III Centenario del Regno di Sardegna 1720-2020
Con il patrocinio della Gran Cancelleria degli Ordini Dinastici di Casa Savoia, la Delegazione per la Sicilia ha promosso e realizzato la pubblicazione di un libro edito da Algra Editore, sull’assunzione della Corona di Sardegna da parte di Vittorio Amedeo II nel 1720.
Il volume, prefato dal Gran Cancelliere degli Ordini cavallereschi sabaudi, S.E. il Cav. Ord. Supr. Ss. Ann. Johannes Niederhauser, consente di lumeggiare le molteplici vicende europee che portarono i Savoia sul trono di Sardegna, dopo la breve ma significativa esperienza del reame siciliano acquisito all’indomani della Guerra di Successione spagnola con il Trattato di Utrecht (1713).
Numerosi e molto interessanti tutti i saggi trattati, ancorché gli autori affrontano a tutto tondo argomenti di natura politica e diplomatica, ecclesiastica e militare, economica e architettonica, offrendo al lettore notizie e spunti di riflessione ancora inediti per completare un quadro storico assai complesso.
Scorrendo le pagine del libro sembra naturale immergersi in un appassionante viaggio nel passato, dove sfilano personaggi di primo ordine che vanno da Luigi XIV ad Anna Stuart, da Vittorio Amedeo II a Giulio Alberoni, senza per questo farsi mancare escursioni in epoche più remote ma direttamente connesse al tema centrale del volume.
La neo pubblicazione ricostruisce un modo aderente l’avvincente azione di governo di Vittorio Amedeo II, capace di estendere al di là dei confini tradizionali del ducato di Savoia l’egemonia sabauda fino al centro del Mediterraneo, imponendo sullo scacchiere internazionale, tra le grandi e più consolidate unità statali del tempo, anche gli obiettivi politici del piccolo Ducato, accresciuto alla dignità regale attraverso un’attenta strategia di ordine diplomatico e militare, i cui prodromi saranno alla base dell’unificazione politica italiana un secolo e mezzo più tardi.
Nel dettaglio i saggi che compongono l’opera sono:
- Enrico San Just di Teulada – Il Regno di Sardegna dagli Asburgo di Spagna ai Savoia 1700-1720
- Francesco Atanasio –La diplomazia europea dal trattato di Utrecht al trattato de l’Aja ( 1713 -1720)
- Sebastiano A. Ponzio – Sicilia 1718: le battaglie di Avola e Capo Passero
- Carlo Del Grande – Vittorio Amedeo II e le sue coniazioni in Sicilia e in Sardegna
- Alessandro Tabuso – Filippo Juvarra alla corte di Vittorio Amedeo II
- David G. Truscello – La Legazia Apostolica nel regno di Vittorio Amedeo II: la controversia liparitana fra la Corona siciliana e la Sede Apostolica (1711- 1728)
- Gualtiero Ventura – Il concordato del 1717 fra Vittorio Amedeo II e Benedetto XIII
- Federico Pizzi – L’altare e la diplomazia: il card. Giuseppe Archinto, arcivescovo di Milano (1651-1712)
Il volume è acquistabile presso il sito internet della casa editrice Algra Editore
Scheda di approfondimento Ordini Dinastici di Casa Savoia Con l’indicazione di Ordini Dinastici di Casa Savoia (abbreviata anche in ODS oppure OODDS oppure ODDCS) ci si riferisce ad alcuni Ordini Cavallereschi già esistenti durante il Regno d’Italia, il cui magistero è stato conservato da Casa Savoia in quanto considerati dinastici (cioè appartenenti al patrimonio familiare) e non statuali (cioè appartenenti al patrimonio dello Stato Italiano, come invece l’Ordine militare di Savoia, l’Ordine al merito del lavoro e l’Ordine coloniale della Stella d’Italia). Essi sono: •L’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, il primo e più prestigioso Ordine di Casa Savoia, il cui magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia ma conteso da Aimone di Savoia-Aosta; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry) •L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, secondo per importanza fra gli Ordini di Casa Savoia, il magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia ma conteso da Aimone di Savoia-Aosta; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry) •L’Ordine al Merito Civile di Savoia (o Ordine al Merito di Savoia), istituito nel 1988, in qualche modo erede e prosecutore dell’Ordine della Corona d’Italia e dell’Ordine Civile di Savoia, il magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry) Sito istituzionale degli Ordini Dinastici di Casa Savoia . |
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