Letti per voi: Gli stemmi dei Del Cassero, e dei Martinozzi
Il 21 luglio scorso abbiamo già avuto modo di presentare brevemente il lavoro di Antonio Conti “Gli stemmi dei Del Cassero, dei Martinozzi e la lastra terragna araldica della chiesa di San Domenico a Fano”, che gentilmente il dr Giorgio Gragnola, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, ente editore dell’opera, ci ha inviato, e di cui dunque ora ci è possibile fornire una presentazione più dettagliata dettagliata.
L’autore
Classe 1966, dottore in giurisprudenza, socio della Società Araldica Svizzera e dello IAGI, collabora con la cattedra di archeologia medievale dell’Università degli Studi di Urbino, ha al suo attivo la partecipazione a diversi convegni araldici anche internazionali, e la pubblicazione di numerosi lavori e studi ad argomento araldico, fra cui le monografie “Il segno del falco. Gli Accomanducci di Monte Falcone e un’ipotesi per gli affreschi dell’oratorio di San Giovanni di Urbino“, 2016, e “Gli stemmi dei Del Cassero, dei Martinozzi e la lastra terragna araldica della chiesa di San Domenico in Fano“, 2020.
Contenuto
L’opera indaga ampiamente lo stemma riprodotto su una lastra terragna, sinora attribuita ai del Cassero, che l’autore ora assegna ai Martinozzi.
Struttura
Il volumetto è aperto dalla prefazione di Giorgio Gragnola, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, cui segue la premessa dell’autore.
L’indagine araldica vera e propria si articola invece in quattro parti, ciascuna delle quali prevede dei sottocapitoli. La prima parte è dedicata ai del Cassero, con un sottocapitolo che propone una nota storica sulla famiglia, ed un ampio sottocapitolo che si sofferma sull’araldica del casato, facendo chiarezza sulle caratteristiche dell’insegna familiare e con essa su quella dei rivali Carignano. La seconda parte invece è dedicata ai Martinozzi, ed anche in questo caso prevede due sottocapitoli, uno con delle note storiche sulla famiglia, ed uno specifico sull’araldica del casato. La terza parte è invece specificatamente dedicata al manufatto al centro dell’indagine, la lastra terragna araldica conservata in San Domenico di Fano. In questo caso i sottocapitoli sono tre, il primo con la corretta attribuzione dello stemma della lastra ai Martinozzi, il secondo con un’osservazione araldica, e il terzo con un resoconto de “La vicenda storica della lastra e la documentazione archivistica”. La quarta ed ultima parte, denominata “Post scriptum”, è infine composta da un solo sottocapitolo. Che analizza i “Risvolti relativi alla sepoltura di Iacopo del Cassero” con cui ci si sofferma sui resti umani sinora attribuiti a Iacopo del Cassero, ed ora da riattribuire.
La pubblicazione si conclude quindi con un ricco apparato di note, la bibliografia, ed un dizionarietto dei termini araldici utilizzati nella pubblicazione.
Caratteristiche
L’opera è raccolta in un volume formato 14,8 x 21,2 cm (A5), agile nelle dimensioni (64 pagine), con copertina morbida plastificata e carta comune per le pagine interne, mentre la grafica utilizzata è semplice e lineare, con le immagini efficacemente intercalate nel testo.
Il maggior pregio della pubblicazione è a nostro avviso da ricercare nella sua semplicità, sia espositiva che grafica, che rendono il lavoro gradevole e facilmente accessibile, pur conservando rigore scientifico. Dovendo indicare un limite, evidenziamo un aspetto tecnico, ovvero il tipo di carta scelto, che ci pari penalizzi la resa grafica dell’apparato iconografico dell’opera.
Gli stemmi dei Del Cassero, dei Martinozzi e la lastra terragna araldica della chiesa di San Domenico a Fano, di Antonio Conti, Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, 2020, formato 14,8 x 21,2 cm, 64 pagine, copertina morbida, illustrato, a colori, non in commercio, ISBN 978-88-98714-31-5.
Antonio Conti Dottore in giurisprudenza, ricercatore indipendente di araldica, collabora con la cattedra di Archeologia Medievale dell’Università di Urbino “Carlo Bo” , per la quale ha pubblicato saggi nella collana monografica Archeo Med; docente di araldica nelle summer school dell’Ateneo urbinate e della Fondazione Federico Zeri- Università di Bologna. Relatore in conferenze, convegni anche presso la Scuola Superiore Normale di Pisa e la Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università di Perugia. E’ collaboratore della rivista “Nobiltà”; con un particolare interesse per l’araldica signorile, ha pubblicato saggi anche sulle riviste “Studi Montefeltrani”, “Pesaro Città e Contà”,”Accademia Raffaello Atti e Studi”, “Studi Pesaresi”, “Nuovi Studi Fanesi” e nel blog www.araldica.blogspot.com. Ha contribuito al volume L’arme .segreta. Araldica e storia dell’arte nel medioevo (secoli XIII-XV) (2015) e al volume Le Marche sugli scudi. Atlante storico degli comunali (2015); è aurore dei saggi monografici Il Segno del falco. Gli Accomanducci di Monte Falcone e un’ipotesi per gli affreschi dell’Oratorio di San Giovanni di Urbino (2016) e Gli stemmi dei Del Cassero e dei Martinozzi e la terragna araldica della chiesa di San Domenico in Fano (2020). . |
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