Le ultime dagli ordini dinastici di Casa Savoia

Diverse le novità degli ultimi mesi dal mondo degli Ordini di Casa Savoia, a partire dal tradizionale pranzo di gala d’inverno della Delegazione di Lombardia degli Ordini Dinastici, che si è tenuto il 27 novembre 2021 nella suggestiva cornice del Salone delle Colonne del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano. La serata, organizzata per sostenere le opere benefiche della Delegazione ed in particolare le attività legate all’educazione, alla scuola e all’università come ad esempio il progetto Mus-e e il progetto per una borsa di studio presso lo IED, ha visto la presenza di molti illustri ospiti, primo tra i quali SE il Gran Cancelliere degli Ordini Dinastici il Cav. SS. Ann. Johannes Theo Niederhauser. Nel suo discorso il Gran Cancelliere ha voluto sottolineare i traguardi che la Delegazione ha saputo raggiungere pur nel periodo molto difficile che stiamo tutti attraversando e ha spronato le Dame e i Cavalieri ad essere testimoni sempre più attivi dei carismi delle Milizie Sabaude soprattutto verso le giovani generazioni; a tal proposito il Gran Cancelliere ha avuto parole di apprezzamento anche per il Gruppo Giovani che la Delegazione lombarda sta organizzando “ad experimentum”.

Proprio il progetto Mus-e è stato rilanciato a gennaio anche per l’anno scolastico 2021/2022. L’iniziativa che gode del sostegno degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, attraverso AICODS, ha per obiettivo il contrasto alla povertà educativa tramite percorsi artistici di alto livello nelle scuole italiane. Il nuovo anno scolastico è partito in salita, a causa dell’incertezza dovuta all’emergenza Covid-19, ma i laboratori sono iniziati in tutte le classi sostenute dagli Ordini: a Milano gli artisti sono tra i banchi già da novembre, mentre nelle città di Torino, Roma, Lecce, Bologna e Verona sono iniziati da gennaio.

La Maison de Savoie au Moyen Âge. Naissance d’une dynastie (Casa Savoia nel medioevo. Nascita di una dinastia) è invece il titolo del volume edito da Chambéry: Société savoisienne d’histoire et d’archéologie (SSHA), presentato il 3 febbraio e curato dal prof. Francois Demotz, Cavaliere Ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, particolarmente attivo all’interno della Delegazione per la Savoia da oltre un decennio, membro dell’A.S.M.O.D. (Associazione degli Amici di Casa Savoia), affermato docente universitario, esperto e studioso di storia medievale e autore di varie pubblicazioni e articoli. Ebbene Demotz, rispondendo a numerose richieste, si è cimentato nell’appassionante quanto difficile sfida di ricostruzione delle origini della Dinastia, spingendosi fino alle soglie dell’XI secolo. Il volume offre una sintesi degli studi più recenti intrapresi da diversi ricercatori, non solo in Savoia, ma anche in Francia e in Svizzera. La prima generazione nota e documentata di Casa Savoia si stabilì intorno all’anno 1000 tra Vienna, Belley e Chambéry e già occupava un posto di rilievo alla corte del Re di Borgogna: ne facevano parte un conte, diversi vescovi e – verosimilmente – persino la Regina. La prima parte del volume è dedicata alla ricostruzione storica di quel contesto geografico, sociale e culturale, culla della Casa, che si estende dalle vallate della Savoia, attraverso le Alpi, verso il Piemonte, costituito da personaggi pazienti e tenaci, da efficienti signori della guerra e da abili diplomatici. I Conti di Savoia erano solidi feudatari, padroni di spazi sempre più ampi, animati dall’ambizioso proposito di forgiare una Dinastia volta a divenire il pilastro di tale costruzione politica. La seconda e la terza parte del saggio, dopo aver illustrato il consolidarsi di vincoli di sottomissione e di fedeltà al Conte quale fondamento del dominio sabaudo, analizza la formazione del mito e dell’’immagine più leggendaria e regale della Dinastia. A un certo punto, infatti, i Savoia iniziano a scegliere i loro emblemi, definiscono i loro titoli, fanno scrivere la loro storia ufficiale, sviluppano una corte raffinata, organizzano cerimonie sontuose, istituiscono ordini cavallereschi, antenati degli attuali Ordini Dinastici.

Infine, il 12 Febbraio a Roma, nella monumentale Sala del Pio Sodalizio dei Piceni del Complesso di San Salvatore in Lauro, nel giorno di apertura del Giubileo Mauriziano e del genetliaco delle LL.AA.RR. i Principi di Napoli, la Delegazione del Lazio degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia ha accolto i nuovi Cavalieri e Dame. In questa felice ricorrenza, il Delegato per il Lazio Comm. Avv. Alfonso Marini Dettina ha comunicato la nomina a Priore del Lazio del Rev. Mons. Pietro Bongiovanni e ricordando quanto questi si è speso per i fedeli durante la fase più buia della pandemia, in segno augurale per la nuova missione, gli ha donato una stola ricamata con la Croce dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Il Rev. Priore ha ringraziato e ha illustrato le opere della Parrocchia di San Salvatore in Lauro, realizzate anche con l’ausilio degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia. I nuovi Cavalieri e Dame, avvolto il manto da chiesa su un braccio, hanno quindi pronunciato la promessa cavalleresca dell’impegno obbediente e caritativo e S.E.R. Mons. Paolo De Nicolò, coadiuvato dal Rev. Priore del Lazio, ha impartito la benedizione agli astanti. Nell’omelia, il Gran Priore ha ripercorso la plurisecolare storia degli Ordini di San Lazzaro e di San Maurizio, che la Santa Sede volle riuniti nel 1572 ed affidati al Gran Magistero Sabaudo e, rivolto ai Cavalieri Mauriziani, ha sottolineato: “L’abito che indossate, rosso porpora, è un abito da chiesa, perché il nostro agire è per Dio”.


Scheda di approfondimento
Ordini Dinastici di Casa Savoia

ODDCS

Con l’indicazione di Ordini Dinastici di Casa Savoia (abbreviata anche in ODS oppure OODDS oppure ODDCS) ci si riferisce ad alcuni Ordini Cavallereschi già esistenti durante il Regno d’Italia, il cui magistero è stato conservato da Casa Savoia in quanto considerati dinastici (cioè appartenenti al patrimonio familiare) e non statuali (cioè appartenenti al patrimonio dello Stato Italiano, come invece l’Ordine militare di Savoia, l’Ordine al merito del lavoro e l’Ordine coloniale della Stella d’Italia).

Essi sono:
•L’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, il primo e più prestigioso Ordine di Casa Savoia, il cui magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia ma conteso da Aimone di Savoia-Aosta; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry)
•L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, secondo per importanza fra gli Ordini di Casa Savoia, il magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia ma conteso da Aimone di Savoia-Aosta; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry)
•L’Ordine al Merito Civile di Savoia (o Ordine al Merito di Savoia), istituito nel 1988, in qualche modo erede e prosecutore dell’Ordine della Corona d’Italia e dell’Ordine Civile di Savoia, il magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry)

Sito istituzionale degli Ordini Dinastici di Casa Savoia
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gala
Un momento del Gala d’Inverno 2021 della Delegazione di Lombardia degli Ordini Dinastici presso il Salone delle Colonne del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano
10 Marzo 2022
Redazione

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