Sisa tra passato e futuro

Come da programma lo scorso 15 ottobre si è svolto a Torino il XXXVIII° Convivio Scientifico della Società Italiana di Studi Araldici (SISA), appuntamento che costituisce un’eccellenza nel calendario degli eventi ascrivibili alle scienze documentarie ella storia.

L’occasione ha rappresentato anche la prima uscita pubblica per il rinnovato consiglio direttivo del sodalizio, che ricordiamo ora essere ora così composto:

Consiglio Direttivo:
Ottavio Bevilacqua (Presidente)
Fabrizio Antonielli d’Oulx (Vicepresidente)
Gianfranco Rocculi (Segretario e Tesoriere)
Alberto Gamaleri Camondi Calleri (Consigliere)
Enrico Genta Ternavasio (Consigliere)
Claudia Ghiraldello (Consigliere Addetto Stampa)
Alberico Lo Faso di Serradifalco (Consigliere)
Daniele Ormezzano (Consigliere)
Mario Palazzi (Consigliere)
Roberto Sandri Giachino (Consigliere)
Angelo Scordo (Consigliere)

Altri incarichi:
Marco di Bartolo (Responsabile Editoriale)

Collegio dei Revisori dei Conti:
Angelandrea Casale (revisore)
Mario Coda (revisore)

Collegio dei Probiviri:
Edoardo Fiora di Centocroci (proboviro)
Vincenzo Vittorio Pruiti (proboviro)

Venendo invece al convegno, come sempre ha proposto numerosi interventi di alcuni fra i più apprezzati studiosi delle discipline d’interesse della SISA, quali innanzitutto l’araldica, il diritto nobiliare e gli ordini cavallereschi:

Angelo Scordo – La sirena nell’araldica gentilizia d’Italia.
Claudia Ghiraldello – Scoperte araldiche a Sant’Alberto di Butrio.
Mario Palazzi – Musica e araldica: Re, Principi e Nobili compositori e musicisti.
Alberto Gamaleri Calleri Gamondo – Cavalli, cani e cavalieri nella caccia nobiliare sabauda ed europea.
Fabrizio Antonielli d’Oulx – L’impresa. Il linguaggio degli eroi e la filosofia dei cavalieri.
Mario Coda – I regi stabilimenti sabaudi del XVII e XVIII secolo che regolano il Governo temporale del Santuario d’Oropa.
Luca Paveri Fontana – Riflessioni da dilettante: resto lo stemma ma diluisce il sangue.
Paolo Fiora di Centocroci – Il rapporto simmetrico tra persona e stemma (fu chiaro al Capitolo del Toson d’Oro nel 1445 a Gand).
Ottavio Bevilacqua di Bevilacqua – La questione Carignano al Congresso di Verona.

Buona anche la partecipazione dei soci, probabilmente stimolati dall’essere questo il primo appuntamento post pandemico della SISA completamente privo di restrizioni, e dalla già citata occasione di incontro con il nuovo direttivo che tramite il nuovo presidente ha nella circostanza avuto modo di iniziare ad illustrare i futuri sviluppi delle attività della Società.

Scheda di approfondimento Società Italiana di Studi Araldici La Società Italiana di Studi Araldici (S.I.S.A) è un ente privato che ha per scopo statutario la promozione degli studi storico-araldici e si propone di valorizzare il ruolo dell’araldica nell’ambito delle scienze umane. “Società Italiana di Studi Araldici” è la denominazione adottata nel 1986 dal “Centro Studi Araldici e della Tradizione”. Fondata nel 1982 per trasformazione della preesistente “Accademia Araldica” costituita nel 1977. Oggi la S.I.S.A. rappresenta in Italia una delle realtà più autorevoli in ambito araldico, ad annovera tra i suoi associati molti dei più stimati studiosi della materia. Alla presidenza della S.I.S.A. si sono alternati Riccardo Riccardi di S. Maria di Mongrando, Carlo Gustavo Figarolo di Gropello, Alberico Lo Faso di Serradifalco, e Ottavio Bevilacqua attualmente in carica. Fra le attività costanti e caratterizzanti la SISA si segnalano i convegni annuali denominati “convivi”, di cui dal 1986 se ne pubblicano gli Atti, la pubblicazione del trimestrale digitale “Sul Tutto” e la messa on line degli “Studi”. Sito istituzionale: Società Italiana di Studi Araldici .

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