L’Ordine del Drago a Cuggiono
Sabato 14 maggio 2022 presso la parrocchia ortodossa romena di San Paisio, in via Cavour 25 a Cuggiono, in provincia di Milano, si terrà una solenne cerimonia religiosa e cavalleresca di benedizione e consegna delle insegne e benemerenze dell’Ordine del Drago, una Confraternita Cavalleresca Ecumenica Cristiana sotto la simbolica protezione temporale della Casa Imperiale Cantacuzino e spirituale di Santa Margherita di Antiochia e della Santa Chiesa Ortodossa.
Il sacro rito sarà celebrato dal delegato imperiale padre Claudiu Ioan Cocan (sacerdote e parroco ortodosso romeno, primo cappellano ortodosso di Aristocrazia Europea, e cappellano della Unione della Nobiltà Bizantina).
Gli organizzatori hanno inoltre anticipato che “alla cerimonia e festa della comunità ortodossa rumena e dell’Ordine del Drago della Casa Imperiale Cantacuzino, sarà presente SARI il Principe Prof. Roberto Spreti Malmesi Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno di Cefalonia, presidente della Unione della Nobiltà Bizantina del Romano Impero d’Oriente, che porterà anche il saluto del Cappellano d’Onore della Unione Bizantina SER l’Esarca Polycarpos, Arcivescovo Metropolita Ortodosso d’Italia del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli“.
Seguirà pranzo tradizionale romeno in loco, con musica dal vivo, a sostegno della parrocchia. Quota di adesione 50,00€ con prenotazione obbligatoria.
Informazioni e prenotazioni: Conte Sevast Padre Claudiu Cocan ordinedeldrago2022@gmail.com
La comunità cristiana ortodossa rumena di padre Claudiu Cocan vuole acquistare la propria chiesa e realizzare uno spazio polifunzionale ed ecumenico: sociale, sportivo, culturale ed educativo.
La parrocchia di padre Claudiu serve circa 5.000 fedeli ortodossi dei seguenti comuni, da est a ovest e da sud a nord: Roveda, Bareggio, Vittuone, Arluno, Casorezzo, Ossona, Inveruno, Mesero, Marcallo con Cassone, Corbetta, Santo Stefano Ticino, Busto Garolfo, Arconate, Olcella, Dairago, Castano Primo, Cuggiono, Casate, Bernate Ticino, Robecco sul Naviglio, Robecchetto con Induno, Turbigo, Vanzaghello, Magnago, Lonate Pozzolo, Busto Arsizio.
ALBO D’ONORE DEGLI INSIGNITI 2022
SARI il Principe Prof. Don Roberto Spreti Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno di Cefalonia (presidente Unione Nobiltà Bizantina)
SAI il Principe Ezra Annibale Theo Paterniano Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi
M. Rev.do Padre Ambrogio Michele Maria Pirotta Archimandrita Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia – Pavia (Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli)
Nobile Dott. Iacopo Bajon Severi Salazar
Avv. Gianfranco Bartolelli
Prof. Angela Campanella
Paolino Campinoti
Baronessa Lucia Chelcea di Baile Herculane
Contessa Amalia Ioana Cocan
Reverendo Dott. Padre Laurian Cozmin Rus
Mirko Cuneo
Avv. Julia Cupsa Kiseleff
Dott. Giovanni Flamma (presidente circolo culturale Dante Alighieri)
Avv. Max Francioli
Alessandro Fratini
Giulio Fratini
Sua Eccellenza Antonino Iuculano
Marchese Don Costantino Lebano di Lustra Cilentano
Raffaello Matraia
Nobile Prof. Marco Matucci Cerinic dei Signori di Brac, Vice Delegato Ordine del Drago in Italia
Nobile Alessandro Giusti Menotti
NH Conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant’Anna Morosina
Avv. Vetullio Mussolini
Conte Massimo Paltrinieri di Carpi
Fabio Petrarca
Conte Alessandro Mathis Piumatti Sabotero di Caccioma e Carpenea
On. Ing. Romulus Popescu (presidente associazione dei Romeni in Italia)
Marchese Giacomo Salviati di San Fiorenzo
Conte David Simpson Cunningham di Kettilstone
Margherita Siracusa
Nobile Comandante Paolo Omodei Zorini
INFORMAZIONI: ordinedeldrago2022@gmail.com
Scheda di approfondimento Ordine del Drago L’Ordine del Drago (o del Dragone) fu un ordine militare del Sacro Romano Impero Germanico, istituito dall’imperatore Sigismondo nel 1387 (seconda altri nel 1408). Comunque, nel 1433, in occasione dell’incoronazione di Sigismondo ad imperatore, lo statuto dei “Draghi” venne approvato da Papa Eugenio IV. Formalmente l’Ordine fu istituito per combattere l’eresia hussita e contrastare l’espansionismo turco nei balcani, ma in realtà – come altri ordini similari – scopo non dichiarato dell’istituzione fu quello di coalizzare attorno al sovrano “straniero” la nobiltà locale, nel caso specifico la nobiltà ungherese, che a lungo aveva contrastato proprio l’imperatore tedesco Sigismondo, tant’è che l’Ordine non sopravvisse molto al suo fondatore (avvenuta nel 1437), e si ritiene estinto già attorno alla metà del 1400. L’odierno Ordine del Drago rivendica una derivazione diretta dall’ordine quattrocentesco, attraverso cavalieri dell’Ordine stesso, che dopo la sua estinzione avrebbero proseguito tale esperienza sino a plasmare l’ordine contemporaneo. . |
Scheda di approfondimento Gli ordini cavallereschi in Italia Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni: 1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto) 2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro 3) del Sovrano Militare Ordine di Malta Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”. Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici. Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno. Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero. Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro. . |
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