L’Ordine Mauriziano
Sebbene uscito nel 2021, non si era ancora data notizia da queste pagine del lavoro di Edoardo Rotunno, uscito per i tipi di Sottosopra Edizioni, e dedicato all’Ordine di S. Maurizio e Lazzaro, dal titolo “L’Ordine Mauriziano – da Tebe e Gerusalemme a Torino“.
Come recita l’abstract dell’opera, il volume ricostruisce “storia e vicende di uno fra i più importanti ordini cavallereschi dell’Occidente che hanno influenzato il destino dell’Italia, narrata attraverso ricerche e documenti che ne dipingono un quadro per la prima volta completo e di indubbio fascino. Il ricco apparato iconografi co, inoltre, fa di questo testo un prezioso riferimento sia per studiosi sia per un poliedrico lettore che ambisce approfondire uno fra i temi più interessanti legati alla storia della cultura cristiana. Il testo evidenzia, in particolare, come sia stata abilmente risolta la questione, oggetto di lunghe discussioni e negoziati. La fusione dei due ordini. Il Papa e i Cavalieri di San Lazzaro, infatti, desideravano che nel titolo del nuovo Ordine primeggiasse il nome del loro Santo Patrono e che la Croce verde fosse perciò sovrapposta a quella bianca di San Maurizio. Le divergenze furono infine appianate inserendo nello stemma in primo piano la croce di San Lazzaro, mentre nei documenti si adottò la denominazione, “Ordine Mauriziano e di San Lazzaro”.”.
L’Ordine Mauriziano. Da Tebe e Gerusalemme a Torino, di Edoardo Rotunno, Sottosopra Edizioni, 2021, EAN: 9788889724668, ISBN: 8889724668, pagine 216, brossura.
Scheda biografica Edoardo Rotunno Edoardo Rotunno, laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Torino e studioso sin da giovanissimo di Egittologia e di Monachesimo Orientale, ha approfondito queste passioni, oltre che con corsi universitari e conferenze, attraverso numerosi viaggi di studio in Egitto e nell’area Mediorientale. Dal 2004 è socio e vice Presidente dell’AFOM (Amici della Fondazione Ordine Mauriziano); dal 1978 è socio dell’ACME (Amici Collaboratori del Museo Egizio di Torino) e dal 2017 componente dell’Organo di Amministrazione. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche ed ha dato vita nel 2011, per l’Artistica Editrice di Savigliano, al volume L’Abbazia di Staffarda; nel 2018, per Sottosopra Edizioni, ha dato alle stampe Dizionario dell’Antico Egitto e nel 2021 L’Ordine Mauriziano da Tebe e Gerusalemme a Torino. Inoltre ha scritto numerosi saggi per il Periodico “Mauriziano 2000”, inerenti i Beni Storici Artistici dell’Ordine. . |
Scheda di approfondimento Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme L’Ordine di San Lazzaro è uno dei più antichi ordini cavallereschi della storia, fondato in Terra Santa già all’epoca della prima crociata (1096-1099) e confermato come ordine religioso militare e ospedaliero con la bolla papale dell’11 aprile 1255 di papa Alessandro IV. A differenziare quest’ordine dagli altri contemporanei (fra cui i più famosi templari, ma anche i giovanniti oggi detti Cavalieri di Malta), è stato il suo impegno a favore dei lebbrosi, da essi assistiti nell’apposita struttura fuori dalle mura di Gerusalemme, ed il fatto che – almeno inizialmente – i suoi cavalieri fossero essi stessi affetti dal terribile morbo. Sul piano visivo la differenza con gli altri ordini fu evidenziata dal colore della croce ricamata sui loro mantelli: verde (bianca era quella dei giovanniti, rossa quella dei templari, nera quella dei teutonici). L’Ordine diede un importante contributo alla causa delle crociate e si propagò anche in Europa sino al 1572, quando esaurite le ragioni che ne avevano giustificato la nascita, fu unito all’Ordine di San Maurizio, dando vita all’odierno ordine di Casa Savoia denominato Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro; successivamente le rivendicazioni di chi rifiutava tale unione vennero tacitate da una formale soppressione nel 1608 ad opera di papa Paolo V. Non tutti i cavalieri e non tutte le commende però confluirono nella nuova realtà perpetuando con una continuità storica da molti contestata un’esistenza autonoma dell’Ordine di San Lazzaro (l’Osservatore Romano con nota del 15-16 aprile del 1935 ebbe modo di ribadirne la definitiva soppressione nel 1608) sino ai nostri giorni, quando a seguito da una disputa originatasi nel 1969 si sono formati due distinti rami dell’Ordine, il ramo cosiddetto spagnolo e il ramo cosiddetto francese. . |
Scheda di approfondimento Fondazione Ordine Mauriziano La Fondazione Ordine Mauriziano è stata istituita con decreto legge 277 / 2004, convertito in legge 4 / 2005, per mettere ordine nell’eredità dell’antico Ordine Cavalleresco dei Santi Maurizio e Lazzaro nato nel 1573 per volere di Emanuele Filiberto duca di Savoia dalla fusione dell’Ordine Cavalleresco e Religioso di san Maurizio (Ripaille – Chablais, 1434) con l’Ordine per l’assistenza ai Lebbrosi di san Lazzaro (Gerusalemme, 1090). Con l’avvento della Repubblica infatti la storia dell’Ordine Cavalleresco è tornata a separarsi dalla storia nazionale cui Casa Savoia l’aveva in qualche misura unito, e il suo ingente patrimonio immobiliare è rimasto alla neonata Repubblica Italiana, che non senza difficoltà l’ha riorganizzato distribuendolo fra due nuove distinte ma collegate realtà: l’Ente Ordine Mauriziano di Torino, un ente ospedaliero costituito dai presìdi ospedalieri Umberto I di Torino e Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo, e Fondazione Ordine Mauriziano con sede in Torino, alla quale sono state attribuite la proprietà, la gestione e la conservazione della Palazzina di caccia di Stupinigi, del complesso monastico di Sant’Antonio di Ranverso, del complesso monastico cistercense dell’Abbazia di Staffarda, dell’Archivio Storico, oltre che della Basilica Mauriziana di Torino, e di molti altri monumenti e luoghi di culto e delle componenti immateriali di preservazione della memoria. Il 16 aprile del 2018 il Governo ha poi emanato il decreto con cui è stato adottato il nuovo statuto della Fondazione, che prevede un Consiglio di Amministrazione composto da cinque membri: uno nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri, con funzioni di presidente del comitato, uno nominato dal ministro dell’interno, uno nominato dal ministro per i beni e le attività culturali, uno nominato dalla regione Piemonte, uno nominato dall’Ordinario diocesano di Torino. Gli eventuali oneri per il funzionamento di detto comitato sono a carico della gestione dell’Ente Ordine Mauriziano. Sito Internet istituzionale di Fondazione Ordine Mauriziano . |
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14 dicembre 2021 presentazione de “L’Ordine Mauriziano. Da Tebe e Gerusalemme a Torino”, a cura dell’autore Edoardo Rotunno