Acceso confronto sulla nuova Costituzione SMOM
Nel 2016 fu la revoca dell’incarico al Gran Cancelliere (ovvero al “ministro degli esteri”) dell’Ordine di Malta Albrecht Freiherr von Boeselager, da parte dell’allora Gran Maestro Fra’ Matthew Festing a dare il via ad una serie di eventi che portarono nell’ordine: alla costituzione di una commissione d’inchiesta sull’accaduto da parte della Segreteria Vaticana (di fatto da parte del Sommo Pontefice papa Francesco) a cui von Boeselager si era appellato, alle dimissioni dell’allora Gran Maestro nelle mani di papa Francesco che le aveva richieste, al reintegro nelle sue funzioni del Gran Cancelliere, alla nomina da parte del papa di un Delegato Speciale per l’Ordine di Malta prima nella persona di monsignor Becciu ed in seguito di quella di monsignor Tomasi – che aveva già fatto parte della “commissione d’inchiesta” nominata nel 2016 -, affinché presiedesse alla riforma della Costituzione del celebre ordine cavalleresco, in qualche modo “sollecitata” dal succedersi di tali eventi.
Un cammino, quello della Riforma costituzionale dell’Ordine di Malta avviato nel 2017, faticoso, contrassegnato anche da conflitti e prese di posizione pubbliche e private, che già nel 2020 aveva portato ad uno scontro tra il Delegato di allora, monsignor Becciu, e i vertici dell’Ordine di Malta (che secondo i commentatori sarebbero di fatto rappresentati dall’area tedesca dell’Ordine, capeggiata proprio dal Gran Cancelliere Albrecht Freiherr von Boeselager) accusati di aver cercato sostanzialmente di scavalcare il Delegato per concludere la riforma autonomamente.
Un confronto che si è riacceso in questi giorni tra il nuovo Delegato, monsignor Tomasi e lo stesso Gran Cancelliere von Boeselager, attraverso lo scambio di una serie di lettere in cui von Boeselager lamenta l’ingerenza della Segreteria di Stato Vaticana che metterebbe a rischio l’indipendenza dell’Ordine, lettere di cui di seguito riportiamo i contenuti:
Roma, 19 Gennaio 2022
A:
-i Membri del Sovrano Consiglio
-i Membri del Consiglio di Governo
-il Presidente della Camera dei Conti
-i Procuratori dei Gran Priorati
-i Reggenti dei Sottopriorati
-i Presidenti delle Associazioni Nazionali
-i Capi delle Missioni Diplomatiche del Sovrano Ordine di Malta
Care Consorelle e cari Confratelli,
Negli ultimi giorni ho esaminato per la prima volta le bozze dei testi della nuova Costituzione e del nuovo Codice così come sono stati proposti dal gruppo di lavoro del Delegato Speciale S.Em. il Cardinale Tomasi. Sia il processo indicato che la bozza del contenuto creano significative sfide costituzionali per il nostro Ordine, e avrei serie difficoltà ad accettarle in buona coscienza.
Il Delegato Speciale ha scritto che intende convocare un Capitolo Generale per discutere e mettere a punto i documenti proposti, dopo che saranno stati emendati durante i prossimi incontri del gruppo di lavoro congiunto. Questo processo e i contenuti della bozza mentre modificano norme di governo del nostro Ordine consolidate da lungo tempo e verificate giuridicamente, costituiscono un pericolo per la sua sovranità di lunga data.
Questo non è coerente con le conferme forniteci dal Delegato Speciale che il Santo Padre non vuole mettere a rischio la nostra sovranità. Normalmente userei i canali convenzionali tra entità sovrane per esprimere rispettosamente questa obiezione, ma questa strada mi è stata chiusa.
E chiaro che alcuni gruppi all’interno dell’Ordine mi hanno creato una difficoltà personale accusandomi di voler secolarizzare l’Ordine, o “trasformarlo in una ONG”. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità, ma non posso permettere che una questione di reputazione personale impedisca di prevenire un esito nocivo per l’Ordine. Inoltre, sono giunto alla conclusione che l’enorme compito di gestire il processo di riforma costituzionale in questo momento critico improvviso, parallelamente al mio lavoro quotidiano come Gran Cancelliere, semplicemente non è efficiente.
Pertanto, sulla base della mia raccomandazione, il Governo dell’Ordine ha ora nominato Marwan Sehnaoui, Presidente dell’Associazione Libanese, per guidare ufficialmente il processo di riforma costituzionale dell’Ordine. Inoltre, Peter Szabadhegy, Vice Presidente del Consiglio di Governo, è stato ufficialmente nominato dal Governo dell’Ordine come vice di Marwan, con il compito, in particolare, di coordinare tutte le attività interne dell’Ordine legate direttamente alla sua riforma costituzionale.
L’impegno del Presidente Marwan Sehnaoui nei confronti dell’Ordine e le sue opere al servizio dei nostri Signori Malati e Poveri sono impareggiabili. Ha una conoscenza dettagliata e un profondo amore per l’Ordine. E’ molto rispettato dalla Santa Sede ed è adatto a condurre il processo ad una conclusione che porti al rinnovamento spirituale e alla riforma della Prima Classe, come richiesto dal Santo Padre, pur mantenendo la sovranità dell’Ordine, il suo governo indipendente, il suo ininterrotto servizio ai malati e ai poveri, le sue cordiali relazioni all’interno della Santa Sede e la sua incrollabile fedeltà verso la Chiesa e il Santo Padre.
Il curriculum del Vice Presidente Peter Szabadhegy in varie posizioni di leadership all’interno e all’esterno dell’Ordine negli ultimi 30 anni e più ha dimostrato un approccio orientato ai risultati, professionale e integrativo nell’esecuzione di iniziative strategiche.
Una struttura organizzativa istituzionale è in fase di realizzazione sotto la guida di Marwan e Peter. Essi chiameranno membri esperti dell’Ordine per servire in questo processo. Il mio ruolo sarà quello di fornire continuità e input consultivo basato sulla mia esperienza personale e istituzionale nell’Ordine. Marwan e Peter riferiranno regolarmente al Luogotenente, alle Alte Cariche e al Sovrano Consiglio durante le sue riunioni.
Mentre siamo tutti uniti e prendiamo il controllo del nostro destino, vi chiedo di sostenere Marwan e Peter durante questo storico processo di riforma costituzionale. E vi prego di continuare a pregare per il futuro del Sovrano Ordine di Malta.
Con i miei migliori confraterni auguri,
Al brecht Freiherr von Boeselager
Gran Cancelliere
20 gennaio 2022
Cari Confratelli,
In data 14 gennaio, a seguito di una indebita circolazione da parte del Presidente dell’Associazione Tedesca, di una bozza di Carta Costituzionale e di Codice Melitense, ebbi a chiarire, proprio per evitare eventuali ed inutili contrasti su un testo non ancora definitivo, che ogni suggerimento che mi fosse arrivato, sarebbe dovuto pervenire dopo l’incontro con il gruppo di lavoro allargato.
Tale incontro ha infatti come oggetto, quello di confrontare i punti di vista sulle parti più sensibili della bozza di Carta Costituzionale e di Codice preparate dalla Commissione.
Pertanto, è evidente che ciò che scaturirà dopo tale riunione sarà parzialmente diverso dall’attuale testo.
Il processo di elaborazione è stato condotto dalla commissione e da me medesimo sempre con il massimo spirito di collaborazione, tanto che l’incontro del 25 e 26 gennaio era già stato schedulato a dicembre, poi ai primi di gennaio, e fu Sua Eccellenza il Gran Cancelliere a chiedere questi posticipi. Inoltre, questa bozza è all’attenzione del Sovrano Consiglio dal 5 gennaio, ma da quella data non mi è ancora giunta alcuna osservazione puntuale che avrebbe potuto preventivamente ed eventualmente condurre ad una rielaborazione di alcuni punti.
Ed ancora, su richiesta personale di Sua Eccellenza il Gran Cancelliere due giorni fa avevo accolto la sua istanza di allargare l’incontro del Gruppo di Lavoro misto ad altro membro dell’Ordine.
Tutto ciò, tengo a chiarire, per evitare qualunque rappresentazione dei fatti dalla quale possa emergere uno spirito non collaborativo da parte mia o della commissione, cosa evidentemente, come provata dai fatti, non vera. D’altro canto, proprio in obbedienza a questo spirito collaborativo, il nostro lavoro è partito dal testo che il Sovrano Consiglio ha inviato al mio predecessore. Testo che mi risulta essere frutto di lungo lavoro svolto da tanti membri dell’Ordine e la cui sintesi, elaborata dal Governo, è stata la base della nostra riflessione.
Infine, in attesa della riunione del 25 e 26 gennaio p.v. io stesso e la commissione stiamo lavorando per eventualmente rivedere alcuni articoli.
In breve, da parte mia e della commissione, lo spirito di collaborazione è pieno. Viceversa, malgrado i miei ripetuti inviti a esprimere valutazioni non su questa bozza di riforma, ma su quella che risulterà dopo l’incontro con la Commissione allargata, constato con stupore che da parte di alti esponenti dell’Ordine continuano ad arrivare commenti e dichiarazioni sulla attuale bozza. Ciò è procedura discutibile e non condivisibile da parte mia e della Commissione perché’ si sposta preventivamente ed unilateralmente la sede propria del confronto e dibattito che è il luogo istituzionalmente a ciò deputato ovvero la riunione con il gruppo di lavoro allargato.
Vorrei rassicurare, inoltre, l’Ordine nella sua totalità, che non è mai stata intenzione di questa commissione, né del Santo Padre, minare la sovranità dell’Ordine, che sarà totalmente preservata.
In conclusione, qualunque suggerimento sulla nuova bozza che invierò, sarà accolto con disponibilità e attenzione in quanto è intenzione della commissione da me formata proporre quanto prima un testo definitivo che sarà discusso nel Capitolo Generale Straordinario che a breve sarà convocato.
Esorto tutti, pertanto, ad attenersi ad una esatta rappresentazione della situazione e dei nostri intendimenti. In unione di preghiera, e con l’aiuto del Beato Gerardo, troveremo assieme la strada giusta per il bene dell’Ordine.
Cardinale Silvano M. Tomasi, c.s.
Delegato Speciale del Santo Padre
28 gennaio 2022
Eccellenze, care Consorelle e cari Confratelli,
Permettetemi di iniziare ringraziando tutti voi per le vostre preghiere durante le ultime settimane turbolenti e difficili, mentre ci sforziamo di preservare le fondamenta del nostro amato Ordine. Dio ha ascoltato le nostre preghiere. Sono fiducioso che ora siamo sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di rafforzare la nostra Istituzione attraverso una Carta costituzionale e un Codice che riflettano le nostre tradizioni e caratteristiche, fondamentali per l’adempimento della nostra missione.
Durante l’ultima settimana, rincuorati dall’impegno di Marwan Sehnaoui e Peter Szabadhegy – che vorrei ringraziare pubblicamente – siamo stati in grado di aprire e rafforzare le nostre comunicazioni ai più alti livelli della Santa Sede, ricevendo importanti rassicurazioni dal Santo Padre.
Le incomprensioni che hanno prevalso tra il gruppo di lavoro del Delegato Speciale S.Em.za il Cardinal Tomasi e i rappresentanti dell’Ordine si stanno ora attenuando, soprattutto dopo gli ultimi due giorni di discussioni congiunte. In particolare, abbiamo ricevuto soddisfacenti assicurazioni che non c’è nessuna intenzione di violare in alcun modo la sovranità e il diritto di autogoverno dell’Ordine di Malta e, di riflesso, alcuni articoli della proposta di Costituzione sono stati appropriatamente modificati.
Durante gli incontri congiunti, Mauro Bertero, Fra’ Alessandro de Franciscis ed io abbiamo avuto l’opportunità di spiegare alcune fondamentali questioni di principio, le peculiarità del nostro Ordine e la necessità di rielaborare il progetto di Costituzione e Codice presentato dal Delegato Speciale. E’ con questo spirito che è stata fissata la data del 22 e 23 febbraio per una nuova riunione congiunta.
Ieri Marwan ha avuto un incontro privato con S.Em.za il Cardinal Tomasi, e questo ha fornito loro un’opportunità per avere un chiarimento e riaffermare la loro reciproca amicizia e stima.
Durante la scorsa settimana, ci è stato ricordato l’appello del Santo Padre per il rinnovamento spirituale dell’Ordine, e specialmente per quello dei nostri membri Professi. Infatti, c’è una reale urgenza di raggiungere questo obiettivo in modo che l’Ordine possa attrarre nuove vocazioni di membri attuali e futuri dell’Ordine che desiderino vivere una vita consacrata attraverso la missione dell’Ordine, Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum.
Vi chiedo di continuare a pregare nei prossimi giorni e settimane. Confido che la nuova atmosfera di collaborazione e fiducia con i più alti livelli della Santa Sede ci aiuterà a trovare le migliori soluzioni per affrontare alcune delle sfide che l’Ordine deve fronteggiare in modo tempestivo, collaborativo e trasparente. Sono fiducioso che, con il vostro sostegno, Marwan e Peter, in qualità di Presidente e Vice Presidente del Comitato direttivo per la riforma costituzionale dell’Ordine, saranno in grado di guidare questo processo verso l’esito positivo che tutti noi desideriamo. Sarà essenziale fornire ai Delegati dell’Ordine nella Commissione mista istituita dal Delegato Speciale il sostegno di cui hanno bisogno per svolgere il loro compito.
Confraternamente vostro,
Albrecht Freiherr von Boeselager
Scheda di approfondimento L’Ordine di Malta Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, comunemente abbreviato in Sovrano Militare Ordine di Malta o anche semplicemente in Ordine di Malta, in sigla SMOM, ma noto pure come Ordine Gerosolimitano, è un ordine religioso dipendente dalla Santa Sede, riconosciuto da una parte della dottrina, seguita dalla giurisprudenza italiana e da gran parte della comunità internazionale, come soggetto di diritto internazionale, pur essendo ormai privo del requisito della territorialità. Dal 1834 l’Ordine ha sede a Roma in via Condotti, presso piazza di Spagna; è presente in oltre 120 paesi con iniziative a carattere benefico ed assistenziale. Qualificandosi come ente sovrano la sua sede, il Palazzo Magistrale e la Villa di Santa Maria del Priorato sull’Aventino, godono dello status di extraterritorialità. Sempre in virtù di tale condizione ampiamente riconosciuta dalla comunità internazionale, lo SMOM detiene un seggio come Osservatore presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) dal 1994. Il suo motto è Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (traduzione dal latino: Difesa della fede e aiuto ai poveri). L’Ordine batte una sua moneta numismatica, lo scudo maltese, emette propri francobolli, immatricola veicoli con targa SMOM, e celebra la sua festività nazionale il 24 giugno. Dallo SMOM dipendono 6 Gran Priorati e 48 Associazioni nazionali che riuniscono i cavalieri e le dame a seconda del loro paese di residenza. In Italia sono tre i Gran Priorati: Lombardia e Venezia, Roma, Napoli e Sicilia. L’Ordine di Malta è il principale successore dell’antico ordine dei Cavalieri Ospitalieri, fondato nel 1050 e reso sovrano il 15 febbraio 1113, l’unico di fede cattolica e riconosciuto dalla Santa Sede. Sono numerose le iniziative imitatrici dell’Ordine di Malta nel mondo, anche per questo, insieme al Venerabile Ordine di San Giovanni nel Regno Britannico (il nome completo dell’Ordine è Gran Priorato nel Regno Britannico del Venerabile Ordine di San Giovanni di Gerusalemme), all’Ordine Evangelico di San Giovanni (o Johanniterorden) derivante dall’antico Baliaggio di Brandeburgo, e ai due Ordini Giovanniti (distaccatisi dall’Ordine tedesco) di Svezia e dei Paesi Bassi hanno formato l’Alleanza dei Cavalieri ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Il sito Internet istituzionale dell’Ordine di Malta . |
Scheda di approfondimento I membri del Sovrano Ordine Militare di Malta I MEMBRI I membri devono avere una condotta esemplare seguendo gli insegnamenti e i precetti della Chiesa cattolica e devono dedicarsi alle attività di assistenza dell’Ordine. Essi possono essere considerati: – in funzione della loro storia familiare (e dunque appartenenti a quattro diverse “categorie“) – in funzione dell’impegno assunto nei confronti dell’Ordine (e dunque appartenenti a tre diversi ceti) LE “CATEGORIE” Sono quattro le “categorie” cui possono appartenere i membri dell’Ordine: Cavalieri e Dame di Onore e Devozione Per essere ammessi tra i Cavalieri di Onore e Devozione, occorrono: – 4/4 di nobiltà per 200 anni, oppure: – 250 anni di nobiltà per la linea paterna oltre a 200 anni degli altri 2/4 oltre alla sanatoria per 1 ava, oppure: – 300 anni di nobiltà per la linea paterna oltre a 200 anni degli altri 2/4 oltre alla sanatoria per 1 ava, oppure: – 350 anni di nobiltà per la linea paterna oltre a 200 anni di 1 altro quarto oppure: – 450 anni di nobiltà per la linea paterna Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione Per essere ammessi tra i Cavalieri di Onore e Devozione, occorrono: – 200 anni di nobiltà della linea paterna oltre ad avere madre nobile o di dignitosa posizione sociale da almeno 3 generazioni, oppure: – più di 100 anni della linea paterna oltre a 100 anni del quarto materno Cavalieri e Dame di Grazia Magistrale Riservata ai membri con una una nobiltà più recente rispetto ai precedenti, oppure non nobili Donati Membri non nobili, ma con benemerenze verso l’Ordine I CETI Secondo la Carta Costituzionale, i membri dell’Ordine di Malta vengono divisi in tre ceti: Primo ceto – Professi Gli appartenenti al primo ceto devono emettere la Professione dei Voti di povertà, di castità e d’obbedienza, con lo scopo di perseguire la perfezione evangelica. Sono religiosi a tutti gli effetti, secondo i dettati del Diritto canonico. Non sono obbligati alla vita in comune e si dividono in due tipologia: – Cavalieri di Giustizia (con i requisiti dei Cavalieri di Onore e Devozione), ovvero Professi – Cappellani Conventuali Professi Secondo ceto – in Obbedienza I membri appartenenti al secondo ceto, in virtù della Promessa di obbedienza, si obbligano a vivere secondo i principi cristiani e secondo quelli relativi allo spirito dell’Ordine. Sono suddivisi in tre categorie: – Cavalieri e Dame di Onore e Devozione in Obbedienza – Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione in Obbedienza – Cavalieri e Dame di Grazia Magistrale in Obbedienza Terzo ceto – di Devozione Il terzo ceto è costituito dai membri che non emettono Voti religiosi, né Promessa, ma vivono secondo i principi della Chiesa e dell’Ordine. Sono suddivisi in sei categorie: – Cavalieri e Dame di Onore e Devozione – Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione – Cavalieri e Dame di Grazia Magistrale – Donati e Donate di Devozione – Cappellani Conventuali “ad honorem” – Cappellani Magistrali . |
Per approfondire: Cessazione dall’incarico di Gran Cancelliere SMOM; Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta; Tensione per la sostituzione del Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta; Dichiarazione del Gran Maestro dell’Ordine di Malta; La Santa Sede sulla Commissione per l’Ordine di Malta; Fra’ Matthew Festing ha rassegnato le dimissioni; Sovrano Consiglio per le dimissioni del Gran Maestro; Ratificate le dimissioni del Gran Maestro SMOM; Conferenza stampa dello SMOM; Mons. Becciu Delegato Speciale per l’Ordine di Malta; Lo SMOM incontra mons. Becciu; Wikileaks sullo scontro tra papa Francesco e Festing; Silvano Tomasi nuovo Delegato Speciale presso il Sovrano Ordine di Malta; Decadenza dei requisiti nobiliari e vita comunitaria per l’Ordine di Malta