Lo stemma di monsignor Cirulli
Papa Francesco lo scorso 23 febbraio, ha nominato Vescovo di Sessa Aurunca S.E. Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, finora Amministratore Apostolico di Sessa Aurunca, unendo le tre Diocesi in persona Episcopi.
S.E. Mons. Giacomo Cirulli è nato il 25 settembre 1952 a Cerignola. Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli nel 1981. Ha compiuto il cammino di formazione al sacerdozio nell’Almo Collegio Capranica in Roma, conseguendo il Baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e nel 1984 la Licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma.
È stato ordinato sacerdote il 7 dicembre 1982, incardinandosi nella Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.
Ha svolto i seguenti incarichi: Parroco della Parrocchia Sant’Antonio di Padova in Cerignola (1984-1996); Rettore del Seminario Diocesano (1996-2001); Direttore della Caritas Diocesana (1988-2001); dal 1988 Membro del Consiglio Presbiterale e Pastorale Diocesano; Delegato Regionale Caritas (1994-1996); Responsabile regionale degli obiettori di coscienza in servizio presso la Caritas (1989-1994); Docente di Religione al Liceo Ginnasio Zingarelli di Cerignola (1985-1991); Docente di Sacra Scrittura presso l’Istituto di Scienze Religiose Diocesano (dal 1985) e presso la Facoltà Teologica Pugliese (1992-2011); Direttore Associazione Medici Cattolici (1992-1996); Vicario Episcopale per i ministeri e la formazione permanente del clero (1996-2001); Direttore della pastorale giovanile vocazionale (1996-2001); Membro del Collegio dei Consultori (1998-2001); Membro del Consiglio Episcopale (1996-2001); dal 2001 Vicario foraneo ed esorcista della Diocesi e Parroco della Parrocchia B.V. Maria Addolorata in Orta Nova; dal 2012 Vicario Episcopale per la cultura e Membro del Consiglio Episcopale; dal 2016, fino alla nomina Episcopale, è stato Vicario Generale.
Il 14 settembre 2017 è stato eletto Vescovo di Teano-Calvi, ricevendo la consacrazione episcopale il 7 dicembre successivo.
Il 26 febbraio 2021 ha assunto il governo della Diocesi di Alife-Caiazzo, unita in persona Episcopi a quella di Teano-Calvi.
Il 3 dicembre 2022 è stato nominato Amministratore Apostolico di Sessa Aurunca.
Anche con l’assunzione del nuovo incarico, monsignor Cirulli continuerà a far uso dello stemma adottato all’atto della sua consacrazione episcopale nel 2017, e che così è stato presentato all’epoca:
Lo scudo è diviso verticalmente in due campiture, la prima in rosso e la seconda in argento.
Il rosso è il colore dell’amore e del sangue: l’amore intenso e assoluto del Padre che invia il Figlio a immolarsi per la nostra salvezza. L’argento è il simbolo della trasparenza, quindi della Verità e della Giustizia, doti su cui poggia l’impegno pastorale del Vescovo. Anche la stella, il simbolo che più frequentemente troviamo nell’iconografia mariana, è in argento e il richiamo alla trasparenza, in questo caso, identifica la purezza verginale della Nostra Madre Celeste. Il presule è stato ordinato Presbitero e Vescovo nei primi vespri della solennità dell’Immacolata Concezione. Il pane spezzato rimanda all’eucaristia, sacramento memoriale istituito da Gesù; rimanda al pane della condivisione fraterna con i poveri (l’impegno della Caritas ha caratterizzato per anni il ministero del Vescovo) e a Sant’Antonio di Padova, titolare della parrocchia omonima a Cerignola guidata da Mons. Cirulli per 12 anni (1984 – 1996) e patrono della città di Orta Nova, dove finora è stato parroco (2001 – 2017). Il libro simboleggia la Parola di Dio, strumento di salvezza giunto a noi tramite la Sacra Scrittura; su di esso campeggia una croce gemmata, simbolo glorioso della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Vengono così richiamati la centralità del kerigma nella predicazione, l’attività di docente di Sacra Scrittura e il giorno dell’elezione a Vescovo nella festa dell’Esaltazione della Croce il 14 settembre.
Il motto scelto è Superimpendar pro animabus vestris (Mi consumerò per le vostre anime).
Scheda di approfondimento L’araldica ecclesiastica L’araldica ecclesiastica è una specifica branca dell’araldica che si occupa degli stemmi appartenenti a persone o istituzioni del mondo ecclesiale, stemmi caratterizzati da ornamentazioni esterne sostanzialmente costanti e che esprimono un preciso codice giuridico, in grado di rendere immediatamente identificabile grado e funzione del titolare. Limitatamente all’araldica della Chiesa Cattolica, gli elementi essenziali di tale codice sono: La tiara o triregno è l’ornamento araldico ad uso esclusivo del Papa, che sormonta il relativo stemma, ed è costituita da un copricapo a forma di cupola che sorregge tre corone sovrapposte. Benedetto XVI e Francesco hanno sostituito la tiara con una mitra caricata di tre fasce d’oro che richiamano le originarie tre corone. Il galero, ovvero il cappello ecclesiastico è un cappello da pellegrino con la tesa molto lunga e due cordoni laterali che terminano con una serie di fiocchi o più propriamente nappe. Posto sulla sommità ornamento dello scudo il galero consente l’immediato riconoscimento del grado del titolare dello stemma grazie al colore e al numero delle nappe o fiocchi. Il colore del galero (di norma il medesimo delle nappe) indica: > rosso per i cardinali; > verde per gli arcivescovi, i vescovi e i patriarchi; > paonazzo per i monsignori; > nero per i presbiteri. Il numero di nappe per lato indica: > 15 nappe rosse per i cardinali; > 15 nappe verdi per patriarchi e primati; > 10 nappe verdi arcivescovi; > 6 nappe verdi vescovi e abati mitrati; > 6 nappe paonazze cappellano di Sua Santità; > 6 nappe nere vicario generale, vicario episcopale, abate; > 3 nappe parroco; > 1 nappa presbitero. Le Chiavi sono raffigurate incrociate, una d’oro a destra e un’altra d’argento a sinistra, con le impugnature rivolte verso il basso. Si pongono dietro o sopra lo scudo papale. La croce posta in palo dietro lo scudo, può essere: > semplice cioè ad una traversa per i vescovi > doppia cioè a due traverse per i cardinali, i patriarchi e gli arcivescovi. Impostazione classica di un stemma papale Impostazione classica di uno stemma cardinalizio di un arcivescovo Impostazione classica di uno stemma arcivescovile Impostazione classica di uno stemma vescovile Impostazione classica di uno stemma di un vicario episcopale Impostazione classica di uno stemma di un parroco Impostazione classica di uno stemma di un sacerdote Accanto a questi elementi principali ve ne sono altri di uso più limitato, come pure vi sono ulteriori configurazioni specificatamente riservate a cariche meno note, e non mancano un certo numero di eccezioni e deroghe concesse a titolari di cariche legate ad istituzioni specifiche. I disegni di questa scheda sono stati realizzati da Teresa Morettoni e Davide Bolis (per il solo stemma vescovile). . |
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