Alfano Cavaliere di Gran Croce OMRI

E’ stato lo stesso Angelino Alfano, attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Linkedin, ad annunciare di essere stato destinatario dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Angelino Alfano, deputato dal 2001 al 2018, dall’8 maggio 2008 al 27 luglio 2011 è stato ministro della giustizia nel governo Berlusconi IV, mentre dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio nel governo Letta. Riconfermato come ministro dell’Interno nel governo Renzi dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016, nella stessa data viene nominato ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel successivo governo Gentiloni, terminato il 1º giugno del 2018. In questo arco di tempo è stato anche segretario del PDL, da cui fuoriesce nel 2013 per fondare il Nuovo Centro Destra, divenuto nel 2017 Alternativa Popolare. Nel 2018 inizia a lavorare per lo studio legale milanese Bonelli Erede Lombardi Pappalardo, di cui diviene socio nel 2021. È presidente dal 2011 della Fondazione De Gasperi di Roma, ed è titolare dell’insegnamento “Regione Euro-mediterranea: Immigrazione, Sicurezza e Integrazione” all’Università LUISS Guido Carli di Roma.

Dunque Alfano ha così annunciato la consegna dell’importante riconoscimento:

Care amiche e cari amici,
Voglio condividere qui una soddisfazione.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto conferirmi l’alta onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Gli sono profondamente riconoscente.
Già da quattro anni non svolgo un servizio pubblico e la dimensione privata e professionale, che ho preferito con una scelta che confermo anche alla luce del tempo trascorso, mi appaga e gratifica.
Ancor di più in questa dimensione privata, il riconoscimento ricevuto dalla più alta carica della nostra Repubblica mi ricorda che tutti noi, indipendentemente dalle responsabilità, dai ruoli, dal tratto di strada che percorriamo in un dato momento delle nostre esistenze, abbiamo infinite possibilità di metterci a disposizione delle nostre comunità. 
Il servizio non è un mestiere o un posto di lavoro da conquistare o da cui licenziarsi, ma un’ attitudine che riempie la vita di significato.
Riprendendo un bellissimo concetto del Presidente Mattarella, “tutti dobbiamo avere cura della Repubblica”. E ciascuno, seguendo la propria coscienza e la propria inclinazione, se vuole, saprà come fare
“.


Scheda di approfondimento
Ordine al Merito della Repubblica Italiana



Istituito con la Legge 3 marzo 1951, n. 178 (G.U. n. 73 del 30 marzo 1951), è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari“.

A Capo dell’Ordine vi è il Presidente della Repubblica, mentre l’Ordine stesso è retto da un Consiglio composto da un Cancelliere, che lo presiede, e da dieci membri.
Come nella maggioranza degli Ordini onorifici moderni, anche l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è articolato in 5 gradi, e precisamente nei gradi di: Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grande Ufficiale, Cavaliere di Gran Croce; quest’ultimo può essere insignito della decorazione di Gran Cordone.

Fra le specifiche di maggior rilievo dell’Ordine, si evidenziano le seguenti :
– a nessuno può essere conferita, per la prima volta, un’onorificenza di grado superiore a quella di Cavaliere. Fanno eccezione alcune situazioni particolari, espressamente stabilite dalla legge;
– per benemerenze di segnalato rilievo e per ragioni di cortesia internazionale, il Presidente della Repubblica può conferire onorificenze fuori della proposta e del parere richiesti dalla legge;
– le concessioni delle onorificenze hanno luogo il 2 giugno, ricorrenza della fondazione della Repubblica, e il 27 dicembre, ricorrenza della promulgazione della Costituzione. Soltanto le concessioni motu proprio, quelle legate alla cessazione dal servizio dei pubblici dipendenti e quelle accordate a stranieri possono avvenire in qualunque data;
– salve le disposizioni della legge penale, incorre nella perdita dell’onorificenza l’insignito che se ne renda indegno. La revoca è pronunciata con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta motivata del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio dell’Ordine.
– è vietato il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni e privati;
– non sono conferite onorificenze nei riguardi di persone che non abbiano compiuto il 35° anno di età ad eccezione delle concessioni motu proprio ai sensi dell’art. 2 dello Statuto. Per il conferimento di un’ onorificenza di grado superiore è prevista la permanenza di tre anni nel grado inferiore;
– le onorificenze non possono essere conferite ai Deputati e ai Senatori, durante il mandato parlamentare;
– i colori dell’Ordine sono il verde e il rosso.

La Cancelleria dell’Ordine ha sede in Roma, Via del Quirinale n.30
(tel. 06/46994175 – fax 06/46994182 – email onorificenze.omri@quirinale.it).
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Raffaele Coppola

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