Il vescovo senza stemma
Lo scorso 23 settembre papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Vicenza presentata da S.E. Mons. Beniamino Pizziol. Contestualmente il Santo Padre ha nominato vescovo della medesima diocesi il Rev.do Mons. Giuliano Brugnotto, finora vicario generale della diocesi di Treviso.
S.E. Mons. Giuliano Brugnotto è nato il 7 novembre 1963 a Carbonera, nella diocesi di Treviso. Ha frequentato il seminario minore e maggiore di Treviso ed è stato ordinato presbitero il 19 maggio 1990. Ha conseguito il dottorato presso la facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Gregoriana di Roma (1996).
Fra i diversi incarichi svolti, ricordiamo: vicario parrocchiale a Silea (1990-1991); delegato vescovile per la formazione permanente del clero giovane (2004-2010); rettore del seminario minore e maggiore (2018-2021).
Inoltre, è stato docente di diritto canonico in vari istituti, in particolare presso la Facoltà di Diritto Canonico San Pio X di Venezia (dal 2003) di cui è stato anche preside (2014-2019).
Lo scorso 11 luglio, nella cattedrale di Vicenza, ha ricevuto l’ordinazione episcopale dal cardinal Pietro Parolin, originario di Vicenza e Segretario di Stato Città del Vaticano.
Fra le sue prime scelte quella di rinunciare ad avere un proprio stemma e il ricorso a vesti e oggetti liturgici usati.
In particolare la rinuncia ad un proprio emblema araldico viene motivata come una scelta di “sobrietà”, ricordando un po’ quanto avvenuto in epoca napoleonica quando gli stemmi furono ingiustificatamente associati al lusso esibizionista della nobiltà decadente, e non ad un funzionale e codificato sistema di comunicazione qual invece l’araldica è. Scelta che ha anche alimentato congetture circa possibili prese di posizione in merito ad altri titoli, trattamenti e segni distintivi dello stato episcopale.
Scheda di approfondimento L’araldica ecclesiastica L’araldica ecclesiastica è una specifica branca dell’araldica che si occupa degli stemmi appartenenti a persone o istituzioni del mondo ecclesiale, stemmi caratterizzati da ornamentazioni esterne sostanzialmente costanti e che esprimono un preciso codice giuridico, in grado di rendere immediatamente identificabile grado e funzione del titolare. Limitatamente all’araldica della Chiesa Cattolica, gli elementi essenziali di tale codice sono: La tiara o triregno è l’ornamento araldico ad uso esclusivo del Papa, che sormonta il relativo stemma, ed è costituita da un copricapo a forma di cupola che sorregge tre corone sovrapposte. Benedetto XVI e Francesco hanno sostituito la tiara con una mitra caricata di tre fasce d’oro che richiamano le originarie tre corone. Il galero, ovvero il cappello ecclesiastico è un cappello da pellegrino con la tesa molto lunga e due cordoni laterali che terminano con una serie di fiocchi o più propriamente nappe. Posto sulla sommità ornamento dello scudo il galero consente l’immediato riconoscimento del grado del titolare dello stemma grazie al colore e al numero delle nappe o fiocchi. Il colore del galero (di norma il medesimo delle nappe) indica: > rosso per i cardinali; > verde per gli arcivescovi, i vescovi e i patriarchi; > paonazzo per i monsignori; > nero per i presbiteri. Il numero di nappe per lato indica: > 15 nappe rosse per i cardinali; > 15 nappe verdi per patriarchi e primati; > 10 nappe verdi arcivescovi; > 6 nappe verdi vescovi e abati mitrati; > 6 nappe paonazze cappellano di Sua Santità; > 6 nappe nere vicario generale, vicario episcopale, abate; > 3 nappe parroco; > 1 nappa presbitero. Le Chiavi sono raffigurate incrociate, una d’oro a destra e un’altra d’argento a sinistra, con le impugnature rivolte verso il basso. Si pongono dietro o sopra lo scudo papale. La croce posta in palo dietro lo scudo, può essere: > semplice cioè ad una traversa per i vescovi > doppia cioè a due traverse per i cardinali, i patriarchi e gli arcivescovi. Impostazione classica di un stemma papale Impostazione classica di uno stemma cardinalizio di un arcivescovo Impostazione classica di uno stemma arcivescovile Impostazione classica di uno stemma vescovile Impostazione classica di uno stemma di un vicario episcopale Impostazione classica di uno stemma di un parroco Impostazione classica di uno stemma di un sacerdote Accanto a questi elementi principali ve ne sono altri di uso più limitato, come pure vi sono ulteriori configurazioni specificatamente riservate a cariche meno note, e non mancano un certo numero di eccezioni e deroghe concesse a titolari di cariche legate ad istituzioni specifiche. I disegni di questa scheda sono stati realizzati da Teresa Morettoni e Davide Bolis (per il solo stemma vescovile). . |
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