.

Nel 1731 morì senza eredi Antonio Farnese, ultimo duca di Parma, creando le premesse che hanno portato oggi l’ordine ad essere diviso in tre diversi rami.
Alla morte di Antonio Farnese dunque, il Gran Magistero, insieme al ducato, passò al cugino Carlo di Borbone, che sarebbe poi divenuto re di Napoli, ed infine re di Spagna con il nome di Carlo III, il quale assumendo il trono di Spagna lasciò la titolarità del ducato di Parma, ma non il gran magistero dell’ordine.
Carlo di Borbone asceso al trono di Spagna nel 1759 trasmise dunque corona di Napoli e gran magistero costantiniano al suo terzogenito Ferdinando Borbone Due Sicilie.
Il passaggio fu confermato nel 1763 da un “monitorio” di papa Clemente XIII.

Il Sacro Angelico Imperiale Ordine costantiniano di San Giorgio
Successivamente l’autonomia politica del Ducato di Parma fu ripristinata con l’assegnazione – da parte del Congresso di Vienna – del trono ducale a Maria Luisa d’Asburgo-Lorena (o Maria Luigia di Parma), che pur non essendo una discendente farnesiana, in quanto duchessa di Parma, ritenne di ripristinare l’Ordine Costantiniano “parmense” nel 1816.
Si crearono così due ordini omonimi.
A Maria Luisa d’Asburgo-Lorena succedettero i Borbone-Parma, che conservano il gran magistero di questo ordine costantiniano tutt’oggi, con la denominazione di “Sacro Angelico Imperiale Ordine costantiniano di San Giorgio”.
Lo SMOC “parmense” attualmente riconosce come Gran Maestro Sua Altezza Reale Carlo Saverio di Borbone Parma, principe di Borbone di Parma, in carica dal 2010.

Nel frattempo il gran magistero costantiniano dell’ordine trapiantato a Napoli ha continuato a godere del riconoscimento papale e ad essere tramandato all’interno della dinastia Borbone Due Sicilie sino ai nostri giorni.
Nel 1960 però si è aperta una disputa dinastico-successoria tra Alfonso Maria Borbone Due Sicilie (per il ramo cosiddetto spagnolo) e Ranieri Borbone Due Sicilie (per il ramo cosiddetto francese) che interessa sia il ruolo di Capo della Capo della Real Casa delle Due Sicilie (e dunque di Pretendente al Trono delle Due Sicilie) sia il gran magistero degli ordini dinastici del casato, fra cui l’ordine costantiniano.
Tale contenzioso ha portato ad avere due rami separati e distinti del medesimo ordine, uno genericamente indicato come “spagnolo” ed uno come “francese”.

Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Spagna
Lo SMOC “spagnolo” riconosce oggi come Gran Maestro Don Pedro de Borbon y Orlean duca di Calabria, conte di Caserta, in carica dal 2015.

Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Francia
Lo SMOC “francese” riconosce oggi come Gran Maestro Carlo di Borbone Due Sicilie, duca di Castro, in carica dal 2008.
Quest’ultimo ramo gode dello status consultivo del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite a New York, Ginevra e Vienna.

In tutte e tre le sue declinazioni l’Ordine Costantiniano, è riconosciuto dallo Stato Italiano come “ordine dinastico non nazionale” legittimamente conferibile, ed il suo uso sul territorio italiano è autorizzabile a domanda dal Ministero degli affari esteri.
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Scheda di approfondimento
Ordini Dinastici di Casa Savoia

ODDCS

Con l’indicazione di Ordini Dinastici di Casa Savoia (abbreviata anche in ODS oppure OODDS oppure ODDCS) ci si riferisce ad alcuni Ordini Cavallereschi già esistenti durante il Regno d’Italia, il cui magistero è stato conservato da Casa Savoia in quanto considerati dinastici (cioè appartenenti al patrimonio familiare) e non statuali (cioè appartenenti al patrimonio dello Stato Italiano, come invece l’Ordine militare di Savoia, l’Ordine al merito del lavoro e l’Ordine coloniale della Stella d’Italia).

Essi sono:
•L’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, il primo e più prestigioso Ordine di Casa Savoia, il cui magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia ma conteso da Aimone di Savoia-Aosta; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry)
•L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, secondo per importanza fra gli Ordini di Casa Savoia, il magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia ma conteso da Aimone di Savoia-Aosta; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry)
•L’Ordine al Merito Civile di Savoia (o Ordine al Merito di Savoia), istituito nel 1988, in qualche modo erede e prosecutore dell’Ordine della Corona d’Italia e dell’Ordine Civile di Savoia, il magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry)

Sito istituzionale degli Ordini Dinastici di Casa Savoia
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Scheda di approfondimento
Gli ordini cavallereschi in Italia

Ordini Cavallereschi

Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni:

1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto)
2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro
3) del Sovrano Militare Ordine di Malta

Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”.
Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici.
Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno.

Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero.

Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro.
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Scheda di approfondimento
Disputa dinastica Casa Savoia

stemma savoia

Il ruolo di Capo di Casa Savoia, e dunque di Pretendente al Trono d’Italia, è oggi oggetto di una disputa tra i rappresentanti di due rami dello stesso casato, quello primogenito oggi rappresentato da Vittorio Emanuele di Savoia (figlio di Umberto II, ultimo re d’Italia, e padre di Emanuele Filiberto) e quello cadetto dei Savoia-Aosta, oggi rappresentato da Aimone di Savoia-Aosta.

Il matrimonio controverso
A giustificare l’apertura del contenzioso, il matrimonio contratto da Vittorio Emanuele di Savoia civilmente nel 1970 e religiosamente nel 1971, con Marina Doria.
Tale matrimonio infatti avvenne senza consenso da parte di Umberto II (in quel momento capo della Real Casa), con una donna priva di un’adeguato stato nobiliare; tali circostanze secondo le leggi dinastiche di Casa Savoia decretano l’immediata decadenza del principe contraente il matrimonio da qualsiasi titolo e diritto di successione per sé e per la sua discendenza.
Conseguentemente il titolo di Capo di Casa Savoia e Pretendente al Trono d’Italia spetterebbe ad Aimone di Savoia-Aosta.

Vittorio Emanuele contesta sotto diversi punti di vista le rivendicazioni del ramo cadetto del casato, ed in particolare sostiene che con l’entrata in vigore della Costituzione Repubblicana, le leggi di successione per la Casa Reale previste dal Regno d’Italia, siano decadute e non producano più effetti civili nei riguardi dell’ex Casa Reale.

La modifica delle norme successorie
Più recentemente la disputa è stata alimentata anche da un decreto di Vittorio Emanuele del 28 dicembre 2019, che come nel caso anche di altre case regnanti europee, ha sostanzialmente abrogato la legge salica, modificando le leggi successorie del casato e consentendo la successione femminile, con la motivazione di doversi adeguare “alle norme comunitarie sull’uguaglianza di genere“.

Il decreto è stato contestato dai Savoia-Aosta in quanto Vittorio Emanuele essendo decaduto dal ruolo di Capo di Casa Savoia non avrebbe avuto i titoli per poterlo emettere, non avrebbe comunque seguito le procedure necessarie, e sarebbe motivato unicamente dall’esigenza di consentire la successione alle sue nipoti (Emanuele Filiberto, figlio di Vittorio Emanuele, ha avuto due figlie femmine e nessun maschio). Infatti in assenza di tale decreto in futuro ad Emanuele Filiberto nel ruolo di Capo della Real Casa e di Pretendente al Trono d’Italia subentrerebbe comunque la discendenza maschile del ramo Savoia-Aosta.

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Gli stralci pertinenti alla disputa
, delle leggi dinastiche del casato, in materia successoria:

> Regie lettere patenti del 13 settembre 1780, emanate da Vittorio Amedeo III:
Art. 1. Non sarà lecito a Principi del Sangue contrarre matrimonio senza prima ottenere il permesso Nostro o dei reali nostri successori, e mancando alcuni di essi a questo indispensabile dovere soggiacerà a quei provvedimenti, che da Noi o da reali successori, si stimeranno adatti al caso.
Art. 2. Se nell’inadempimento di questa obbligazione si aggiungesse la qualità di matrimonio contratto con persona di condizione e stato inferiore, tanto i contraenti che i discendenti da tale matrimonio si intenderanno senz’altro decaduti dal possesso dei beni e dei diritti provenienti dalla Corona e dalla ragione di succedere nei medesimi, come pure da ogni onorificenza e prerogativa della Famiglia.
Art. 3. Quando però il riflesso di qualche singolare circostanza determinasse Noi, od i reali nostri successori, a lasciare che si contragga matrimonio disuguale, riserviamo in tale caso alla sovrana autorità di prescrivere per gli effetti di esso le condizioni, e cautele, che dovranno osservarsi.

>Regio editto del 16 luglio 1782, anch’esso emanato da Vittorio Amedeo III:
Art. 10. I maritaggi dei Principi della nostra Casa, interessando essenzialmente il decoro della Corona ed il bene dello Stato, non potranno perciò contrarsi senza la permissione Nostra, o dei Reali successori, e mancando alcuni di essi Principi a questo indispensabile dovere, soggiacerà a quei provvedimenti, che all’occorrenza dei casi, sì da Noi, che dà Reali successori verranno ordinati, anche a tenore delle Patenti Nostre del 13 settembre 1780, con riserva pure di accompagnare le permissioni con le condizioni che si giudicheranno proprie e convenienti.

>Statuto Albertino del 4 marzo 1848:
Art. 2. Lo Stato è retto da un Governo Monarchico Rappresentativo. Il Trono è ereditario secondo la legge salica.

>Codice Civile del 2 aprile 1865:
Art. 69. Per la validità dei matrimoni dei Principi e delle Principesse Reali è richiesto l’assenso del Re.
Art. 81. Il consenso degli ascendenti, qualora non sia dato personalmente davanti l’uffiziale civile, deve constare da atto autentico, il quale contenga la precisa indicazione tanto dello sposo al quale si dà il consenso, quanto dell’altro.

>Codice Civile del 16 marzo 1942:
Art. 92. Per la validità dei matrimoni dei Principi e delle Principesse Reali è richiesto l’assenso del Re Imperatore.
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Scheda di approfondimento
I Borbone

La dinastia dei Borbone (ma anche nella forma plurale Borboni) è una delle più importanti e antiche case regnanti del modo, costituendo un ramo cadetto della dinastia dei Capetingi.

Con le sue diverse ramificazioni, ed in alcuni casi con suoi singoli esponenti, hanno portato le corone di Francia, Napoli, Sicilia, Due Sicilie, Navarra, Sardegna, Etruria, Parma e Piacenza, Lucca, e tutt’oggi siedono ancora sui troni di Spagna e Lussemburgo.

Borbone delle due Sicilie



Il ramo denominato “delle Due Sicilie” si origina da Carlo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna (re di Napoli e di Sicilia tra il 1700 e il 1713, ma anche re di Spagna tra il 1700 e il 1746, a sua volta capostipite della dinastia dei Borbone di Spagna) e della duchessa di Parma Elisabetta Farnese.
Carlo nel 1734, mentre era duca di Parma e Piacenza, durante la guerra con l’Austria, al comando delle armate spagnole conquistò il regno di Napoli e l’anno successivo il regno di Sicilia, sottraendoli agli Asburgo d’Austria. Tali dominii (che dal 1816 presero il nome “delle Due Sicilie”) gli furono riconosciuti con i successivi trattati di pace in cambio della rinuncia di ogni pretensione sul ducato di Parma e Piacenza.

A Carlo successero nell’ordine Ferdinando I, Francesco I, Ferdinando II e Francesco II, che fu spodestato dai Savoia nel 1861.

A Francesco II, nel ruolo di capo del Casato e pretendente al trono del Regno delle Due Sicilie, successero nell’ordine Alfonso, e Ferdinando Pio, che non lasciò discendenti maschi.

La disputa tra ramo spagnolo e ramo francese

In assenza di discendenti maschi di Ferdinando Pio, il ruolo di capo della Dinastia e pretendente al trono del Regno delle Due Sicilie passava dunque ad un fratello.

In base alle leggi successorie del casato, avrebbe dovuto succedergli il fratello Carlo Tancredi, o meglio il di lui figlio Alfonso Maria, essendo Carlo Tancredi premorto a Ferdinando Pio.
Nel 1901 però Carlo Tancredi aveva sottoscritto il cosiddetto Atto di Cannes, con cui aveva dichiarato di rinunciare all’eventuale successione alla Corona delle Due Sicilie.

Di conseguenza fu un altro Fratello di Ferdinando Pio a rivendicare il ruolo di capo della Dinastia e pretendente al trono del Regno delle Due Sicilie ovvero Ranieri.

La validità dell’Atto di Cannes firmato da Carlo Tancredi fu però contestata da Alfonso Maria (figlio dello stesso Carlo Tancredi) che dunque a sua volta rivendicò il ruolo di capo della Dinastia e pretendente al trono del Regno delle Due Sicilie.

Da allora si hanno due linee successorie contrapposte:

Linea successoria principale: Carlo – Ferdinando I – Francesco I – Ferdinando II – Francesco II – Alfonso – Ferdinando Pio

Linea successoria “francese”: Ranieri – Ferdinando – Carlo (padre di Maria Carolina)

Linea successoria “spagnola”: Alfonso Maria – Carlo Maria – Pietro (padre di Jaime)

Per approfondire: Borbone delle Due Sicilie: è scontro
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Disambigua
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Tale scelta, unita alle tempistiche proprie di un quotidiano quale è il Notiziario Araldico, ed all’impossibilità di una verifica puntuale di tutti i trattamenti e le titolature accademiche, nobiliari e cavalleresche, contenute nei comunicati, nelle note informative, nei programmi degli eventi, nei documenti diffusi e/o comunque ripresi, può purtroppo implicare la pubblicazione di titoli contesi, contestati, non universalmente accettati, inesatti, o peggio ancora frutto di falsificazioni antiche o recenti.

Si evidenzia dunque che i trattamenti, i predicati, i titoli cavallereschi, i titoli accademici, i titoli nobiliari, pubblicati, lo sono senza attribuire loro alcun valore, e senza poter entrare nel merito.

Giova infine ricordare in questa sede che per disposizione costituzionale, in Italia i titoli nobiliari, sono privi di qualunque valore giuridico.
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