Nuovo Gran Priore per l’Ordine Costantiniano “francese”
S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro, Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio “ramo francese” e Capo della Real Casa, ha nominato Gran Priore dell’Ordine Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, che succede a Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Renato Raffaele Martino, Protodiacono di Santa Romana Chiesa, nominato a sua volta Gran Priore Emerito.
S.A.R. il Duca di Castro ha espresso la più sincera devozione e gratitudine anche a nome di tutto l’Ordine a Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Martino il quale, nell’esercizio delle sue funzioni di guida spirituale fin dal 2010, ha svolto la propria missione con abnegazione per salvaguardare e incrementare la vita di fede di tutti i Cavalieri e Dame dell’Ordine.
Il Gran Maestro ha ringraziato Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Semeraro per la disponibilità ad assumere la guida spirituale dell’Ordine, nel solco della tradizione tracciata da tanti Principi di Santa Romana Chiesa che hanno arricchito con il loro impegno pastorale il patrimonio di fede di cui i Cavalieri e le Dame dell’Ordine devono essere testimoni viventi.
Scheda biografica Semeraro Marcello Il Cardinale Marcello Semeraro, Arcivescovo-Vescovo emerito di Albano, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, è nato a Monteroni di Lecce il 22 dicembre 1947. Ordinato presbitero l’8 settembre 1971. Ha ricevuto la formazione iniziale nel Pontificio Seminario Regionale Pugliese Pio XI di Molfetta e, successivamente, ha perfezionato gli studi di teologia nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense in Roma dove ha conseguito i gradi accademici di Licenza e di Dottorato in Sacra Teologia. Ha quindi insegnato teologia dogmatica all’Istituto Teologico Pugliese e poi anche ecclesiologia nella Facoltà di Teologia della P.U.L. Eletto alla sede vescovile di Oria il 25 luglio 1998. Trasferito alla diocesi Suburbicaria di Albano il 1° ottobre 2004 fino al 15 ottobre 2020 quando è stato nominato da Papa Francesco Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Attualmente è anche Amministratore Apostolico ad nutum Sanctae Sedis dell’Abbazia Territoriale di S. Maria di Grottaferrata e Delegato Pontificio dell’Ordine Basiliano Italiano. Nel corso degli anni è stato Segretario Speciale della X Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi su Il Vescovo: Servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo. Ha partecipato come membro di nomina pontificia alla XIV assemblea generale ordinaria su La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo; alla XV assemblea generale ordinaria su I giovani, la fede e il discernimento vocazionale e all’Assemblea speciale per la regione panamazzonica del 2019. Presidente per la Conferenza Episcopale Laziale della Commissione Regionale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi; Membro della Commissione Episcopale CEI per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi; Presidente del CdA di “Avvenire – Nuova Editrice SpA”. Membro della Congregazione delle Cause dei Santi e del Dicastero per la Comunicazione; Consultore della Congregazione per le Chiese Orientali. Il 13 aprile 2020 è stato nominato come segretario del «Consiglio di Cardinali per aiutore il Santo Padre nel governo della Chiesa Universale e per studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana». Sui temi dell’ecclesiologia ha pubblicato diversi libri, articoli e voci di dizionario. Il 15 ottobre 2020 il Santo Padre Francesco lo ha nominato Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 28 novembre 2020, della Diaconia di Santa Maria in Domnica. È Membro dei Dicasteri per le Chiese Orientali, per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e per la Comunicazione. . |
Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (SMOC) Il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è un ordine equestre dinastico. Secondo una tradizione leggendaria l’ordine fu fondato dall’imperatore Costantino il Grande nel 312 d.C., dopo la vittoriosa battaglia di ponte Milvio, che gli sarebbe stata propiziata dall’utilizzo come insegna e vessillo, del simbolo cristiano della X e della P sovrapposte (le iniziali di Cristo in greco) come da indicazione ricevuta in visione alla vigilia dello scontro armato. In conseguenza di ciò l’imperatore avrebbe affidato ai primi cavalieri il compito di ricordare l’evento e difendere il cristianesimo. Le prime tracce documentali certe risalgono però alla fine del 1500, quando con una “breve” papa Giulio III ha riconosciuto la dignità di Gran Maestro dell’ordine ad Andrea Angelo Flavio Comneno. Il gran magistero dell’ordine passò poi ai Farnese con Francesco Farnese nel 1697. Passaggio importante fu poi quello del 1718, quando papa Clemente XI con una “bolla” ne riconobbe la natura dinastica in capo ai Farnese indicando due condizioni essenziali all’assunzione del Gran Magistero e cioè, essere discendenti dei Farnese ed essere duchi di Parma e Piacenza. Nel 1731 morì senza eredi Antonio Farnese, ultimo duca di Parma, creando le premesse che hanno portato oggi l’ordine ad essere diviso in tre diversi rami. Alla morte di Antonio Farnese dunque, il Gran Magistero, insieme al ducato, passò al cugino Carlo di Borbone, che sarebbe poi divenuto re di Napoli, ed infine re di Spagna con il nome di Carlo III, il quale assumendo il trono di Spagna lasciò la titolarità del ducato di Parma, ma non il gran magistero dell’ordine. Carlo di Borbone asceso al trono di Spagna nel 1759 trasmise dunque corona di Napoli e gran magistero costantiniano al suo terzogenito Ferdinando Borbone Due Sicilie. Il passaggio fu confermato nel 1763 da un “monitorio” di papa Clemente XIII. Il Sacro Angelico Imperiale Ordine costantiniano di San Giorgio Successivamente l’autonomia politica del Ducato di Parma fu ripristinata con l’assegnazione – da parte del Congresso di Vienna – del trono ducale a Maria Luisa d’Asburgo-Lorena (o Maria Luigia di Parma), che pur non essendo una discendente farnesiana, in quanto duchessa di Parma, ritenne di ripristinare l’Ordine Costantiniano “parmense” nel 1816. Si crearono così due ordini omonimi. A Maria Luisa d’Asburgo-Lorena succedettero i Borbone-Parma, che conservano il gran magistero di questo ordine costantiniano tutt’oggi, con la denominazione di “Sacro Angelico Imperiale Ordine costantiniano di San Giorgio”. Lo SMOC “parmense” attualmente riconosce come Gran Maestro Sua Altezza Reale Carlo Saverio di Borbone Parma, principe di Borbone di Parma, in carica dal 2010. Nel frattempo il gran magistero costantiniano dell’ordine trapiantato a Napoli ha continuato a godere del riconoscimento papale e ad essere tramandato all’interno della dinastia Borbone Due Sicilie sino ai nostri giorni. Nel 1960 però si è aperta una disputa dinastico-successoria tra Alfonso Maria Borbone Due Sicilie (per il ramo cosiddetto spagnolo) e Ranieri Borbone Due Sicilie (per il ramo cosiddetto francese) che interessa sia il ruolo di Capo della Capo della Real Casa delle Due Sicilie (e dunque di Pretendente al Trono delle Due Sicilie) sia il gran magistero degli ordini dinastici del casato, fra cui l’ordine costantiniano. Tale contenzioso ha portato ad avere due rami separati e distinti del medesimo ordine, uno genericamente indicato come “spagnolo” ed uno come “francese”. Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Spagna Lo SMOC “spagnolo” riconosce oggi come Gran Maestro Don Pedro de Borbon y Orlean duca di Calabria, conte di Caserta, in carica dal 2015. Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Francia Lo SMOC “francese” riconosce oggi come Gran Maestro Carlo di Borbone Due Sicilie, duca di Castro, in carica dal 2008. Quest’ultimo ramo gode dello status consultivo del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite a New York, Ginevra e Vienna. In tutte e tre le sue declinazioni l’Ordine Costantiniano, è riconosciuto dallo Stato Italiano come “ordine dinastico non nazionale” legittimamente conferibile, ed il suo uso sul territorio italiano è autorizzabile a domanda dal Ministero degli affari esteri. . |
Disambigua PREDICATI TITOLI NOBILIARI, CAVALLERESCHI ED ACCADEMICI Per precisa scelta editoriale il Notiziario Araldico cerca di dare conto di tutti gli eventi e le iniziative di rilevanza araldica, nobiliare, cavalleresca, genealogica, vessillologia, faleristica, o comunque attinenti le discipline documentarie della storia, cercando di evitare atteggiamenti censori. Tale scelta, unita alle tempistiche proprie di un quotidiano quale è il Notiziario Araldico, ed all’impossibilità di una verifica puntuale di tutti i trattamenti e le titolature accademiche, nobiliari e cavalleresche, contenute nei comunicati, nelle note informative, nei programmi degli eventi, nei documenti diffusi e/o comunque ripresi, può purtroppo implicare la pubblicazione di titoli contesi, contestati, non universalmente accettati, inesatti, o peggio ancora frutto di falsificazioni antiche o recenti. Si evidenzia dunque che i trattamenti, i predicati, i titoli cavallereschi, i titoli accademici, i titoli nobiliari, pubblicati, lo sono senza attribuire loro alcun valore, e senza poter entrare nel merito. Giova infine ricordare in questa sede che per disposizione costituzionale, in Italia i titoli nobiliari, sono privi di qualunque valore giuridico. . |
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