L’Archivio storico dell’Ordine Mauriziano

L’Archivio Storico dell’Ordine Mauriziano è tra i più importanti istituti di conservazione di notevole rilevanza storica in Piemonte, secondo solo all’Archivio di Stato di Torino, per tipologia e ricchezza della documentazione presente (bolle pontificie, pergamene, carte augustane, mappe, alberi genealogici e altro).

In occasione di Archivissima, lo scrittore Giuseppe Culicchia, considerato una delle voci più autentiche della narrativa italiana degli ultimi anni, ha avuto accesso all’intero archivio e lo racconterà in esclusiva venerdì 10 giugno 2022 alle 17.30 nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi (piazza Principe Amedeo 7).

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni: www.ordinemauriziano.it, tel. 011.6200634.


Scheda biografica
Giuseppe Culicchia

culicchia

Ispirato da autori come Hemingway, Carver, Bukowski e Bret Easton Ellis, Giuseppe Culicchia (Torino, 1965) ha pubblicato i primi racconti nell’antologia Papergang Under 25 III (1990), a cura di Pier Vittorio Tondelli, e ha esordito nel 1994 con Tutti giù per terra (Premio Montblanc e Premio Grinzane Cavour Autore Esordiente), romanzo che si è rivelato uno dei casi letterari più sorprendenti degli ultimi anni da cui Davide Ferrario ha tratto l’omonimo film interpretato da Valerio Mastandrea.

Scrittore, saggista e traduttore, Culicchia ha pubblicato con successo i suoi libri con i maggiori editori italiani. Con Garzanti Paso Doble (1995), Bla bla bla (1997), Ambarabà (2000), A spasso con Anselm (2001), Liberi tutti, quasi (2002), Il paese delle meraviglie (2004, Premio Grinzane Cavour Francia) e Un’estate al mare (2007) tradotti in una decina di lingue. Con Mondadori i romanzi Brucia la città (2009), Ameni inganni (2011), Venere in metrò (2012), Tutti giù per terra remixed (2014), Essere Nanni Moretti (2017), Il cuore e la tenebra (2019), Il tempo di vivere con te (2021). Da Laterza sono usciti Torino è casa nostra (2015), dopo Torino è casa mia (prima edizione 2005 e nuova edizione 2009), Ecce Toro (2006), E così vorresti fare lo scrittore (2013). Da Einaudi l’atto unico Ritorno a Torino dei Signori Tornio (2007) e Mi sono perso in un luogo comune (2016). Da Feltrinelli Sicilia, o cara. Un viaggio sentimentale (2010), l’atto unico Ba-da-bum. Ma la Mole no (2013), E finsero felici e contenti (2020). Da Rizzoli Ma in seguito a rudi scontri (2014, Premio Narrativa del CONI). Ha tradotto, tra gli altri, Mark Twain, Francis Scott Fitzgerald, F. X. Toole e Bret Easton Ellis. La sua ultima uscita: Berlino è casa (Laterza, 2022) dove esplora e racconta, dopo Torino, un’altra città del suo cuore.
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Scheda di approfondimento
Fondazione Ordine Mauriziano

Croce mauriziana

La Fondazione Ordine Mauriziano è stata istituita con decreto legge 277 / 2004, convertito in legge 4 / 2005, per mettere ordine nell’eredità dell’antico Ordine Cavalleresco dei Santi Maurizio e Lazzaro nato nel 1573 per volere di Emanuele Filiberto duca di Savoia dalla fusione dell’Ordine Cavalleresco e Religioso di san Maurizio (Ripaille – Chablais, 1434) con l’Ordine per l’assistenza ai Lebbrosi di san Lazzaro (Gerusalemme, 1090).

Con l’avvento della Repubblica infatti la storia dell’Ordine Cavalleresco è tornata a separarsi dalla storia nazionale cui Casa Savoia l’aveva in qualche misura unito, e il suo ingente patrimonio immobiliare è rimasto alla neonata Repubblica Italiana, che non senza difficoltà l’ha riorganizzato distribuendolo fra due nuove distinte ma collegate realtà: l’Ente Ordine Mauriziano di Torino, un ente ospedaliero costituito dai presìdi ospedalieri Umberto I di Torino e Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo, e Fondazione Ordine Mauriziano con sede in Torino, alla quale sono state attribuite la proprietà, la gestione e la conservazione della Palazzina di caccia di Stupinigi, del complesso monastico di Sant’Antonio di Ranverso, del complesso monastico cistercense dell’Abbazia di Staffarda, dell’Archivio Storico, oltre che della Basilica Mauriziana di Torino, e di molti altri monumenti e luoghi di culto e delle componenti immateriali di preservazione della memoria.

Il 16 aprile del 2018 il Governo ha poi emanato il decreto con cui è stato adottato il nuovo statuto della Fondazione, che prevede un Consiglio di Amministrazione composto da cinque membri: uno nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri, con funzioni di presidente del comitato, uno nominato dal ministro dell’interno, uno nominato dal ministro per i beni e le attività culturali, uno nominato dalla regione Piemonte, uno nominato dall’Ordinario diocesano di Torino. Gli eventuali oneri per il funzionamento di detto comitato sono a carico della gestione dell’Ente Ordine Mauriziano.

Sito Internet istituzionale di Fondazione Ordine Mauriziano
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Scheda di approfondimento
L’archivio storico dell’Ordine Mauriziano

Croce mauriziana
La molteplicità delle attività e competenze proprie ed esclusive dell’Ordine Mauriziano, in origine con funzioni principalmente di tipo militare-cavalleresco che si sono necessariamente ampliate e diversificate nel corso del tempo, hanno prodotto un ricco patrimonio documentario che consente di leggere il territorio, le istituzioni e la società non solo di Torino e del Piemonte, ma anche delle altre realtà dove l’Ordine era presente.

La documentazione (più di 2.000 metri lineari) è suddivisa in fondi e abbraccia un arco temporale che va dal XI al XXI secolo. L’ampiezza di questo arco è determinata dal fatto che l’Ordine, istituito con Bolla Pontificia il 13 novembre 1572, ha incrementato il proprio patrimonio e conseguentemente il proprio archivio, principalmente grazie a bolle pontificie che, sopprimendo o secolarizzando antiche istituzioni religioso-assistenziali, attribuivano all’Ordine Mauriziano i beni delle stesse (es. Padri Antoniani di Vienne, Prevostura dei Santi Nicolao e Bernardo, Abbazia di Staffarda), comprese le carte relative alla gestione di detti beni, prodotte nel corso del tempo dall’istituzione soppressa. Attraverso i fondi conservati è possibile ricostruire la storia dell’Ordine per quanto riguarda l’attività patrimoniale (Commende di Stupinigi, Staffarda e Sant’Antonio di Ranverso, per citare solo le più note), assistenziale (ospedali di Torino, Lanzo, Aosta, Valenza, Sanremo), culturale (Basilica di Torino ed Arciconfraternita, Chiese e Cappelle, Basilica di S. Croce in Cagliari, Priorato di Torre Pellice), giurisdizionale, oltre a quella più strettamente legata alla Sacra Religione (leggi, statuti, provvedimenti e scritture diverse) e all’Ordine cavalleresco (conferimento decorazioni).

La documentazione è conservata al piano nobile di via Magellano 1 a Torino.

Sito Internet istituzionale di Fondazione Ordine Mauriziano
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