Chief Herald of Arms of Malta
Nella maggior parte dei Paesi europei – dove del resto l’araldica è nata – chiunque ha sempre potuto ideare ed utilizzare liberamente un proprio emblema araldico, fatti salvi ovviamente i diritti dei terzi, ed alcune limitazioni che per lo più interessavano le ornamentazioni esterne dello scudo (corone, cimieri, elmi, manti, ….); ed anche in quei Paesi in cui l’uso di un’insegna araldica fu controllato dall’ente statuale, di norma si trattò di un fenomeno di breve durata (e tal volta anche di scarsa efficacia).
Oggi poi in Italia non esiste alcuna normativa che disciplini e formalmente tuteli gli stemmi familiari, nè un’autorità di riferimento per tale ambito araldico, tanto che chiunque – sotto il profilo giuridico – può fare praticamente ciò che vuole, ideando ed utilizzando i più improbabili degli stemmi (che di araldico non hanno nulla) e magari anche appropriandosi di uno stemma altrui. In quest’ultimo caso vi sono in realtà diverse scuole di pensiero, che sostengono come il “furto” araldico dovrebbe poter essere perseguito, ma nei fatti – come già detto – non solo non vi è una normativa specifica, ma non vi è neppure giurisprudenza di sostegno.
ENTI ARALDICI PUBBLICI ALL’ESTERO
Forse è anche per questo che diversi italiani, desiderosi di tutelare ed ufficializzare il proprio stemma, da decenni cercano all’estero autorità pubbliche che possano soddisfare tale desiderio con registrazioni che comunque formalmente non sono necessarie in Italia e la cui efficacia sul territorio del Bel Paese è comunque limitata. Un percorso ad ogni modo non semplice anche perché sono pochi gli stati che prevedono nella propria struttura burocratica un ufficio od un ente a ciò preposto e anche quando previsto per lo più non sono accessibili agli stranieri.
Per quanto ci è noto sono otto le entità statuali estere che si occupano specificatamente di araldica familiare:
- Ufficio del Capo Araldo d’Irlanda, Irlanda (solo per cittadini irlandesi o discendenti da cittadini irlandesi)
- Autorità Araldica del Canada, Canada (solo per cittadini canadesi)
- Collegio delle Armi, Inghilterra (solo per sudditi inglesi o di origine inglese residenti all’estero)
- South African Bureau di Araldica, Sudafrica (attualmente solo per cittadini sudafricani)
- Corte del Lord Lyon, Scozia (per cittadini scozzesi e stranieri purchè in possesso di baronie scozzesi)
- Commissione Araldica Nazionale della Repubblica di Moldova, Moldova (per enti e cittadini moldavi e stranieri)
- Cronista de Armas de Castilla y León, Spagna (per cittadini spagnoli e stranieri purché di territori storicamente legati al Regno di Spagna come l’Italia)
- Chief Herald of Arms of Malta, Malta (per enti e cittadini maltesi e stranieri)
IL CHIEF HERALD OF ARMS OF MALTA
Proprio l’ultimo di questi enti è anche quello di più recente istituzione, oggetto tutt’ora di definizione ed organizzazione, come dimostra la recente (1° febbraio 2022) lettera inviata dal Chief Herald of Arms of Malta a tutti coloro che a tale ufficio si sono rivolti.
Per meglio comprendere, natura, finalità e funzionamento di questo ente è opportuno ripercorrerne brevemente l’evoluzione.
L’istituzione del Chief Herald of Arms of Malta, va collocata nell’ambito di una più vasta riorganizzazione dell’ambito culturale e conservativo dei beni culturali maltesi, intrapresa dal governo locale nel 2002 con la promulgazione del Cultural Heritage Act (la Legge sui Beni Culturali), che tra le altre cose istituì l’Heritage Malta (l’agenzia nazionale di Malta preposta alla tutela del patrimonio culturale nazionale), che sostituì il precedente Dipartimento dei Musei e dal 2005 anche il Centro Maltese per il Restauro.
Nel 2019 si ebbe poi la nomina del dottor Charles Gauci a Chief Herald of Arms of Malta, nomina ufficializzata attraverso la pubblicazione sulla Malta Government Gazette del 25 giugno 2019 (Avviso numero 729).
Compito dichiarato sin dall’inizio della nuova figura istituzionale era quello di preservare il patrimonio storico culturale del paese, e registrare – al fine di tutelarne titolarità ed uso – stemmi a richiesta sia di cittadini, enti ed aziende maltesi, che di cittadini, aziende ed enti stranieri.
Sia il sito Internet dell’ente, che i primi documenti diffusi, hanno subito evidenziato che l’attività Chief Herald of Arms of Malta in ambito strettamente araldico, non si limitava però alla sola registrazione degli stemmi già esistenti, operando attivamente anche nell’ideazione di nuovi emblemi araldici, nella loro concessione e successiva registrazione. Tali attività, previste sin dall’origine, non erano però specificate negli atti legislativa già approvati, che invece limitavano l’attività dell’ente alla sola registrazione e conservazione del già esistente. Così il Parlamento di Malta, in data 13 luglio 2021, ha approvato il disegno di legge ACT No. XLI of 2021, con il quale è stato modificato il Cultural Heritage Act del 2002, segnatamente nel Cap. 445. La nuova legge nazionale prevede ora formalmente la funzione e la figura del Chief Herald of Arms (art. 5 dell’ ACT No. XLI del 2021). Ancora successivamente, il 24 dicembre 2021, la Legge Nazionale 489 del 2021 con un ulteriore emendamento al Cultural Heritage Act Cap. 445 ha quindi approvato il “Regolamento araldico, vessillologico e genealogico, 2021“.
A seguito di queste riforme, il 31 gennaio 2022 Charles Gauci è stato confermato dal Ministro per i Beni Culturali Chief Herald of Arms of Malta, e questi con comunicazione del 1 febbraio 2022 ha sanato la posizione di tutte gli stemmi già concessi e registrati dal 2019 all’entrata in vigore delle nuove leggi in materia.
FONTI NORMATIVE
- Heritage Act: https://legislation.mt/eli/act/2021/41/eng (A821 no. 5 (a) ii of the Act refers)
- Regulations: https://legislation.mt/eli/ln/2021/489/eng
- Notice of commencement of Regulations (1): https://www.gov.mt/en/Government/DOI/Government%20Gazette/Documents/2022/01/Government%20Gazette%20-%2025th%20January.pdf (page 625)
- Notice of commencement of Regulations (2): https://legislation.mt/eli/ln/2022/10/eng
PER APPROFONDIRE
Sito Internet istituzionale Heritage Malta (in inglese)
Sito Internet istituzionale Heraldy In Malta (in inglese)
Discussione forum I NOSTRI AVI 1 e 2
Disambigua SCIENZE DOCUMENTARIE DELLA STORIA Araldica Scienza che studia gli stemmi e la loro evoluzione, sia sotto il profilo storico che tecnico, analizzandone la composizione. Diritto nobiliare L’insieme delle norme giuridiche che regolano il riconoscimento o l’attribuzione dello stato nobiliare e dei suoi attributi – in particolare i titoli nobiliari – da parte dell’Autorità Pubblica, i rapporti dei titolari di tale stato giuridico con l’Autorità Pubblica, tra i soggetti titolare di tale stato e con la società civile, e per estensione anche la scienza che studia questa specifica branca del diritto. Faleristica Disciplina dedicata alla collezione e allo studio delle onorificenze, delle medaglie e di ogni altro segno di distinzione civile o militare. Genealogia Scienza che si occupa di accertare e ricostruire documentalmente i legami di parentela che intercorrono tra individui di una o più famiglie. Ordini cavallereschi Di due tipologie: ordini religiosi caratterizzati dall’avere anche una funzione militare, oppure istituzioni di merito e distinzione creati da sovrani e entità statuali. Per estensione studio delle loro vicende storiche, dei loro ordinamenti e della loro attualità. Vessillologia Disciplina che si occupa della ricerca, dello studio e della catalogazione dei vessilli e delle bandiere, analizzandone la storia, le consuetudini d’uso e le loro caratteristiche compositive. Per estensione collezionismo di vessilli e bandiere. . |
Articoli correlati: Araldi d’arme