Cavalieri Di San Giovanni Paolo II
Istituito il 14 gennaio 2011 in Polonia, il Sovrano Ordine Militare dei Cavalieri e Dame di San Giovanni Paolo II, è un’istituzione privata di ispirazione cattolica presente anche in Italia, dove lo scorso 2 aprile ha partecipato in piazza S. Pietro a Roma alla commemorazione della scomparsa di San Giovanni Paolo II.
La neocostituita istituzione si pone fra i propri obiettivi oltre a quelli caritativi e formativi, quello specifico di difendere la memoria del proprio santo patrono : “Ogni volta che compaiono in pubblico calunnie contro il Santo Papa – ha spiegato ad ACIStampa il Generale dell’Ordine Krzysztof Wasowski – adottiamo azioni legali per difendere il buon nome del nostro Grande Patrono per vie legali“.
Secondo quanto riferito dall’Ordine stesso, la struttura organizzativa prevede alla propria base le “Bandiere” ossia gruppi di cavalieri operativi su base parrocchiale guidati dal Gran Cavaliere (a fine 2022 si contano oltre 120 Bandiere in Polonia e alcune all’estero); gerarchicamente al di sopra delle Bandiere, figurano le Commende, corrispondenti alle diocesi e presiedute da un Comandante (sarebbero 25 le commende in Polonia, 3 in Ucraina, 2 nelle Filippine, ed 1 in Canada, Spagna, Francia e USA). Tutta la struttura fa capo al Generale, attualmente Krzysztof Wasowski, coadiuvato dal Gran Capitolo.
La componente italiana si è anche dotata di una propria pagina Facebook
Scheda di approfondimento Gli ordini cavallereschi in Italia Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni: 1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto) 2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro 3) del Sovrano Militare Ordine di Malta Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”. Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici. Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno. Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero. Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro. . |
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Appello del Generale dei Cavalieri di San Giovanni Paolo II pubblicato il 18 marzo 2023