Presa di possesso del nuovo Vicario per la Sicilia degli OODD di Casa Savoia

Lo scorso 4 marzo la chiesa della Santissima Annunziata ai Catalani di Messina ha accolto la Santa Messa nella memoria liturgica del Beato Umberto III nel corso della quale è avvenuta ufficialmente la presa di possesso del Vicariato degli Ordini Dinastici di Casa Savoia da parte del  nuovo vicario , comm. dott. David Truscello.

Il tempio di fondazione bizantina viene rimodulato in età normanna, dopo la parentesi araba, e diviene con i sovrani aragonesi di Sicilia “cappella reale”: affidato alla Confraternita dei Catalani, sopravvive nel suo peculiare stile architettonico siculo- normanno agli eventi calamitosi che devastano Messina e conserva ancor oggi un’atmosfera di grande misticismo.

Il sacro rito è stato officiato da mons. Luigi Cannizzo, cav. OSML, Vicario foraneo di Reggio Calabria,  assistito dai rev.di comm. OSML don Andrea Di Paola, cerimoniere ecclesiastico della Delegazione, e don Antonio Merlino, al quale è stato consegnato il diploma di Ufficiale dell’Ordine al merito di Savoia. Con il delegato per la Sicilia sono intervenuti gli insigniti del Vicariato, l’avv. Gualtiero Cataldo  familiare OT per il Baliaggio di Sicilia dell’Ordine Teutonico, rappresentanze delle Arciconfraternite dei Verdi e degli Azzurri, del Corpo IIVVCRI, dell’Istituto del Nastro Azzurro, dell’INGORTP e del Convegno Maria Cristina di Savoia. S.E. Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina, ha fatto giungere un messaggio di saluto.

Al termine della Santa Messa, celebrata in suffragio di S.M. il Re Umberto II nel 40mo della sua scomparsa, ci si è recati in corteo presso il monumento di don Giovanni d’Austria per la deposizione di una corona d’alloro.

In pari data il Vicariato di Catania si è riunito presso la chiesa di San Camillo dei Mercedari ai Crociferi per un momento di spiritualità per la Quaresima: dopo il saluto del Vicario, comm. ing. Salvatore Caruso, la meditazione è stata tenuta dal rev.do can. don Salvatore Romeo, cav. OSML.


Scheda di approfondimento
Ordini Dinastici di Casa Savoia

ODDCS

Con l’indicazione di Ordini Dinastici di Casa Savoia (abbreviata anche in ODS oppure OODDS oppure ODDCS) ci si riferisce ad alcuni Ordini Cavallereschi già esistenti durante il Regno d’Italia, il cui magistero è stato conservato da Casa Savoia in quanto considerati dinastici (cioè appartenenti al patrimonio familiare) e non statuali (cioè appartenenti al patrimonio dello Stato Italiano, come invece l’Ordine militare di Savoia, l’Ordine al merito del lavoro e l’Ordine coloniale della Stella d’Italia).

Essi sono:
•L’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, il primo e più prestigioso Ordine di Casa Savoia, il cui magistero è detenuto da Emanuele Filiberto di Savoia ma conteso da Aimone di Savoia-Aosta; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry)
•L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, secondo per importanza fra gli Ordini di Casa Savoia, il magistero è detenuto da Emanuele Filiberto di Savoia ma conteso da Aimone di Savoia-Aosta; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry)
•L’Ordine al Merito Civile di Savoia (o Ordine al Merito di Savoia), istituito nel 1988, in qualche modo erede e prosecutore dell’Ordine della Corona d’Italia e dell’Ordine Civile di Savoia, il magistero è detenuto da Emanuele Filiberto di Savoia; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry)

Sito istituzionale degli Ordini Dinastici di Casa Savoia
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Scheda di approfondimento
Gli ordini cavallereschi in Italia

Ordini Cavallereschi

Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni:

1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto)
2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro
3) del Sovrano Militare Ordine di Malta

Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”.
Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici.
Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno.

Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero.

Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro.
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Disambigua
PREDICATI TITOLI NOBILIARI, CAVALLERESCHI ED ACCADEMICI

Per precisa scelta editoriale il Notiziario Araldico cerca di dare conto di tutti gli eventi e le iniziative di rilevanza araldica, nobiliare, cavalleresca, genealogica, vessillologia, faleristica, o comunque attinenti le discipline documentarie della storia, cercando di evitare atteggiamenti censori.

Tale scelta, unita alle tempistiche proprie di un quotidiano quale è il Notiziario Araldico, ed all’impossibilità di una verifica puntuale di tutti i trattamenti e le titolature accademiche, nobiliari e cavalleresche, contenute nei comunicati, nelle note informative, nei programmi degli eventi, nei documenti diffusi e/o comunque ripresi, può purtroppo implicare la pubblicazione di titoli contesi, contestati, non universalmente accettati, inesatti, o peggio ancora frutto di falsificazioni antiche o recenti.

Si evidenzia dunque che i trattamenti, i predicati, i titoli cavallereschi, i titoli accademici, i titoli nobiliari, pubblicati, lo sono senza attribuire loro alcun valore, e senza poter entrare nel merito.

Giova infine ricordare in questa sede che per disposizione costituzionale, in Italia i titoli nobiliari, sono privi di qualunque valore giuridico.
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ODDCS
Insegne degli Ordini Dinastici di Casa Savoia
7 Marzo 2023
Francesco Atanasio

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