Aristocrazia Europea in Puglia
Questo è il nuovo organigramma della delegazione di Aristocrazia Europea della Regione Puglia: Nobile Alberto dei Marchesi Abbaticchio (del movimento neo borbonico), Dama Prof. Angela Campanella (storica e scrittrice, delegata Casa Imperiale Cantacuzino e Ordine del Drago), Nobile Cav. Architetto Attilio Canta (delegato associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea), Nobile Cav. Onofrio Delli Carri di Vignola (Guardie d’Onore al Reale Pantheon), Prof. Luigi Fino (medico e docente universitario), Nobile Cav. Salvatore Franzoso (pro delegato Casa Imperiale Giustinianea Heracliana dei Principi Leopardi di Costantinopoli), Nobile Giuseppe Goffredo (Ordine della Nave, Argonauti di San Nicola), Dama Giovanna Greco (rappresentante Templari PTHM), Cav. Avv. Fabrizio Ruggeri (delegato Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia) e Avv. Luigi Suez (Ordine di NS di Sion di Gallipoli).
A ufficializzare i nuovi incarichi è stata la vice presidente di Aristocrazia Europea (con delega ai rapporti internazionali e al dialogo ecumenico fra cristiani), la Contessa Lali Panchulidze, che, in poco meno di una settimana, da Lecce a Bari, ha avuto una decina di incontri, partecipando a due importanti conferenze storico culturali, due feste e diversi pranzi e cene. Nell’occasione hanno aderito al sodalizio culturale nobiliare il barone Antonio Marrese (dei Signori di Maruggio) il conte avvocato Pierfrancesco Viti de Angelis di Altamura e il Capitano di Vascello Luigi Leotta della Guardia Costiera. La vice presidente Panchulidze ha proposto anche di istituire un comitato regionale d’onore con la principessa donna Fabrizia Dentice di Frasso (proprietaria del magnifico castello di San Vito dei Normanni), il duca don Carlo Guarini di Poggiardo e Scorrano (storico produttore di vini di eccellenza) e il marchese Cataldo Tarantini Leone di Melpignano e Vernole (imprenditore e mecenate).
“La nostra associazione continua a crescere in numero e qualità, diventando punto di riferimento per tutti coloro che credono ancora negli autentici valori, naturali e tradizionali, cavallereschi e aristocratici, della nostra civiltà cristiana. Siamo un saldo e serio baluardo culturale alla decadenza. Grazie a Lali (Panchulidze) e ad Attilio (Canta) per il loro impegno.” ha dichiarato il Conte Guido Farneti Merenda Salecchi, presidente reggente di Aristocrazia Europea.
Scheda di approfondimento ARISTOCRAZIA EUROPEA Aristocrazia Europea è un’Associazione Culturale Internazionale legalmente costituita nel 2016 e riconosciuta dallo Stato Italiano, dalla Unione Europea e dalla Regione Lombardia. “Riteniamo che la più genuina nobiltà sia quella del pensiero e dell’azione, al servizio della propria comunità e del proprio territorio Forte di tali principi, la nostra associazione culturale, diversamente da tutte le altre, si rivolge sia a quella minoranza di Nobili legittimi (che avendo ereditato dai propri Maggiori stemmi e corone, rimangono fedeli alla provvidenziale missione dell’aristocrazia storia), sia a tutti coloro che, cavalieri e autentici gentiluomini, condividono questi imperituri valori: l’aristocrazia, contrariamente a quanto si pensi, è una classe aperta“. L’associazione è attualmente guidata un direttivo composto da Ezra Foscari Rezzonico (presidente emerito), Lali Panchulidze (attuale vice presidente), Giuseppe Manzoni di Chiosca e Poggiolo (presidente della consulta araldica di AE), Cesare Vernarecci di Fossombrone (presidente di tribunale nobiliare arbitrale) e Guido Farneti Merenda Salecchi (presidente reggente); il rappresentante legale (nonchè socio fondatore e benemerito, custode degli archivi, già vice presidente) è Roberto Jonghi Lavarini. Sito istituzionale: Aristocrazia Europea . |
Disambigua PREDICATI TITOLI NOBILIARI, CAVALLERESCHI ED ACCADEMICI Per precisa scelta editoriale il Notiziario Araldico cerca di dare conto di tutti gli eventi e le iniziative di rilevanza araldica, nobiliare, cavalleresca, genealogica, vessillologia, faleristica, o comunque attinenti le discipline documentarie della storia, cercando di evitare atteggiamenti censori. Tale scelta, unita alle tempistiche proprie di un quotidiano quale è il Notiziario Araldico, ed all’impossibilità di una verifica puntuale di tutti i trattamenti e le titolature accademiche, nobiliari e cavalleresche, contenute nei comunicati, nelle note informative, nei programmi degli eventi, nei documenti diffusi e/o comunque ripresi, può purtroppo implicare la pubblicazione di titoli contesi, contestati, non universalmente accettati, inesatti, o peggio ancora frutto di falsificazioni antiche o recenti. Si evidenzia dunque che i trattamenti, i predicati, i titoli cavallereschi, i titoli accademici, i titoli nobiliari, pubblicati, lo sono senza attribuire loro alcun valore, e senza poter entrare nel merito. Giova infine ricordare in questa sede che per disposizione costituzionale, in Italia i titoli nobiliari, sono privi di qualunque valore giuridico. . |
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