Colloqui Letterari Beata Maria Cristina di Savoia

Un po’ di storia: l’istruzione del procedimento per la beatificazione di Maria Cristina di Savoia, per la reputazione di santa che aveva accompagnato la giovane Regina tutta la sua vita, iniziò già poco dopo la sua morte: il 6 di novembre del 1852 si avviò il Processo sulla fama di santità, virtù e miracoli, ed il 9 di luglio del 1859, con l’introduzione della Causa a opera di papa Pio IX, principiò il Processo apostolico; successivamente, il 6 di maggio del 1937, papa Pio XI firmò il decreto con cui Maria Cristina veniva dichiarata Venerabile. A questo punto però, anche a causa della Guerra e delle vicende conseguenti, la causa subì un rallentamento, che, solo il 22 di luglio del 1958, grazie al diretto intervento di re Umberto, riprese il suo percorso. Fu allora, che, su esortazione espressa dal Sovrano e sotto la Sua personale egida e patrocinio, nacquero le prime comunità di devoti alla Venerabile Maria Cristina precipuamente riunite dall’obbiettivo comune di propiziare, con la preghiera e con le opere, la supplicata beatificazione. Tali associazioni si diffusero un po’ ovunque nella cristianità, ma soprattutto laddove la venerazione della Regginella Santa risultava più praticata: nel Piemonte sabaudo, nei territori del perduto Regno delle due Sicilie, all’estero presso le comunità di emigrati da quelle contrade ed a Genova, luogo dove Maria Cristina si sposò diventando Regina il 21 di novembre del 1832. Scopo di questi consessi era altresì quello di diffondere il culto pubblico della Venerabile, organizzare Solenni Celebrazioni a Suo suffragio, e riunirsi, spesso proprio presso le dimore dei vari confratelli, in familiari ed intimi ritrovi al fine di coinvolgere vecchi e nuovi amici nella buona battaglia. Anche grazie all’opera meritoria e decisiva di queste associazioni spontanee di fedeli, finalmente, il 2 di maggio del 2013, papa Francesco certificava come miracolosa una guarigione avvenuta per intercessione della Venerabile Maria Cristina, circostanza a cui seguiva il conseguente rito solenne di beatificazione svoltosi a Napoli il 25 di gennaio del 2014, che fissava la memoria liturgica della nuova Beata al 31 gennaio, il giorno esatto della sua nascita al Cielo.

Ebbene, fu proprio a seguito di questa raggiante vittoria che, quei gentiluomini che avevano animato e diretto il gruppo genovese di confratelli devoti a Maria Cristina, al fine di non disperdere una così feconda ed affiatata schiera di veri amici – coordinati dal nobile avvocato Massimo Mallucci de’ Mulucci – decisero di dare a quel consesso spontaneo la struttura e la forma giuridica di vero e proprio sodalizio con apposito atto notarile, e, successivamente, con Decreti Dirigenziali della Regione Liguria, facendogli assumere lo status altresì di ente di Promozione Sociale e di ONLUS denominandolo ufficialmente “Colloqui Letterari Beata Maria Cristina di Savoia“. Nome scelto poiché, fin da subito, accanto agli esercizi di pietà, il gruppo genovese si era caratterizzato per la fine sensibilità culturale ed intimità delle proprie riunioni, che univano, alle tematiche più propriamente agiografiche, anche l’approfondimento degli altri elementi che avevano caratterizzato il percorso umano e politico della giovane Regina, organizzando giornate di studio e simposi. Fra gli anfitrioni più magnifici e cortesi degli ultimi anni, senza dubbio, spiccò da subito il confratello ingegnere Edoardo Brandone, il quale, per la propria magnificenza come ospite e per la oggettiva importanza storica ed artistica della propria meravigliosa dimora, ovvero lo splendido palazzo Spinola Zecchino – un magnatizio edificio nobiliare risalente al XIII secolo nel cuore del centro storico di Genova – merita la palma di organizzatore delle iniziative più memorabili. Consocio attivo e generoso, il quale, non appena ufficializzata la nascita dell’ente, subito volle offrire al sodalizio – con generosità da par suo – come sede sociale, un appartamento situato al piano nobile del proprio palazzo. Sede che ebbe l’onore di ospitare, presso la propria foresteria, la consocia e buona amica Sua Altezza Reale la principessa Soraya Malek d’Afghanistan – alla quale, per acclamazione, nell’ambito di un indimenticabile evening party, fu offerta la presidenza onoraria ad vitam del pio sodalizio – e che, anche se sovente impegnata dai suoi doveri dinastici, non manca mai di visitare i suoi consoci ed amici ogniqualvolta le risulti possibile passare in Liguria, mantenendosi sempre con loro in contatto ispirandoli con idee e suggestioni e non facendo mancare mai il suo messaggio ufficiale per la festa patronale.

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La principessa Soraya Malek d’Afghanistan acclamata presidentessa onoraria ad vitam del pio sodalizio Colloqui Letterari Beata Maria Cristina di Savoia di cui è da sempre “buona Amica”

A tal proposito, anche quest’anno, il 31 di gennaio, ricorrendo, appunto, la festa della Patrona dell’associazione, i componenti hanno assistito alla sfarzosa messa pontificale: circostanza grandiosa in cui i consoci benemeriti, che abbiano completato il periodo di noviziato maturano il diritto di esercitare – portando a tracolla sulla marsina la caratteristica sciarpa di seta ondata azzurro Savoia su cui fiorisce, tutto d’oro, il giglio dei Borbone -, la propria sacrale funzione di “Gentiluomini d’Onore di Maria Cristina”, ovvero assolvere l’alto compito di montare di guardia al prezioso reliquario d’argento di fattura genovese con sbalzate le armi Savoia e Borbone contenente la venerata reliquia di seconda classe, ex indumentis, della Beata Maria Cristina: oggetto di culto custodito devotamente dal presidente pro tempore dell’associazione.

Celebrazione religiosa solenne a cui, prima della pandemia, seguiva l’ormai tradizionale ed atteso splendido pranzo di gala offerto dall’ingegnere Brandone a palazzo nella sala della musica. Quest’anno, secondo della pestilenza, pur avendo dovuto adattare i festeggiamenti alle normative vigenti, nel mese di febbraio il consiglio direttivo ha comunque potuto procedere alla convocazione dell’assise dei soci con relativo rinnovo delle cariche sociali. Così, la partecipata assemblea, che si è aperta quest’edizione con il toccante e struggente ricordo dell’indimenticabile consocio, amico e confratello il magnifico patrizio genovese il marchese Stefano Durazzo di Gabiano e di Pontinvrea – novello presidente in pectore prematuramente scomparso – in comunione e sincera fratellanza di tutti i sodali intervenuti, ha ritenuto di eleggere all’unanimità: come presidente Paolo Amerigo Marulli di San Cesario Carniglia – Paolotto, che per l’occasione ha donato al Sodalizio una commovente incisione del maestro Edoardo Matania ritraente il momento dello scambio delle fedi nuziali fra i novelli sposi Ferdinando e Maria Cristina – ; come primo vice presidente e vicario con funzioni di alter ego: Edoardo Brandone e come consiglieri delegatizi, a cui successivamente, con decreto presidenziale, verranno affidate le previste deleghe: Massimo Mallucci de’ Mulucci; Arianna Zavagli Ricciardelli delle Caminate; Beatrice del Balzo di Presenzano; Elena Pasqualino di Marineo Manzoni di Chiosca e Poggiolo; Simonetta Ciano di Cortellazzo e di Buccari; Giovanni Gambaro di San Pietro; Andrea Montagnini di Mirabello; Claudio Cavalieri d’Oro e Pietro Stagno d’Alcontres.

Il nuovo consiglio, ringraziando sentitamente per la fiducia accordatagli, ha promesso un anno sociale ricco di iniziative e di incontri, che, se, da una parte, assolveranno piamente gli obblighi che la devozione impone verso la regale Patrona, dall’altra, avranno al centro temi artistici, letterari e musicali, a cui non mancheranno di fare fregio le celeberrime fraterne agapi conviviali presso le sale da pranzo della sede sociale.

(Francesco Savio)


Scheda biografica
Maria Cristina di Savoia

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La Beata Maria Cristina di Savoia regina delle Due Sicilie, fu figlia di re Vittorio Emanuele I e di Maria Teresa d’Asburgo, e nacque a Cagliari, il 14 novembre 1812, durante l’esilio napoleonico dei due genitori. Nel 1832 sposò Ferdinando II, re delle Due Sicilie;  le nozze furono celebrate il 21 novembre nel santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta a Genova.

Maria Cristina era di sentimenti religiosissimi ed estremamente devota, e nei pochi anni in cui fu regina riuscì a impedire l’esecuzione di tutte le condanne capitali che pure erano state inflitte. Durante la sua permanenza a Napoli si dedicò prevalentemente ad azioni di aiuto verso i poveri e i malati promuovendo anche varie opere sociali.

Morì ancora giovane sempre a Napoli, il 31 gennaio 1836, dopo aver dato alla luce il primogenito Francesco, tra l’unanime compianto della famiglia reale e del popolo napoletano.

È stata beatificata il 25 gennaio 2014 a Napoli, nella Basilica di Santa Chiara, dove il suo corpo è stato sepolto.
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Opera a stampa custodita presso la sede sociale della Colloqui Letterari Beata Maria Cristina di Savoia nella sala della biblioteca
22 Febbraio 2022
Redazione

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