Santa Croce di Georgia a Missaglia
Giovedì 8 giugno alle ore 17.30 presso la chiesetta di Santa Maria in Castrum di Villa Uva Marzorati Sormani di Missaglia, in piazza Sormani a Missaglia (Lecco) si terrà la cerimonia di benedizione religiosa ortodossa delle insegne cavalleresche cristiane ecumeniche della Santa Croce di Georgia e avverrà la loro consegna ai benemerenti.
Celebrerà SE Padre Claudio Ioan Cocan, presenzierà Suo Onore la Reale Delegata Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, con i vice delegati Mandilosani Maya Bubashvili Aznauri e Iacopo Bayon Severi Salazar.
Interverranno Guido Farneti Merenda Salecchi (presidente di Aristocrazia Europea) e Gianluca Giadima di Maulo Errico (Unione della Nobiltà Bizantina).
Seguiranno una visita guidata della dimora storica, accompagnati dal padrone di casa, Alberto Uva Parea Marzorati, e una cena di gala di beneficenza in villa, seduti con buffet, con musica dal vivo a cura di Irina Khodossevitch e Matteo Boretti, e ballo tradizionale georgiano a cura di Goderzi Kokreidze.
La serata benefica è a sostegno dei “Volontari Nazionali della Santa Croce”, gruppo riconosciuto di volontariato che si occupa di assistenza sociale ai più bisognosi, primo soccorso, protezione civile e difesa ambientale.
Per informazioni e prenotazioni realcasabagrationi@gmail.com
Scheda di approfondimento Confraternita della Santa Croce di Georgia La Reale Confraternita cavalleresca cristiana ecumenica della Santa Croce di Georgia, o meglio della Santa Croce di Bolnisi, del Regno di Georgia, del Tempio di Gerusalemme, di San Giorgio Megalomartire e di San Costantino Imperatore Isoapostolo Incoronato da Dio (come da denominazione ufficiale riportata dalla pagina Facebook istituzionale) intende riprendere la gloriosa tradizione dell’antico ordine cavalleresco definito “militare crociato templare” georgiano, dei “Tadzrelebi“. La “Santa Croce di Georgia” oggi opera con il patrocinio della Fondazione storico culturale Panchulidze, sotto la simbolica protezione temporale della Real Casa Bagrationi, e la protezione spirituale della Santa Chiesa Ortodossa orientale bizantina (sia del Patriarcato Apostolico di Georgia che del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli). In ambito sociale supporta la Chiesa Ortodossa, promuove l’identità georgiana (in ambito storico, culturale, artistico, musicale), aiuta le comunità ortodosse georgiane nel mondo, sostiene il dialogo ecumenico, supporta il restauro ed il mantenimento dei monumenti storici religiosi, difende i cristiani perseguitati. La confraternita prevede tre gradi onorifici, corrispondenti ad altrettante benemerenze: ordinario (cavaliere e dama), onorario (cavaliere ufficiale e dama ufficiale), benemerito (commendatore e dama di commenda). Secondo quanto affermato dalla confraternita stessa tutti e tre i titoli godono di nobiltà personale non trasmissibile. In Europa occidentale, la Santa Croce di Georgia è un sistema premiale della delegazione della Real Casa Bagrationi Imereti, dipendente legalmente da ACIGEA (Associazione Culturale Italia – Georgia – Eurasia). Pagina Facebook istituzionale: Reale Confraternita cavalleresca cristiana ecumenica della Santa Croce di Georgia *** Facendo riferimento al mondo ortodosso la Reale Confraternita della Croce di Georgia non rientra fra gli ordini cavallereschi riconosciuti e tutelati dalla Santa Sede; inoltre non essendo emanazione di uno stato sovrano o di una Casa già regnante fra quelle riconosciute dal Congresso di Vienna, le sue decorazioni non sono ad oggi autorizzabili all’uso in Italia dal Ministero degli Affari Esteri, e non risulta nel novero degli ordini cavallereschi già riconosciuti dall’ICOC. . |
Scheda di approfondimento Gli ordini cavallereschi in Italia Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni: 1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto) 2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro 3) del Sovrano Militare Ordine di Malta Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”. Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici. Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno. Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero. Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro. . |
Disambigua PREDICATI TITOLI NOBILIARI, CAVALLERESCHI ED ACCADEMICI Per precisa scelta editoriale il Notiziario Araldico cerca di dare conto di tutti gli eventi e le iniziative di rilevanza araldica, nobiliare, cavalleresca, genealogica, vessillologia, faleristica, o comunque attinenti le discipline documentarie della storia, cercando di evitare atteggiamenti censori. Tale scelta, unita alle tempistiche proprie di un quotidiano quale è il Notiziario Araldico, ed all’impossibilità di una verifica puntuale di tutti i trattamenti e le titolature accademiche, nobiliari e cavalleresche, contenute nei comunicati, nelle note informative, nei programmi degli eventi, nei documenti diffusi e/o comunque ripresi, può purtroppo implicare la pubblicazione di titoli contesi, contestati, non universalmente accettati, inesatti, o peggio ancora frutto di falsificazioni antiche o recenti. Si evidenzia dunque che i trattamenti, i predicati, i titoli cavallereschi, i titoli accademici, i titoli nobiliari, pubblicati, lo sono senza attribuire loro alcun valore, e senza poter entrare nel merito. Giova infine ricordare in questa sede che per disposizione costituzionale, in Italia i titoli nobiliari, sono privi di qualunque valore giuridico. . |
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