Nuove investiture per Associazione dei Cavalieri di San Giorgio in Carinzia

Lo scorso 23 aprile, nella chiesa di San Giorgio di Salerno, ha avuto luogo la cerimonia di investitura di tre nuove dame ed un nuovo cavaliere, dell’Associazione dei Cavalieri di San Giorgio in Carinzia.

Cira Scafuti, Annamaria Cipriano Di Filippo, Teresa Galdi e Gaetano Passero i nomi delle nuove dame e del nuovo cavaliere che hanno ricevuto l’investitura dal Grande Ufficiale dell’associazione, l’avvocato Antonio Spiezia.

A fornire un resoconto dell’evento la Gazzetta di Salerno


Scheda di approfondimento
Associazione dei Cavalieri di San Giorgio in Carinzia

croce

L’Associazione dei Cavalieri di San Giorgio in Carinzia si rifà alla storia ed alla tradizione dell’Ordine di San Giorgio, che riprendendo delle esperienze precedenti fatte risalire al 1200, fu fondato il 1 gennaio 1469 (secondo altri la notte di Natale del 1468) a Roma con il patrocinio di papa Paolo II e dell’imperatore Federico III del Sacro Romano Impero, entrando successivamente nel patrimonio dinastico dei d’Asburgo-Lorena.

Bandito dal governo nazionalsocialista l’ordine fa sostanzialmente disciolto, per rinascere come associazione nel dopoguerra, ma a seguito della rinuncia ai suoi diritti dinastici, da parte di Ottone d’Asburgo-Lorena, Capo del Casato d’Asburgo-Lorena, avvenuta nel 1961, in Italia si elesse un Gran Maestro Vicario, e successivamente, carente la carica di Gran Maestro Vicario, un gruppo di cavalieri napoletani, in data 27 novembre 1994, con atto per notaio Elio Bellecca, costituì l’Associazione dei Cavalieri di San Giorgio in Carinzia, con sede a Napoli al Corso Umberto I, n. 311, con possibilità di costruire Delegazioni sul territorio nazionale, eleggendo il Cav. di Collare Gennaro Noviello, Presidente dell’Associazione (intervista del Gr. Uff. Avvocato Antonio Spiezia, a ilCittadinoMese 22/11/2020).
Nel 2005 l’Assemblea Generale dei Soci elesse Presidente dell’Associazione, il Gr. Uff. Avvocato Antonio Spiezia, che trasferì la sede dell’Associazione a Salerno in corso Vittorio Emanuele 170/A.

L‘Associazione dei Cavalieri di San Giorgio in Carinzia prevede
sette gradi cavallereschi: Cavaliere, Cavaliere Ufficiale, Commendatore, Grande Ufficiale, Cavaliere di Gran Croce, Cavaliere di Collare, e Cavaliere di Gran Collare di Giustizia (riservato al Gran Maestro Protettore e al Gran Maestro Vicario). Per le donne invece i gradi sono cinque: Dama, corrispondente a Cavaliere, Dama di Commenda, corrispondente a Commendatore, Dama di Gran Croce, corrispondente a Cavaliere di Gran Croce.
Vi sono inoltre le Croci di Benemerenze dell’Ordine: d’Oro, d’Argento e di Bronzo, che possono essere conferite anche persone non facenti parte dell’Ordine.

Attualmente i titoli e le decorazioni rilasciate dall’Associazione dei Cavalieri di San Giorgio in Carinzia non rientrano fra quelle il cui uso sia già stato autorizzato dal Presidente della Repubblica, e l’ente non figura nell’elenco redatto dall’ICOC.

Pagina Facebook istituzionale dell’Associazione dei Cavalieri di San Giorgio in Carinzia
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Scheda di approfondimento
Gli ordini cavallereschi in Italia

Ordini Cavallereschi

Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni:

1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto)
2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro
3) del Sovrano Militare Ordine di Malta

Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”.
Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici.
Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno.

Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero.

Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro.
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Redazione

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