Assegnato il Gran Premio Scudo d’Oro 2021
Il Centro Studi Araldici ha annunciato i destinatari del premio Scudo d’Oro 2021, l’encomio volto a valorizzare le iniziative che maggiormente contribuiscono alla promozione dell’araldica. Quattro le categorie in cui è articolato il riconoscimento: siti di Internet, opere librarie a contenuto araldico commercializzate nell’anno, “al Merito” (destinata a premiare il prolungato impegno a favore dell’araldica), e premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”, con lo scopo di premiare ed incentivare gli studi accademici in ambito araldico.
Per la prima categoria è stato premiata la sezione del sito Internet istituzionale del Cantone dei Grigioni della Svizzera, denominata “Registro araldico”; per la seconda categoria l’encomio è andato al catalogo dell’omonima mostra curato da Walter Landi “D’azzurro, rosso e argento. Il linguaggio dell’araldica e lo stipo dei Wolkenstein”; nella terza categoria denominata “al merito araldico”, il riconoscimento è stato tributato ad Alessandro Savorelli; per la quarta ed ultima categoria del riconoscimento, quella consistente nel premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola” con una borsa di 1.000 euro, il premio non è stato per la mancanza di elaborati rispondenti ai requisiti richiesti per l’assegnazione del riconoscimento, mentre una nota di merito è stata assegnata al lavoro di Vincenzo Alfano: “Nomen Omen ?“.
Di rilievo il palmares delle precedenti edizioni della manifestazione, che fra gli insigniti annovera una sezione del sito dell’Archivio di Stato di Firenze, la “Biblioteca Estense Universitaria”, il sito dell’Archiginnasio di Bologna, il sito del Corpo della Nobiltà Italiana, il sito della Società Italiana di Studi Araldici, Wikipedia, il forum Internet dello IAGI, il sito dei Borbone delle Due Sicilie, l’opera di Carlo Tibaldeschi “Gli stemmi dei vicari di Certaldo”, l’”Annuario della Nobiltà Italiana” curato da Andrea Borella, il volume “Onore, Colore e Identità” curato da Federico Bona con Gustavo Mola di Nomaglio e Roberto Sandri-Giachino, il celebre araldista Luigi Borgia, l’Ufficio Araldico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Cardinal Andrea Lanza Cordero di Montezemolo, il professor Angelo Scordo, il professor Carlo Tibaldeschi, l’opera di Michel Pastoureau “Figure dell’araldica”.
Per maggiori dettagli: Gran Premio Scudo d’Oro
Scheda di approfondimento IL CENTRO STUDI ARALDICI Il Centro Studi Araldici (CESA) è un’associazione di utilità sociale senza scopo di lucro creata con atto notarile pubblico, che è impegnata nella salvaguardia e nella promozione di una delle discipline più peculiari della nostra tradizione culturale: l‘araldica. L’attività dell’ente è incentrata su una significativa serie di iniziative che a carattere gratuito consentono un facile approccio alla materia da parte del più ampio pubblico possibile, quali: Stemmario Italiano, la più vasta raccolta on line di stemmi familiari italiani consultabili dal pubblico liberamente e gratuitamente (www.stemmario.it); “Gran Premio Scudo d’Oro“, prestigioso riconoscimento volto a premiare, valorizzare ed incoraggiare l’impegno in ambito araldico nelle sue diverse forme; oltre ad altre proposte, sempre improntate alla divulgazione e caratterizzate dalla gratuità (Gran Premio Scudo d’Oro). Notiziario Araldico, il primo ed unico quotidiano al mondo ad occuparsi esclusivamente di araldica e delle discipline documentarie della storia (www.notiziarioaraldico.info). “Rapporto Nazionale sullo Stato dell’Araldica in Italia” che annualmente monitora presenza ed incisività dell’araldica nel contesto sociale italiano; Gazzettino Araldico, la newsletter gratuita, con periodicità semestrale (Gazzettino Araldico); Araldica On Line il primo storico portale dedicato alla materia (http://araldicaonline.centrostudiaraldici.org); Il Centro Studi Araldici ha inoltre realizzato una serie di servizi inediti che costituiscono un contributo di assoluto rilievo storico alla ricerca araldica, quale ad esempio la soluzione digitale che consente di risalire al casato d’appartenenza partendo dalla conoscenza della sola immagine dello scudo; si tratta della soluzione ad una problematica che ha afflitto gli studiosi della materia per più di nove secoli. Un contributo epocale per lo studio di questa disciplina. Per maggiori dettagli: Centro Studi Araldici . |
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