Le donne nell’Ordine di Malta
E’ firmato da Giuseppe Perta, Docente di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Napoli «Suor Orsola Benincasa», un breve ma efficace articolo dedicato alla presenza ed al ruolo delle donne nell’Ordine di Malta, apparso su l’Osservatore Romano dello scorso 3 giugno.
Nel suo contributo Perta evidenzia come – a differenza di quanto comunemente ritenuto – la presenza delle donne negli antichi ordini cavallereschi, ed in specie nell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (oggi più noto come Ordine di Malta), sia remota, e trovi le sue prime testimonianze sin dalla fondazione degli ordini stessi. Una presenza successivamente marginalizzata, ma comunque sempre concreta con anche situazioni sorprendenti, come il caso citato di Sigena, in Spagna, dove il convento femminile giovannita e la commenda giovannita, compresa la domus maschile, erano amministrate da una “priora”, seconda una regola scritta nel 1187.
Come osserva Perta “la storia delle suore giovannite non è un capitolo chiuso”, e a riprova di ciò riporta diversi casi, come quello del monastero di Sant’Orsola alla Valletta (Malta) che continua tutt’oggi ad ospitare una ventina di monache di clausura, monache di Malta che rimasero sull’isola anche quando i giovanniti ne vennero espulsi, per opera di Napoleone Bonaparte, nel 1798, e che proprio questo in qualche modo finiscono con il garantire quella continuità storica tra l’Ordine di Malta pre-napoleonico e l’odierno SMOM, da alcuni messa in dubbio.
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Scheda di approfondimento L’Ordine di Malta Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, comunemente abbreviato in Sovrano Militare Ordine di Malta o anche semplicemente in Ordine di Malta, in sigla SMOM, ma noto pure come Ordine Gerosolimitano, è un ordine religioso dipendente dalla Santa Sede, riconosciuto da una parte della dottrina, seguita dalla giurisprudenza italiana e da gran parte della comunità internazionale, come soggetto di diritto internazionale, pur essendo ormai privo del requisito della territorialità. Dal 1834 l’Ordine ha sede a Roma in via Condotti, presso piazza di Spagna; è presente in oltre 120 paesi con iniziative a carattere benefico ed assistenziale. Qualificandosi come ente sovrano la sua sede, il Palazzo Magistrale e la Villa di Santa Maria del Priorato sull’Aventino, godono dello status di extraterritorialità. Sempre in virtù di tale condizione ampiamente riconosciuta dalla comunità internazionale, lo SMOM detiene un seggio come Osservatore presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) dal 1994. Il suo motto è Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (traduzione dal latino: Difesa della fede e aiuto ai poveri). L’Ordine batte una sua moneta numismatica, lo scudo maltese, emette propri francobolli, immatricola veicoli con targa SMOM, e celebra la sua festività nazionale il 24 giugno. Dallo SMOM dipendono 6 Gran Priorati e 48 Associazioni nazionali che riuniscono i cavalieri e le dame a seconda del loro paese di residenza. In Italia sono tre i Gran Priorati: Lombardia e Venezia, Roma, Napoli e Sicilia. L’Ordine di Malta è il principale successore dell’antico ordine dei Cavalieri Ospitalieri, fondato nel 1050 e reso sovrano il 15 febbraio 1113, l’unico di fede cattolica e riconosciuto dalla Santa Sede. Sono numerose le iniziative imitatrici dell’Ordine di Malta nel mondo, anche per questo, insieme al Venerabile Ordine di San Giovanni nel Regno Britannico (il nome completo dell’Ordine è Gran Priorato nel Regno Britannico del Venerabile Ordine di San Giovanni di Gerusalemme), all’Ordine Evangelico di San Giovanni (o Johanniterorden) derivante dall’antico Baliaggio di Brandeburgo, e ai due Ordini Giovanniti (distaccatisi dall’Ordine tedesco) di Svezia e dei Paesi Bassi hanno formato l’Alleanza dei Cavalieri ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Il sito Internet istituzionale dell’Ordine di Malta . |
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