400 anni di araldica in mostra a San Miniato

La Diocesi di San Miniato (provincia di Pisa) celebra quest’anno i suoi 400 anni di istituzione, e fra le iniziative realizzate, si segnala una mostra dal titolo “I vescovi nei 400 anni della diocesi – I volti dei pastori interpretati dai pittori“, che vedendo fra i suoi curatori Michele Fiaschi, non ha potuto esimersi dal trattare anche di araldica.

falcini
Una pagina del catalogo della mostra “I vescovi nei 400 anni della diocesi” di San Miniato, dedicata a monsignor Carlo Falcini

L’iniziativa dunque ha previsto la realizzazione di un ritratto dedicato a ciascuno dei 31 pastori cui la diocesi è stata affidata (30 vescovi ed un sacerdote in qualità di amministratore apostolico), e ai 7 prelati originari di San Miniato. Le opere eseguite da artisti diversi con tecniche e stili differenti, – limitatamente ai ritratti dei pastori di San Miniato – sono poi state affiancate dalla riproduzione dello stemma di ciascun presule, disegnato a mano da Rosaria De Biasio, e blasonato da Michele Fiaschi.

ghizzoni
Una pagina del catalogo della mostra “I vescovi nei 400 anni della diocesi” di San Miniato, dedicata a monsignor Paolo Ghizzoni

Il lavoro risultante ha dunque dato vita ad una mostra allestita presso il Santuario del SS Crocifisso di San Miniato, inaugurata lo scorso 3 giugno, e visitabile sino al prossimo 2 luglio dalle ore 09:00 alle ore 17:30, ma anche ad un catalogo della mostra stessa, che è possibile ritirare gratuitamente visitando l’esposizione.


Scheda di approfondimento
Michele Fiaschi

Michele Fiaschi

Perito araldico specializzato in araldica civica, membro di varie associazioni del settore tra le quali “The International Heraldry Society” (UK), curatore della comunity “Italia Araldica”.

Relatore a convegni nazionali e internazionali, collabora con la testata giornalistica online Artenventi News di Pistoia.

In ambito araldico ha pubblicato “Il libro d’oro di San Miniato“, Italia Araldica, San Miniato 2017; “Impavidum Ferient, Brandolino Brandolini d’Adda storia di un deputato eroe nella grande guerra“, Ed. Notiziario Araldico, Arcisate 2018; “Sic Nos in Sceptra Reponis, storia dello scudo di San Miniato”, Ed. FM Edizioni, San Miniato 2018
.

Scheda di approfondimento
L’araldica ecclesiastica

L’araldica ecclesiastica è una specifica branca dell’araldica che si occupa degli stemmi appartenenti a persone o istituzioni del mondo ecclesiale, stemmi caratterizzati da ornamentazioni esterne sostanzialmente costanti e che esprimono un preciso codice giuridico, in grado di rendere immediatamente identificabile grado e funzione del titolare.

Limitatamente all’araldica della Chiesa Cattolica, gli elementi essenziali di tale codice sono:

La tiara o triregno è l’ornamento araldico ad uso esclusivo del Papa, che sormonta il relativo stemma, ed è costituita da un copricapo a forma di cupola che sorregge tre corone sovrapposte. Benedetto XVI e Francesco hanno sostituito la tiara con una mitra caricata di tre fasce d’oro che richiamano le originarie tre corone.

Il galero, ovvero il cappello ecclesiastico è un cappello da pellegrino con la tesa molto lunga e due cordoni laterali che terminano con una serie di fiocchi o più propriamente nappe. Posto sulla sommità ornamento dello scudo il galero consente l’immediato riconoscimento del grado del titolare dello stemma grazie al colore e al numero delle nappe o fiocchi.

Il colore del galero (di norma il medesimo delle nappe) indica:
> rosso per i cardinali;
> verde per gli arcivescovi, i vescovi e i patriarchi;
> paonazzo per i monsignori;
> nero per i presbiteri.

Il numero di nappe per lato indica:
> 15 nappe rosse per i cardinali;
> 15 nappe verdi per patriarchi e primati;
> 10 nappe verdi arcivescovi;
> 6 nappe verdi vescovi e abati mitrati;
> 6 nappe paonazze cappellano di Sua Santità;
> 6 nappe nere vicario generale, vicario episcopale, abate;
> 3 nappe parroco;
> 1 nappa presbitero.

Le Chiavi sono raffigurate incrociate, una d’oro a destra e un’altra d’argento a sinistra, con le impugnature rivolte verso il basso. Si pongono dietro o sopra lo scudo papale.

La croce posta in palo dietro lo scudo, può essere:
> semplice cioè ad una traversa per i vescovi
> doppia cioè a due traverse per i cardinali, i patriarchi e gli arcivescovi.

Stemma papale base
Impostazione classica di un stemma papale
Stemma cardinalizio base
Impostazione classica di uno stemma cardinalizio di un arcivescovo
Stemma arcivescovile base
Impostazione classica di uno stemma arcivescovile

Stemma vescovile base
Impostazione classica di uno stemma vescovile

Stemma di vicario base
Impostazione classica di uno stemma di un vicario episcopale

Stemma di parroco base
Impostazione classica di uno stemma di un parroco

Stemma di sacerdote base
Impostazione classica di uno stemma di un sacerdote


Accanto a questi elementi principali ve ne sono altri di uso più limitato, come pure vi sono ulteriori configurazioni specificatamente riservate a cariche meno note, e non mancano un certo numero di eccezioni e deroghe concesse a titolari di cariche legate ad istituzioni specifiche.

I disegni di questa scheda sono stati realizzati da Teresa Morettoni e Davide Bolis (per il solo stemma vescovile).
.

Articoli correlati: Mostra araldica a Siracusa

copertina
La copertina del catalogo della mostra “I vescovi nei 400 anni della diocesi” di San Miniato
15 Giugno 2023
Raffaele Coppola

Cerca negli articoli

Questo servizio è offerto dal Centro Studi Araldici.
Questo servizio è offerto dal Centro Studi Araldici.
Come funziona la ricerca?

Siti Collegati

  • Banner del sito di Stemmario Italiano.
  • Banner del sito del Centro Studi Araldici.
  • Banner del sito del Araldica On Line.
  • Banner del sito Creare Stemmi
  • Banner del sito Araldica TV