La medaglia di Cavaliere dell’Ordine di Skanderberg al rettore dell’Accademia Bonifaciana
Lo scorso 15 aprile, ad Anagni, in provincia di Frosinone, il Presidente della Repubblica di Albania, Ilir Meta, giunto in città per ricevere la XX edizione del Premio Internazionale Bonifacio VIII, ha conferito a Sante De Angelis, rettore dell’Accademia Bonifaciana, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine di Skanderberg.
L’onorificenza è stata conferita “con particolare riguardo per meriti accademici, per l’enorme impegno al servizio dell’umanità, nonché per il prezioso contributo profuso a sostegno della pace, della promozione culturale e sociale della società. Con gratitudine e ringraziamento per i servizi e la particolare attenzione nei confronti degli albanesi del Kosovo e dell’Albania, offrendo una ricca esperienza e profonda umanità; nonché in considerazione del continuo contributo all’arricchimento delle eccellenti e amichevoli relazioni italo-albanesi”.
Scheda di approfondimento Ordine di Skanderbeg Il sistema premiale albanese è strutturato con modalità significativamente diverse da quelli in uso nella maggior parte delle altre nazioni del mondo, in particolare, a seguito della legge n.112 del 4 aprile 2013, di fatto, indipendentemente dalla terminologia utilizzata, non sono più previsti propriamente ordini cavallereschi nazionali, ma solo “decorazioni” (dekorata) e “medaglie” (titulli). A complicare ulteriormente il quadro il ricorso ad alcune denominazioni con forti assonanze, come nel caso della “Decorazione di ‘Giorgio Castriota Scanderbeg‘ ” (Dekorata “Gjergj Kastrioti Skënderbeu”) e del “Titolo di Cavaliere dell’Ordine di Scanderbeg” (Titulli Kalorës i Urdhrit të Skënderbeut). La “Decorazione di ‘Giorgio Castriota Scanderbeg‘ ” si può in certa misura considerare ideale continuatrice dell’Ordine di Skanderbeg (Urdhëri i Skënderbeut) fondato nel 1925 dall’allora Presidente dell’Albania Ahmed Bey Zogu (che si autoproclamerà Re degli Albanesi nel 1928, assumendo il nome di Zog I di Albania), il quale lo strutturò in quattro classi; questo ordine entrò nel patrimonio premiale del Regno d’Italia dopo la conquista dell’Albania del 1939, e vi rimase sino al 1943, periodo in cui fu aggiunta una quinta classe. Ricostituito nel 1945 durante il periodo comunista, l’ordine fu strutturato in tre classi. Cessato con la caduta della dittatura, fu nuovamente ricostituito dall’attuale Repubblica albanese nel 1996, come “Ordine di Scanderbeg” sebbene di fatto fosse sin dall’inizio una decorazione; e come “decorazione” fu riclassificato nel 2013. Nel sistema premiale albanese è la seconda onorificenza nazionale per importanza. “E’ concessa a cittadini albanesi o personalità straniere, per l’assistenza sostanziale e l’importante contributo dato alla tutela, al rafforzamento ed all’avanzamento della Nazione Albanese nel mondo“. Il “Titolo di Cavaliere dell’Ordine di Scanderbeg” è una medaglia istituita nel 2013, che si colloca al settimo posto nel gerarchia delle onorificenze nazionali, ed è destinata a personalità albanesi e straniere “per specifici atti d’eroismo per la tutela, il rafforzamento e il progresso della Repubblica d’Albania“. . |
Scheda di approfondimento Gli ordini cavallereschi in Italia Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni: 1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto) 2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro 3) del Sovrano Militare Ordine di Malta Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”. Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici. Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno. Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero. Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro. . |
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