Cavalleria è Nobiltà
Si è tenuta sabato 17 settembre, presso il Museo del Fumetto di viale Campania 12 a Milano, la conferenza su “Cavalleria e Nobiltà” di Roberto Jonghi Lavarini, socio fondatore di Aristocrazia Europea.
L’evento è stato inoltre impreziosito da un concerto di musica medievale e dal saluto del principe Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi che ha premiato i vincitori del concorso di disegno 2022 su Tolkien.
Scheda di approfondimento ARISTOCRAZIA EUROPEA Aristocrazia Europea è un’Associazione Culturale Internazionale legalmente costituita nel 2016 e riconosciuta dallo Stato Italiano, dalla Unione Europea e dalla Regione Lombardia. “Riteniamo che la più genuina nobiltà sia quella del pensiero e dell’azione, al servizio della propria comunità e del proprio territorio Forte di tali principi, la nostra associazione culturale, diversamente da tutte le altre, si rivolge sia a quella minoranza di Nobili legittimi (che avendo ereditato dai propri Maggiori stemmi e corone, rimangono fedeli alla provvidenziale missione dell’aristocrazia storia), sia a tutti coloro che, cavalieri e autentici gentiluomini, condividono questi imperituri valori: l’aristocrazia, contrariamente a quanto si pensi, è una classe aperta“. L’associazione è attualmente guidata un direttivo composto da Ezra Foscari Rezzonico (presidente emerito), Lali Panchulidze (attuale vice presidente), Giuseppe Manzoni di Chiosca e Poggiolo (presidente della consulta araldica di AE), Cesare Vernarecci di Fossombrone (presidente di tribunale nobiliare arbitrale) e Guido Farneti Merenda Salecchi (presidente reggente); il rappresentante legale (nonchè socio fondatore e benemerito, custode degli archivi, già vice presidente) è Roberto Jonghi Lavarini. Sito istituzionale: Aristocrazia Europea . |
Disambigua PREDICATI TITOLI NOBILIARI, CAVALLERESCHI ED ACCADEMICI Per precisa scelta editoriale il Notiziario Araldico cerca di dare conto di tutti gli eventi e le iniziative di rilevanza araldica, nobiliare, cavalleresca, genealogica, vessillologia, faleristica, o comunque attinenti le discipline documentarie della storia, cercando di evitare atteggiamenti censori. Tale scelta, unita alle tempistiche proprie di un quotidiano quale è il Notiziario Araldico, ed all’impossibilità di una verifica puntuale di tutti i trattamenti e le titolature accademiche, nobiliari e cavalleresche, contenute nei comunicati, nelle note informative, nei programmi degli eventi, nei documenti diffusi e/o comunque ripresi, può purtroppo implicare la pubblicazione di titoli contesi, contestati, non universalmente accettati, inesatti, o peggio ancora frutto di falsificazioni antiche o recenti. Si evidenzia dunque che i trattamenti, i predicati, i titoli cavallereschi, i titoli accademici, i titoli nobiliari, pubblicati, lo sono senza attribuire loro alcun valore, e senza poter entrare nel merito. Giova infine ricordare in questa sede che per disposizione costituzionale, in Italia i titoli nobiliari, sono privi di qualunque valore giuridico. . |
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