Le Medaglie d’Oro al Valor Militare di Casa Savoia
Le fastose sale del Circolo Unione di Catania, ospitate presso il Palazzo dei Principi di Biscari, lo scorso 27 maggio hanno accolto la presentazione del volume Le Medaglie d’Oro al Valor Militare di Casa Savoia – Ristampa anastatica del volume edito nel 1942 dall’Ufficio Storico del Regio Esercito. L’evento è stato curato dal Vicariato per Catania degli Ordini dinastici di Casa Savoia.
Il volume gode della prefazione di S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia, della presentazione del Gen. B. Carlo Magnani, Presidente nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Decorati al Valor Militare, delle note illustrative curate dalla Delegazione per la Sicilia.
L’iniziativa editoriale, resa possibile per i contributi della sig.ra Maria Coculo Satta, presidente del “Comitato Amm.sq. A. Cocco” dell’Ass. Int. Regina Elena. e dei cavalieri Alessandro Turiano, Biagio Brucculeri e Massimiliano Landolina, è stata promossa ricorrendo il centenario di fondazione dell’Istituto del Nastro Azzurro.
Dopo il saluto del Vicario per Catania, comm. ing. Salvatore Caruso, che ha dato lettura del messaggio inviato dal Gen. Magnani, e del Delegato per la Sicilia, è intervenuto il cav.gr. cr. cv dott. Ugo d’Atri, Presidente dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.
Fra il folto pubblico con le dame e i cavalieri degli OODD le rappresentanze del SMOM, delle FFAA e del Corpo delle IIVVCRI, dell’Istituto del Nastro Azzurro, dell’Ass. Naz. Volontari di guerra e dell’Ingortp.
Scheda di approfondimento Ordini Dinastici di Casa Savoia Con l’indicazione di Ordini Dinastici di Casa Savoia (abbreviata anche in ODS oppure OODDS oppure ODDCS) ci si riferisce ad alcuni Ordini Cavallereschi già esistenti durante il Regno d’Italia, il cui magistero è stato conservato da Casa Savoia in quanto considerati dinastici (cioè appartenenti al patrimonio familiare) e non statuali (cioè appartenenti al patrimonio dello Stato Italiano, come invece l’Ordine militare di Savoia, l’Ordine al merito del lavoro e l’Ordine coloniale della Stella d’Italia). Essi sono: •L’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, il primo e più prestigioso Ordine di Casa Savoia, il cui magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia ma conteso da Aimone di Savoia-Aosta; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry) •L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, secondo per importanza fra gli Ordini di Casa Savoia, il magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia ma conteso da Aimone di Savoia-Aosta; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry) •L’Ordine al Merito Civile di Savoia (o Ordine al Merito di Savoia), istituito nel 1988, in qualche modo erede e prosecutore dell’Ordine della Corona d’Italia e dell’Ordine Civile di Savoia, il magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry) Sito istituzionale degli Ordini Dinastici di Casa Savoia . |
Disambigua PREDICATI TITOLI NOBILIARI, CAVALLERESCHI ED ACCADEMICI Per precisa scelta editoriale il Notiziario Araldico cerca di dare conto di tutti gli eventi e le iniziative di rilevanza araldica, nobiliare, cavalleresca, genealogica, vessillologia, faleristica, o comunque attinenti le discipline documentarie della storia, cercando di evitare atteggiamenti censori. Tale scelta, unita alle tempistiche proprie di un quotidiano quale è il Notiziario Araldico, ed all’impossibilità di una verifica puntuale di tutti i trattamenti e le titolature accademiche, nobiliari e cavalleresche, contenute nei comunicati, nelle note informative, nei programmi degli eventi, nei documenti diffusi e/o comunque ripresi, può purtroppo implicare la pubblicazione di titoli contesi, contestati, non universalmente accettati, inesatti, o peggio ancora frutto di falsificazioni antiche o recenti. Si evidenzia dunque che i trattamenti, i predicati, i titoli cavallereschi, i titoli accademici, i titoli nobiliari, pubblicati, lo sono senza attribuire loro alcun valore, e senza poter entrare nel merito. Giova infine ricordare in questa sede che per disposizione costituzionale, in Italia i titoli nobiliari, sono privi di qualunque valore giuridico. . |
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