Cavalieri di San Nicola a Bari
Sabato 18 febbraio, presso la chiesa di San Giovanni Crisostomo, nel borgo antico di Bari, si terrà un incontro dei Cavalieri di San Nicola, con il seguente programma:
Ore 17.00 ritrovo dei cavalieri in sacrestia con mantello e guanti bianchi
Ore 19.00 celebrazione con rito greco bizantino
Ore 19.30 Relazione conclusiva del presidente Princeps
Ore 20.00 Comunicazione del presidente Princeps
20.30 Agape bianca
Scheda di approfondimento I cavalieri di San Nicola e l’Ordine della Nave L’Ordine degli Argonauti di San Nicola, era anche detto della Nave, in quanto utilizzava come insegna una nave d’argento sul mare tempestoso, ad indicare la vocazione marinaresca dell’istituzione e lo spirito cristiano della fortezza nella tribolazione. Si ritiene che l’Ordine sia stato istituito da Carlo d’Angiò Durazzo (Carlo III), re di Napoli, nel 1381, secondo alcuni studiosi il 2 giugno (giorno della sua incoronazione), secondo altri il 6 dicembre (ricorrenza della sua morte e giorno della memoria liturgica) . L’Ordine pare che sia sia estinto poco dopo la morte del suo fondatore, avvenuta nel 1386. In tempi recenti Giuseppe Massimo Goffredo ha riproposto un uguale titolo laico cavalleresco. L’Ordine oggi così denominato non è riconosciuto dalla Chiesa Cattolica (si veda la “Precisazione della Segreteria di Stato Vaticana“), nè le sue eventuali decorazioni sono autorizzabili all’uso dal Ministero della Difesa (Elenco decorazioni ammesse dal Ministero della Difesa), o sono state sino ad ora autorizzate dal Ministero degli Esteri o ancora riconosciute dall’ICOC (Commissione Internazionale e Permanente suglio Ordini Cavallereschi). . |
Scheda di approfondimento Gli ordini cavallereschi in Italia Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni: 1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto) 2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro 3) del Sovrano Militare Ordine di Malta Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”. Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici. Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno. Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero. Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro. . |
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