Le Medaglie dell’Annuario della Nobiltà Italiana
Lo scorso 16 settembre a Milano, città piena di storia, intrisa di cultura e regalità, già capitale dell’antico Regno Italico di Napoleone I, si sono tenuti due importanti eventi legati all’Annuario della Nobiltà Italiana.
Attorno alle 13 i primi consultori del Comitato Scientifico dell’Annuario hanno raggiunto il Ristorante Sant’Eustorgio ove, accolti dal direttore Andrea Borella, si sono radunati per una colazione di lavoro cui hanno partecipato anche alcuni stimati ospiti come l’On. senatore Gabriele Albertini, già sindaco della città, ed il nobile Giuseppe dei conti Rizzani delegato per la Lombardia degli Ordini Dinastici della Real Casa delle Due Sicilie e della Real Casa del Portogallo per l’Italia, la Repubblica di San Marino e la Santa Sede.
Dopo il momento conviviale è seguita la decima riunione periodica dei consultori nel corso della quale il direttore Borella ha illustrato i risultati ottenuti in questi ultimi tempi nonché le prospettive ed iniziative future ed in corso di realizzazione.
In particolare si è accennato alle iniziative editoriali sorelle, intraprese per volontà di Andrea Borella, ossia la fondazione e l’avvio delle campagne di raccolta dati dei nuovi repertori nobiliari e genealogici come quello per il Principato di Monaco, per il Principato del Liechtenstein, per il Granducato del Lussemburgo, per lo Stato della Città del Vaticano, per l’Impero del Giappone e così via.
Video realizzato dalla casa editrice dell’Annuario della Nobiltà Italiana, di resoconto della riunione dei consultori
Grande sintonia ha caratterizzato l’incontro grazie al quale è stato possibile creare un momento di condivisione con cultori della materia e collaboratori giunti da tutta Italia.
Poco dopo il corposo gruppo si è spostato nell’attigua Basilica di Sant’Eustorgio ove si trova l’Arca che un tempo accolse le reliquie dei magi, giunti a suo tempo da oriente per venerare il Cristo appena nato.
Il direttore Borella ha qui distribuito il volume dal titolo “La medaglia benemerenti dell’Annuario della nobiltà italiana. Cenni storici” e ne ha anticipato alcuni contenuti utili a contestualizzare la cerimonia che si sarebbe tenuta dopo pochi minuti, spiegando come questa volesse sciogliere un voto, risalente a quasi 150 anni prima e caro al cuore di Giovan Battista di Crollalanza, fondatore dell’Annuario e della Regia Accademia Araldico Genealogica Italiana, ed illustrando i profondi significati delle medaglie di benemerenza dell’Annuario della Nobiltà Italiana i cui conferimenti riprendevano in seguito ad un secolo di interruzione.
Dopo l’intervento del direttore è seguito quello di don Luca Camisana, parroco della Comunità Pastorale dei Santi Magi il quale ha offerto ai presenti alcune notizie sulla basilica e la sua storia millenaria.
Poco dopo sono iniziati i conferimenti con la prima medaglia d’oro alla memoria di S.A.R. Amedeo di Savoia, Duca di Savoia, Capo della Real Casa d’Italia il quale, a suo tempo, fu sostenitore dell’Annuario della Nobiltà Italiana, per anni ne scrisse le prefazioni, l’onorò sempre della sua stima e considerazione. Le insegne e l’attestato sono stati ritirati dal dorr. Fabrizio Servente, Segretario Particolare di S.A.R. il Duca di Savoia e Capo delle Segreterie della Real Casa il quale, particolarmente emozionato, ha ringraziato a nome del Duca di Savoia SAR Aimone impossibilitato ad esser presente. Tramite il dott. Servente il principe ha voluto confermare i sentimenti di vicinanza della Real Casa di Savoia all’Annuario della Nobiltà Italiana, al direttore ed ai suoi collaboratori. Sono seguiti, quindi, diversi conferimenti iniziando con le medaglie d’oro ad Emanuele Bongiorno di Canigliari, ad Alessandro Mella, a Giuseppe Rizzani, a Demetrio Baffa Trasci Amalfitani di Crucoli, a Romolo Dodi, ad Emilio Villa Castiglioni, a Fabio Cassani Pironti ed un’ulteriore medaglia d’oro a Mario Gregorio per gli straordinari contributi offerti all’Annuario della Nobiltà Italiana. Sono seguite le medaglie d’argento a Mauro Rosati di Monteprandone De Filippis Délfico, a Matteo Bagnati, a Paolo Conforti, a Guido Agosti, a Giovanni Battista Ballarino, a Marcalvise de Vierno Trevisan ed a Giovanni Chianese.
Le medaglie di bronzo sono state, invece, conferite a Luca Rancati Riva, a Pierluca Turnone, a Giancarlo Forni, a Gaspare Battistuzzo Cremonini, ad Andrea Conti, a Marco Brivio e ad Andrea Rivoira. Gli attestati d’onore sono stati conferiti a Sergio Monferrini ed a Giovanni Fe’ Calai.
Le medaglie, in alcuni casi, sono state decretate con un’ulteriore menzione d’onore prevista dal regolamento quale ulteriore distinzione per particolari casi.
Video realizzato dalla casa editrice dell’Annuario della Nobiltà Italiana, di resoconto della consegna delle Medaglie dell’Annuario della Nobiltà Italiana
Ulteriori conferimenti avverranno in Napoli ed a Roma in prossime cerimonie. Il direttore Andrea Borella ha altresì annunciato la decisione di conferirne una d’oro al fondatore Giovan Battista di Crollalanza la quale sarà collocata a Pisa ove egli riposa.
Al termine dei conferimenti lo stesso direttore ha ringraziato i presenti, visibilmente commossi, e dato appuntamento al prossimo incontro esortandoli ad “intensificare le ricerche e lo studio per rendere sempre maggiore la qualità e la bellezza dell’Annuario della Nobiltà Italiana. Una pubblicazione unica nel suo genere e sempre, tra l’altro, lieta di accogliere tra le sue fila nuovi collaboratori“.
Scheda di approfondimento Annuario della Nobiltà Italiana L’Annuario della Nobiltà Italiana è un repertorio periodico genealogico, anagrafico ed araldico sulle famiglie nobili italiane, fiorenti ed estinte, e sulle famiglie “notabili” italiane (casate storicamente in possesso di stemma e con vita more nobilium). Il periodico venne originariamente fondato nel 1879 sotto l’egida dell’Accademia Italiana d’Araldica, che ne curò le successive ventisei edizioni, fino al 1905. A dirigere l’opera Giovan Battista di Crollalanza, che per la veste tipografica s’ispirò a quella delle edizioni ottocentesche dell’Almanach de Gotha. A Giovan Battista di Crollalanza si succedettero nella direzione della prima serie, il figlio di questi, Goffredo di Crollalanza, sino al 1904 ed il fratellastro di quest’ultimo, Aldo di Crollalanza sino al 1905. Nel 2000 venne fondata la nuova serie dell’Annuario, con la pubblicazione della XXVIII edizione, in due volumi, a cura di Andrea Borella, dapprima per i tipi della casa editrice S.A.G.I. (Società Araldica Genealogica Internazionale) e poi a cura dell'”Annuario della Nobiltà Italiana Foundation Trust“. La presidenza onoraria dell’opera venne assunta, nel gennaio 2000, da Onda di Crollalanza, nipote di Goffredo e di Aldo di Crollalanza e pronipote di Giovan Battista Crollalanza, fino alla di lei morte (18 agosto 2007), poi da Araldo di Crollalanza, fratellastro di Onda (morto il 29 novembre 2014). L’attuale presidente è il figlio di quest’ultimo, Goffredo di Crollalanza (nato nel 1974). La XXX (2006) e la XXXI edizione (2007-2010) furono presentate alla presenza di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia. A caratterizzare l’Annuario rispetto ad altri repertori araldico-genealogico in commercio, la presenza di inediti ed approfonditi studi di diritto nobiliare per ogni nuova edizione dell’opera, e l’ampiezza e completezza del numero di famiglie aristocratiche e borghesi censite. Sito istituzionale dell’Annuario della Nobiltà Italiana . |
Scheda biografica Andrea Borella Fondatore della casa editrice S.A.G.I. e poi dell’ Annuario della Nobiltà Italiana Foundation Trust, ha curato l’anastatica del celebre Stemmario Cremosano, dal 1998 dirige la seconda serie dell’ “Annuario della Nobiltà Italiana” e dal 2003 ha dato vita ad una collana di repertori genealogici e nobiliari dedicati ai vari Paesi del Mondo. Perito e consulente tecnico in araldica presso il Tribunale di Sondrio è specializzato in storia e in scienze etno-antropologiche, è stato docente di genealogia, araldica e araldica ecclesiastica presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” di Roma, è consulente per il diritto dinastico di alcuni Governi e Case sovrane ed ex sovrane nel mondo. . |
DISAMBIGUA Sono diversi i repertori genealogici-nobiliari italiani, tal volta con denominazioni simili; di seguito un elenco delle pubblicazioni a vocazione nazionale: Albo d’oro della Nobiltà Italiana Repertorio genealogico-nobiliare edito da Ettore Gallelli Editore a partire dal 1998, amministrato dall’Unione della Nobiltà Italiana, di cui la seconda edizione è in uscita nel 2022 (link) Albo d’Oro delle famiglie nobili e notabili europee Repertorio genealogico-nobiliare edito dall’ Archivio storico araldico nobiliare a partire dal 1908, di cui la XVI edizione è in uscita nel 2022 (link). Albo d’Oro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Repertorio genealogico-nobiliare annunciato da Ettore Gallelli Editore per il 2021 (link). Albo d’Oro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme Repertorio genealogico-nobiliare annunciato da Ettore Gallelli Editore senza che ne sia stata comunicata una data d’uscita (link) Annuario della Nobiltà Italiana Repertorio genealogico-nobiliare attualmente edito da Annuario della Nobiltà Italiana foundation trust, la cui prima serie ha iniziato le pubblicazioni nel 1878 per interromperle nel 1905; l’attuale seconda serie, diretta da Andrea Borella, ha ripreso le pubblicazioni nel 1998, giungendo alla XXXIII edizione dell’opera, uscita nel 2021 (link) Elenco dei Titolati Italiani con annesso Blasonario Generale Italiano Repertorio genealogico-nobiliare edito dall’ Accademia Araldica Nobiliare Italiana a partire dal 2008, di cui la V edizione è uscita nel 2021 (link). Elenco Ufficiale della Nobiltà Italiana Elenco ufficiale dei nobili italiani, amministrato dalla dalla Consulta Araldica del regno d’Italia, destinato a raccogliere le famiglie la cui nobiltà era già riconosciuta da almeno uno degli stati preunitari. Realizzato nel 1922, ha avuto una seconda edizione nel 1933 e un supplemento per il periodo 1934-36. Ha cessato di essere aggiornato con l’avvento della Repubblica. Elenco Ufficiale della Nobiltà Italiana – Serie aggiornata Repertorio genealogico-nobiliare edito da Ettore Gallelli Editore amministrato dall’Unione della Nobiltà Italiana, ha avuto una prima edizione nel 2012, ed una seconda nel 2019 (link) Libro d’Oro della Nobiltà Italiana Istituito nel 1896, è un registro ufficiale del cessato Regno d’Italia, manoscritto, fu curato dalla Consulta Araldica del regno sino all’avvento della Repubblica, che ne cessò l’aggiornamento. Attualmente è conservato dall’Archivio Centrale dello Stato, a Roma (link) Libro d’Oro della Nobiltà Italiana Repertorio genealogico-nobiliare dal 2015 edito dalla Libro d’Oro Srl, per conto del rifondato Collegio Araldico, in continuità con la serie avviata nel 1910 dal Collegio Araldico; è giunto alla XXVI edizione con l’uscita di gennaio 2022 (link) Libro d’Oro della Nobiltà Italiana – Nuova serie corrente Repertorio genealogico-nobiliare edito da Ettore Gallelli Editore amministrato dal Collegio Araldico Romano a partire dal 2014, in prosecuzione della serie avviata nel 1910 dal Collegio Araldico, di cui la XXVI edizione è annunciata in aggiornamento (link) Libro d’Oro della Nobiltà Italiana – Serie aggiornata Repertorio genealogico-nobiliare edito da Ettore Gallelli Editore amministrato dall’Unione della Nobiltà Italiana, pubblicato nel 2011 (link) Libro d’Oro delle famiglie Nobili e Notabili Repertorio genealogico-nobiliare edito da Enzo Modulo Morosini a partire dal 2009, di cui la VI edizione è in uscita nel 2022 (link) Libro della Nobiltà Italiana Repertorio genealogico-nobiliare edito da Ettore Gallelli Editore amministrato dall’Unione della Nobiltà Italiana, pubblicato nel 2015 (link) Regio Libro d’Oro della Nobiltà Italiana Repertorio genealogico-nobiliare edito da Ettore Gallelli Editore amministrato dall’Unione della Nobiltà Italiana, pubblicato nel 2013 (link) Per approfondire: E’ guerra intorno al “Libro d’Oro” . |
Disambigua PREDICATI TITOLI NOBILIARI, CAVALLERESCHI ED ACCADEMICI Per precisa scelta editoriale il Notiziario Araldico cerca di dare conto di tutti gli eventi e le iniziative di rilevanza araldica, nobiliare, cavalleresca, genealogica, vessillologia, faleristica, o comunque attinenti le discipline documentarie della storia, cercando di evitare atteggiamenti censori. Tale scelta, unita alle tempistiche proprie di un quotidiano quale è il Notiziario Araldico, ed all’impossibilità di una verifica puntuale di tutti i trattamenti e le titolature accademiche, nobiliari e cavalleresche, contenute nei comunicati, nelle note informative, nei programmi degli eventi, nei documenti diffusi e/o comunque ripresi, può purtroppo implicare la pubblicazione di titoli contesi, contestati, non universalmente accettati, inesatti, o peggio ancora frutto di falsificazioni antiche o recenti. Si evidenzia dunque che i trattamenti, i predicati, i titoli cavallereschi, i titoli accademici, i titoli nobiliari, pubblicati, lo sono senza attribuire loro alcun valore, e senza poter entrare nel merito. Giova infine ricordare in questa sede che per disposizione costituzionale, in Italia i titoli nobiliari, sono privi di qualunque valore giuridico. . |
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