La legislazione nobiliare del Granducato di Toscana

Simone Castronovo ad inizio anno, ha pubblicato su “Europa – Rivista di studi classici, storici, metapolitici e scientifici per la tutela della cultura europea”, un succinto ma efficace saggio che analizza la legislazione nobiliare del Granducato di Toscana, ed in particolare la riforma introdotta dagli Asburgo-Lorena nel 1750, evidenziando il ruolo chiave in essa assunto dall’Ordine di Santo Stefano papa e martire.

L’analisi della situazione preesistente e le sue cause, gli obiettivi e gli strumenti utilizzati, vengono velocemente richiamati per delineare un quadro d’insieme esauriente pur nella sua sintesi.

Una lettura assolutamente d’interesse per accostare un ambito del diritto nobiliare su cui attualmente sono disponibili pochi approfondimenti.

Per leggere La legislazione nobiliare del Granducato di Toscana

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Ordine di Santo Stefano Papa e Martire

ordine di santo stefano

L’ “Insigne sacro e militare ordine di Santo Stefano papa e martire” è un ordine religioso cavalleresco fondato il 1° febbraio 1562 con la Bolla His quae di papa Pio IV, che ne assegnò il gran magistero a Cosimo de’ Medici duca di Firenze e poi Granduca di Toscana e ai suoi successori. Successivamente il Gran Magistero passò agli Asburgo Lorena che erano subentrati a Medici nel Granducato di Toscana con un breve di papa Benedetto XIV l’8 giugno 1748.

A tale storica istituzione oggi fanno riferimento diverse realtà:

L’Ordine di Santo Stefano papa e martire che fa capo al Gran Maestro Sigismondo d’Asburgo-Lorena arciduca d’Austria, che dai primi anni ’70 del XX secolo rivendica la continuità storica del magistero, e i cui conferimenti cavallereschi sono di norma riconosciuti dal Ministro per gli affari esteri della Repubblica Italiana (link).

L’Ordine di Santo Stefano papa e martire che fa capo al Gran Maestro Ottaviano de’ Medici di Toscana di Ottajano, pretendente al trono del Granducato di Toscana e discendente del primo Gran Maestro Cosimo de’ Medici, che in virtù delle rinunce alle proprie pretese ed ai propri titoli dei discendenti di Ferdinando IV Asburgo-Lorena, ultimo Granduca di Toscana, e di Otto di Asburgo Lorena, ultimo imperatore d’Austria-Ungheria, dal 2001 rivendica la titolarità del Gran Magistero dell’Ordine (link).

L’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano Papa e Martire (cui ci si riferisce nell’articolo di cui sopra), ente morale dello Stato italiano istituito nel 1939, che “ha lo scopo di promuovere e coordinare attività scientifiche e storico-culturali. In particolare essa attraverso adeguate iniziative, quali la concessione di riconoscimenti e distinzioni non aventi la natura di onorificenze, decorazioni o distinzioni cavalleresche, favorendo lo sviluppo di studi sulla storia del S.M.O. dei Cavalieri di S. Stefano e su quella marittima mediterranea nei secoli XVI-XIX” nonchè di provvedere all’assistenza dei figli di appartenenti alle Marina Militare e Mercantile della Repubblica anche mediante borse di studio (link).

L’Accademia di Marina dei Cavalieri di Santo Stefano Papa e Martire, braccio operativo dell’ “Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano Papa e Martire” nell’ adempimento del fine statutario di perpetuare il ricordo e le tradizioni dell’antico Ordine di S. Stefano e le tradizioni marinare italiane (link dal terzultimo capoverso).

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Foto Domenico Serlupi: Croce di cavaliere di giustizia dell’Ordine di S. Stefano Papa e Martire
27 Luglio 2022
Raffaele Coppola

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