Lo stemma di monsignor Carlo Villano

Lo scorso 20 giugno papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale delle Diocesi di Pozzuoli e di Ischia presentata da S.E. Mons. Gennaro Pascarella.

Il Santo Padre ha nominato Vescovo delle Diocesi di Pozzuoli e di Ischia, unendole nuovamente in persona Episcopi, S.E. Mons. Carlo Villano, trasferendolo dalla Sede titolare di Sorres e dall’ufficio di Vescovo Ausiliare di Pozzuoli.

S.E. Mons. Carlo Villano è nato il 25 agosto 1969 ad Aversa in provincia di Caserta, nell’omonima Diocesi. Dopo aver svolto gli studi di Filosofia e Teologia presso il Pontificio Seminario Campano Interregionale Posillipo di Napoli, è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1995 per la medesima Diocesi.

Ha conseguito la Licenza in Teologia Morale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sezione “San Luigi” di Napoli, la Laurea in Filosofia presso l’Università “Federico II” di Napoli e il Dottorato in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana di Roma.

Ha svolto i seguenti incarichi: Parroco di San Michele Arcangelo, Aversa (1996-1999), di San Luca Evangelista, Varcaturo (1999-2013), dei Santi Filippo e Giacomo, Aversa (2013-2021); Cappellano dell’U.N.I.T.A.L.S.I.; Membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori; Vicario Episcopale per il Settore pastorale, carità e società degli uomini; Docente e Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Paolo” di Aversa; Direttore dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali; Assistente Ecclesiastico Regionale e Nazionale dell’AGESCI.

È stato eletto il 3 luglio 2021 Vescovo titolare di Sorres ed Ausiliare di Pozzuoli, ricevendo la consacrazione episcopale il 19 settembre successivo.

In seno alla Conferenza Episcopale Campana, è Vescovo delegato per la Pastorale Giovanile.

Nel suo nuovo incarico pastorale monsignor Villano sarà accompagnato dall’emblema araldico adottato in occasione della sua consacrazione episcopale avvenuta nel 201.


Scheda di approfondimento
L’araldica ecclesiastica

L’araldica ecclesiastica è una specifica branca dell’araldica che si occupa degli stemmi appartenenti a persone o istituzioni del mondo ecclesiale, stemmi caratterizzati da ornamentazioni esterne sostanzialmente costanti e che esprimono un preciso codice giuridico, in grado di rendere immediatamente identificabile grado e funzione del titolare.

Limitatamente all’araldica della Chiesa Cattolica, gli elementi essenziali di tale codice sono:

La tiara o triregno è l’ornamento araldico ad uso esclusivo del Papa, che sormonta il relativo stemma, ed è costituita da un copricapo a forma di cupola che sorregge tre corone sovrapposte. Benedetto XVI e Francesco hanno sostituito la tiara con una mitra caricata di tre fasce d’oro che richiamano le originarie tre corone.

Il galero, ovvero il cappello ecclesiastico è un cappello da pellegrino con la tesa molto lunga e due cordoni laterali che terminano con una serie di fiocchi o più propriamente nappe. Posto sulla sommità ornamento dello scudo il galero consente l’immediato riconoscimento del grado del titolare dello stemma grazie al colore e al numero delle nappe o fiocchi.

Il colore del galero (di norma il medesimo delle nappe) indica:
> rosso per i cardinali;
> verde per gli arcivescovi, i vescovi e i patriarchi;
> paonazzo per i monsignori;
> nero per i presbiteri.

Il numero di nappe per lato indica:
> 15 nappe rosse per i cardinali;
> 15 nappe verdi per patriarchi e primati;
> 10 nappe verdi arcivescovi;
> 6 nappe verdi vescovi e abati mitrati;
> 6 nappe paonazze cappellano di Sua Santità;
> 6 nappe nere vicario generale, vicario episcopale, abate;
> 3 nappe parroco;
> 1 nappa presbitero.

Le Chiavi sono raffigurate incrociate, una d’oro a destra e un’altra d’argento a sinistra, con le impugnature rivolte verso il basso. Si pongono dietro o sopra lo scudo papale.

La croce posta in palo dietro lo scudo, può essere:
> semplice cioè ad una traversa per i vescovi
> doppia cioè a due traverse per i cardinali, i patriarchi e gli arcivescovi.

Stemma papale base
Impostazione classica di un stemma papale
Stemma cardinalizio base
Impostazione classica di uno stemma cardinalizio di un arcivescovo
Stemma arcivescovile base
Impostazione classica di uno stemma arcivescovile

Stemma vescovile base
Impostazione classica di uno stemma vescovile

Stemma di vicario base
Impostazione classica di uno stemma di un vicario episcopale

Stemma di parroco base
Impostazione classica di uno stemma di un parroco

Stemma di sacerdote base
Impostazione classica di uno stemma di un sacerdote


Accanto a questi elementi principali ve ne sono altri di uso più limitato, come pure vi sono ulteriori configurazioni specificatamente riservate a cariche meno note, e non mancano un certo numero di eccezioni e deroghe concesse a titolari di cariche legate ad istituzioni specifiche.

I disegni di questa scheda sono stati realizzati da Teresa Morettoni e Davide Bolis (per il solo stemma vescovile).
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stemma
Lo stemma di monsignor Carlo Villano: “Interzato in pergola rovesciata: nel 1º di rosso, al libro aperto, attraversato da una spada posta in palo, il tutto d’oro; nel 2º d’azzurro, alle due anfore, accompagnate in capo da una stella (8), il tutto del secondo; nel 3º di cielo, alle due montagne, al naturale, separate da un sentiero serpeggiante, d’oro, moventi da una riviera ondata, d’azzurro a due fasce d’argento, e sormontate da una croce potenziata, accantonata da quattro crocette (di Gerusalemme), d’oro” (blasonatura Centro Studi Araldici)
22 Giugno 2023
Redazione

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